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Il contesto

La Space Economy è la catena del valore che, partendo dalla ricerca, sviluppo e realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti arriva fino allo generazione di prodotti e servizi innovativi “abilitati” (servizi di telecomunicazioni, di navigazione e posizionamento, di monitoraggio ambientale previsione meteo, ecc). Essa rappresenta una delle più promettenti traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni.

L’Italia vanta una lunga tradizione nelle attività spaziali: tra le prime nazioni al mondo a lanciare ed operare in orbita satelliti, è tra i membri fondatori dell’Agenzia Spaziale Europea, di cui è oggi terzo paese contributore.

 

Il Piano strategico

L’Italia ha definito un "Piano Strategico Space Economy" (pdf), che prevede un investimento paese di circa 4,7 miliardi di euro, di cui circa il 50% coperto con risorse pubbliche, tra nazionali e regionali, aggiuntive rispetto a quelle ordinariamente destinate alle politiche spaziali.

Il Piano si articola in 5 linee programmatiche, in linea con le iniziative condotte a livello europeo e con l’obiettivo di valorizzarne al massimo l’impatto a livello nazionale:

  1. Telecomunicazioni satellitari (Mirror GovSatCom)
  2. Supporto alla partecipazione nazionale a GALILEO (Mirror Galileo)
  3. Infrastruttura Galileo PRS
  4. Supporto a Copernicus (Mirror Copernicus)
  5. Esplorazione spaziale e sviluppi tecnologici connessi.

 

L'attuazione

Il Piano stralcio

Il Piano è parzialmente confluito, come “Piano a Stralcio Space Economy”, nel Piano Imprese e Competitività FSC, proposto dal MISE ed approvato con delibera CIPE n.52/2016 del 1 dicembre 2016, che le ha assegnato una prima dotazione di risorse pari a 360 milioni di euro, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione.

I Piani operativi di dettaglio (POD)

Il Ministero dello sviluppo economico, che è Amministrazione capofila della sub area tematica Space Economy della “Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente” (pdf), ha istituito il Comitato di Sorveglianza del Piano con Decreto ministeriale del 2 agosto 2017.

Il Comitato ha il compito di predisporre ed approvare i Piani Operativi di Dettaglio (POD) relativi alle cinque linee programmatiche. I POD contengono gli elementi tecnico economici, contenuti nella  chiamata a manifestare interesse, necessari alla realizzazione delle attività, la cui approvazione è richiesta dalla Direttiva del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno in materia di attuazione della “Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente”.

 

Ultimo aggiornamento: 22 giugno 2018

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