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Urso: “emissione consacra l’impegno profuso per salvaguardare la memoria di Fiume”

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato alla Società Studi Fiumani, nel 100° anniversario della fondazione. La presentazione del nuovo francobollo si è tenuta oggi nel Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Capo di Gabinetto del Mimit, Federico Eichberg, il sottosegretario di Stato Fausta Bergamotto e il segretario generale della Società di Studi Fiumani, Marino Micich, e il componente della Consulta per l’emissione delle carte valori postali e la filatelia, Carlo Giovanardi.

L’emissione, firmata dal bozzettista Flavio Spoletini, raffigura un’aquila bicipite, simbolo secolare della città di Fiume ed elemento rappresentativo del logo della Società di Studi Fiumani, affiancata dalla copertina della Rivista di Studi Adriatici; a sinistra, invece, il logo centenario della Società. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. con l'indicazione tariffaria “B” in duecentocinquantamila venti esemplari.

“L’evento di oggi arriva a due giorni dall’impegno solenne preso dal Parlamento italiano che, su iniziativa del senatore Roberto Menia, ha votato all’unanimità, al di là delle appartenenze politiche, un disegno di legge per approfondire la maggiore conoscenza su quanto accadde agli italiani dell’Istria e della Dalmazia e sui massacri delle Foibe” ha sottolineato il ministro Adolfo Urso nel corso del suo intervento. “Questo francobollo consacra l’impegno profuso dalla Società di Studi Fiumani per salvaguardare la memoria di Fiume e di tutti gli italiani che operano in Istria e Dalmazia”.

“La Società Studi Fiumani è una realtà unica nel nostro Paese, per storia e impegno civico” ha aggiunto il Sottosegretario Fausta Bergamotto. “La sua azione non si interruppe mai, né durante il secondo conflitto mondiale, quando proprio il territorio istriano fu teatro di violentissime scontri, né conobbe interruzioni a seguito dell’esodo della grande maggioranza dei fiumani. Una diaspora vera e propria, spesso dimenticata, che la Società Studi Fiumani, ricostituita in esilio, è riuscita negli anni a ricomporre come memoria collettiva costituendo l’Archivio Museo Storico di Fiume”.

 

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