Rilancio aree di crisi industriale (Legge 181/89)
Cos’è
L’intervento di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181 è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale delle aree colpite da crisi industriale e di settore.
La riforma della disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi, di cui all’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, ha previsto l’applicazione del regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989 sia nelle aree di crisi complessa, sia nelle situazioni di crisi industriali diverse da quelle complesse che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati e sull'occupazione. In questo secondo caso si parla di aree di crisi non complessa.
Con decreto ministeriale 7 dicembre 2017 si è provveduto ad adeguare il decreto ministeriale 9 giugno 2015 alle nuove disposizioni comunitarie in materia di delocalizzazione introdotte dal regolamento (UE) n. 1084/2017, che modifica il Regolamento (UE) n. 651/2014.
Con decreto ministeriale 30 agosto 2019 sono stati stabiliti i termini, le modalità e le procedure per la presentazione delle domande di accesso, nonché i criteri di selezione e valutazione per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriali, in sostituzione della disciplina attuativa recata dal DM 9 giugno 2015 e ai sensi dell’articolo 29, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (DL Crescita). Con la circolare n. 10088 del 16 gennaio 2020 sono state fornite le indicazioni sui criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni.
Con decreto direttoriale 14 novembre 2019 è stata disposta, a partire dalle ore 12 del 14 novembre 2019, la chiusura degli sportelli per la presentazione delle domande di agevolazione riguardanti programmi d’investimento nelle aree di crisi industriale di Livorno, di Massa Carrara, della regione Friuli Venezia Giulia e dei comuni rientranti nel Cratere sismico aquilano.
A seguito dell’avvenuta pubblicazione della circolare n. 10088 del 16 gennaio 2020, con successivo provvedimento, le predette procedure saranno nuovamente riprese.
Con decreto direttoriale 26 maggio 2020 è stata disposta, a partire dalle ore 12 del 1° giugno 2020, l’apertura degli sportelli per la presentazione delle domande di agevolazione riguardanti programmi d’investimento localizzati nelle aree di crisi industriale di Livorno, di Massa Carrara, della regione Friuli Venezia Giulia e dei comuni rientranti nel Cratere sismico aquilano.
A chi si rivolge
Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese costituite in forma di società di capitali, le società cooperative e le società consortili, sono altresì ammesse le reti di imprese mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
Cosa finanzia
Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che:
- prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o alla formazione del personale, con spese ammissibili non inferiori a 1 milione di euro; nel caso di programma d’investimento presentato nella forma del contratto di rete, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a 400.000,00 euro;
- comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
Le agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e/o alla formazione e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”). Il finanziamento agevolato concedibile è compreso tra il 30% ed il 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile. Il loro importo complessivo massimo è determinato, in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER.
Come funziona
Gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti l’istruttoria delle domande, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni sono affidati al Soggetto gestore Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, al quale vanno indirizzate le domande di accesso alle agevolazioni.
Normativa
- Decreto direttoriale 26 maggio 2020
- Circolare direttoriale 26 maggio 2020, n. 153147
- Circolare n. 10088 del 16 gennaio 2020
- decreto ministeriale 30 agosto 2019
- circolare direttoriale 16 aprile 2018, n. 178136
- decreto ministeriale 7 dicembre 2017
- circolare direttoriale 6 agosto 2015, n. 59282
- decreto ministeriale 9 giugno 2015
- art. 27 del decreto-legge n. 83/2012 (pdf)
Aree di crisi industriale complessa
Interventi della legge n. 181/1989 attuati
Sportelli aperti
- Aiuti per l’area di crisi industriale complessa di Portovesme
- Aiuti per l’area di crisi industriale complessa “Polo Industriale di Porto Torres"
- Aiuti per l'area di crisi industriale complessa del Polo produttivo dell’area costiera livornese
- Aiuti per aree di crisi industriale complessa del “Distretto delle pelli-calzature Fermano-Maceratese”
- Aiuti per l'area di crisi industriale del gruppo Antonio Merloni
Sportelli chiusi (iniziative in valutazione/attuazione)
- Aiuti per l’area di crisi industriale complessa di Piombino
- Aiuti per l'area di crisi industriale complessa di Rieti
- Aiuti per l'area di crisi industriale di Venafro - Campochiaro - Bojano
- Aiuti per l’area di crisi industriale complessa di Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno
- Aiuti per l'area di crisi industriale di Trieste
- Aiuti nell’area del sisma centro Italia
- Aiuti per l’area di crisi industriale complessa di Savona
- Aiuti per l’area di crisi industriale complessa di Taranto
- Aiuti per l’area di crisi industriale complessa di Terni - Narni
- Aiuti per l'area di crisi industriale complessa di Venezia
- Aiuti per l'area di crisi industriale complessa di Frosinone
- Aiuti per aree di crisi industriale complessa di Gela
Informazioni e contatti
- Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del soggetto gestore (Invitalia).
Aree di crisi industriale non complessa
Interventi della legge n. 181/1989 attuati
Le aree di crisi non complessa riguardano i territori individuati dal decreto direttoriale 19 dicembre 2016. Con decreto direttoriale 24 febbraio 2017 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni.
Lo sportello, aperto alle ore 12.00 del 4 aprile 2017, è stato chiuso il 6 aprile 2017 a causa dell'elevatissimo numero di richieste ricevute, il cui fabbisogno espresso ha superato largamente la dotazione finanziaria disponibile.
Con decreto ministeriale 4 aprile 2018 è stato prorogato al 28 settembre 2018 il termine per l’utilizzo delle risorse a favore delle aree di crisi industriali non complesse mediante Accordi di Programma con le Regioni interessate.
Con decreto ministeriale 31 ottobre 2018 è stato ulteriormente prorogato al 31 marzo 2019 il termine per l’utilizzo delle risorse a favore delle aree di crisi industriali non complesse mediante Accordi di Programma con le Regioni interessate.
Sportelli aperti
- Aiuti per aree di crisi industriale non complessa della Regione Friuli Venezia Giulia
- Aiuti per aree di crisi industriale non complessa della Regione Toscana
Sportelli chiusi (iniziative in valutazione/attuazione)
- Aiuti per l'area del cratere sismico - Abruzzo
- Aiuti per l’area di crisi industriale di Acerra
- Aiuti per l’area di crisi industriale di Brindisi e territorio dei Comuni della Provincia di Brindisi
- Aiuti per aree di crisi industriale non complessa della Regione Calabria
- Aiuti per aree di crisi industriale non complessa della Regione Marche
- Aiuti per aree di crisi industriale non complessa della Regione Piemonte
- Aiuti per l’area di crisi industriale Territorio Salentino-Leccese
- Aiuti per aree di crisi industriale non complessa della Regione Siciliana
- Aiuti per aree di crisi industriale non complessa della Regione Veneto
Informazioni e contatti
- Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del soggetto gestore (Invitalia)