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Documento: Verbale di riunione
Azienda: DICO S.p.A.
Settore: Commercio
Data: 13 novembre 2018

Il 13 novembre 2018 si è svolta presso il Ministero dello Sviluppo Economico una riunione riguardante il Gruppo Dico S.p.A. La riunione era presieduta da Giampietro Castano responsabile della Struttura per la Crisi di Impresa del Ministero dello Sviluppo Economico. Erano presenti Chiara Cherubini del Ministero dello Sviluppo Economico, il Commissario Giudiziale Luca Vianello assistito da Roberto Cocca, Luca Ricci, HR manager del Gruppo Dico insieme a Maria Antonietta Mura, assistiti dall’Avvocato Mauro Petrassi e da Paolo Baldazzi e Laura Iodice di Confcommercio. Erano inoltre presenti i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali di FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL, UGL Terziario e USB, unitamente alle RSU.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto la riunione ricordando che nel corso dell’ultimo incontro del tavolo di confronto tra le parti in sede ministeriale dell’aprile u.s. l’azienda aveva segnalato un trend di ripresa per i punti vendita che restano nel perimetro aziendale con un netto aumento del fatturato e dei volumi di vendita. Ha quindi invitato l’azienda a fornire un aggiornamento sulle cessioni, sull’andamento aziendale, sugli ammortizzatori sociali attualmente in utilizzo e sul piano concordatario.

Il Dott. Ricci ha confermato che sono state concluse le ultime cessioni e che rimangono nel perimetro aziendale circa 150 punti vendita con circa 900 addetti, la cui ripresa si è assestata in un trend di crescita moderata. Il piano prevede inoltre la dismissione di ulteriori 25 punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale, la cui asta è andata deserta. Ha inoltre puntualizzato che la CIGS è stata prorogata fino a marzo del 2018 e che tuttavia è stata poco utilizzata nei punti vendita aperti, proprio in regione della ripresa del fatturato e delle vendite. Ha infine ricordato che si è in attesa di omologa da parte del Tribunale di Roma del piano concordatario presentato a dicembre del 2017 e che il prossimo 7 dicembre 2018 il piano verrà sottoposto all’assemblea dei creditori.

Le Organizzazioni Sindacali hanno fatto presente che avevano chiesto che alla società di cedere ad un unico acquirente ed hanno segnalato che le cessioni frammentate su tutto il territorio nazionale hanno determinato dei problemi di tenuta sociale, che in alcuni casi si sono tradotti nell’apertura di vertenze con il personale a causa del ridimensionamento di personale e la mancata tutela delle condizioni contrattuali preesistenti. Hanno chiesto maggiori dettagli sulle politiche aziendali e se sono in atto dei cambiamenti che non sono stati comunicati alle parti sociali, in quanto in alcuni punti vendita sono stati effettuati delle importanti ristrutturazioni e che alcuni negozi hanno cambiato la tradizionale insegna.

Hanno inoltre chiesto il pagamento delle spettanze arretrate ante deposito delle domanda di concordato ed espresso preoccupazione per gli addetti che si trovano nei punti vendita ancora chiusi. Infine hanno segnalato l’esistenza di esternalizzazioni in molti punti vendita e quindi di negozi con una regione sociale diversa da quella del Gruppo Dico lavorano con lo stesso marchio applicando, le condizioni contrattuali più disparate. Le OO.SS. hanno chiesto all’azienda di specificare il tipo di accordo che le lega alle aziende che operano con il marchio e merce gestita dal Gruppo Dico e se i loro addetti sono da considerarsi parte del perimetro aziendale e quindi aventi gli stessi diritti degli addetti diretti, in quanto contribuiscono anch’essi al fatturato aziendale.

Il dott. Ricci ha risposto che le cessioni dei negozi sono state fatte per ragioni di opportunità e con le modalità e i tempi importi dalle procedure di asta pubblica. Ha inoltre specificato che non sono in atto maggiori cambiamenti di politica aziendale che non siano stati già specificati nel piano concordatario di cui si sta attendendo l’omologa e che il cambiamento di insegna di alcuni negozi riguarda delle lievi ristrutturazioni, che hanno comportato degli investimenti limitati, a bassa incidenza sulle finanze aziendali e per l’introduzione della vendita di prodotti freschi in alcuni punti vendita finalizzata ad aumentare la clientela.

Il Dott. Castano ha concluso la riunione sottolineando che il Ministero approfondirà il tema segnalato dalle Organizzazioni Sindacali riguardo alle società che gestiscono i punti vendita con i marchi del Gruppo Dico. Il tavolo di confronto ministeriale verrà riconvocato a metà dicembre, successivamente all’assemblea dei creditori, per avere un aggiornamento al riguardo e per conoscere i contenuti del piano concordatario. Per quanto riguarda gli eventuali contenziosi aperti con i nuovi proprietari dei punti vendita ceduti, ha rinviato il confronto con le parti ai singoli casi.

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