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Lavoro, politica industriale e incentivi al centro dell’intervento

Il ministro Adolfo Urso ha partecipato al 52º convegno dei giovani di Confindustria a Rapallo intervistato dal giornalista David Parenzo. Durante l’intervista il Ministro si è soffermato sui temi di maggiore attualità sottolineando l’impegno del governo a favore di una più forte politica industriale

In particolare Urso ha sottolineato come serva una politica industriale sull'automotive che spinga la produzione aumentando i volumi, contribuisca allo svecchiamento del parco circolante che è il più vecchio e inquinante d’Europa e protegga l'indotto italiano che rischia di essere strangolato. "In Italia – ha spiegato Urso - produciamo il 35,9% delle auto che vengono immatricolate, in Francia ne producono i due terzi, in Germania le cifre sono ancora superiori. Noi abbiamo una sola grande casa automobilistica e questo è il problema". E’ quindi necessario, ha aggiunto, "produrre più auto con un accordo di transizione, fermo, significativo, e trasparente che vogliamo raggiungere con Stellantis entro l’estate " e procedere al "rinnovo del parco auto, che è il più vecchio d'Europa". Un fronte quest'ultimo che ha a che fare con gli incentivi auto erogati in questi anni. la cui strategia secondo Urso va cambiata. "Gli incentivi sono finiti perché l'80% è andato per macchine prodotte all'estero. È difficile invertire la tendenza, ma ci riusciremo e va fatto con una politica industriale che salvaguardi l'indotto italiano, perché il principale problema è che la straordinaria filiera dell'automotive italiana con questa politica industriale sarà strangolata e non ce lo possiamo permettere”.

Altro tema trattato è quello del lavoro. Il Ministro ha ricordato come in Italia “troppi giovani non lavorano e non cercano una occupazione. Dobbiamo promuovere la cultura del lavoro: per questo dobbiamo investire e puntare sulla formazione dei giovani e degli imprenditori del domani trasmettendo loro la tradizione e la cultura italiana, vera eccellenza mondiale. Siamo impegnati per fare dell'Italia un Paese competitivo puntando su innovazione, sostenibilità, transizione e competenza".

Urso ha inoltre ricordato che il riordino del settore dei carburanti sta procedendo e sarà al centro di uno dei due Ddl che porterà in luglio in Cdm, “perchè anche chi ha un esercizio di distribuzione ha il diritto ad un margine di guadagno. Il principio guida sarà il numero delle pompe di benzina che esistono in Germania: da loro - continua il ragionamento del Ministro - 12 mila da noi 24 mila e quindi il principio è quello di accompagnare il riordino per la riduzione dei punti vendita del carburante magari trasformando le aree di stazioni di servizio in punti di raccolta per colonnine dell'energia elettrica”.

 

 

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