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Documento: Verbale di riunione
Azienda: SHERNON HOLDING SRL (Mercatone Uno)
Settore: Catena della grande distribuzione di mobili
Numero dipendenti: 1.800
Data: Lunedì 27 maggio 2019

Il giorno 27 maggio 2019 si è svolto presso il Ministero dello sviluppo economico l’incontro relativo alla società Shernon.Alla riunione, presieduta dal Ministro Luigi Di Maio,hanno partecipato il Vice Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico Giorgio Sorial, il Sottosegretario Davide Crippa del Ministero dello Sviluppo Economico, i Commissari Straordinari del Gruppo Mercatone Uno in A. S. Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, il Curatore Fallimentare della Shernon Holding Marco Russo, i rappresentanti delle Regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Veneto. Erano inoltre presenti le segreterie nazionali e territoriali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, Ugl Terziario, unitamente alle Rsa.

Il Ministro Luigi Di Maio ha aperto l’incontro sottolineando l’estrema preoccupazione suscitata dalla notizia del fallimento dichiarato dal Tribunale di Milano della Shernon Holding S.r.l. a seguito del quale è stato istituito il tavolo permanente presso il MiSE che avrà come obiettivo primario la salvaguardia delle spettanze e dei posti di lavoro dei dipendenti.

Si è in attesa che il Tribunale competente autorizzi la retrocessione alla procedura di Amministrazione Straordinaria che permetterà di riprendere l’esercizio di impresa così da consentire il ricorso agli ammortizzatori sociali; poi partirà la fase della reindustrializzazione. Il Ministro ha quindi dato la parola ai Commissari Straordinari di Mercatone Uno.

I Commissari Straordinari hanno ricordato che la procedura di amministrazione del Gruppo Mercatone uno aveva riavviato le attività ereditando una situazione di grave difficoltà. La cessione è avvenuta ad esito di un terzo bando e ha comportato l’acquisizione, nell’agosto del 2018 da parte della Shernon, di55 punti vendita. Successivamente, è stato stipulato un Accordo Sindacale regolante il passaggio di 2000 lavoratori. I Commissari hanno intenzione di attivarsi immediatamente per evitare di disperdere il valore del patrimonio aziendale. Il fine è quello di riassumere formalmente l'esercizio provvisorio chiedendo al Tribunale di Bologna la retrocessione all’Amministrazione Straordinaria e l’esercizio di impresa con il ricorso agli ammortizzatori sociali, al fine di procedere poi alla cessione dell’attività aziendale che possa garantire la continuità aziendale.

Le O.O.S.S. hanno chiesto al MISE di vigilare sull’evoluzione della vertenza; hanno inoltre evidenziato la necessità di arrivare il prima possibile ad una soluzione poiché quanto più tempo passerà, tanto più sarà difficile trovare soluzioni idonee a ridare fiducia e prospettiva ai lavoratori, ai clienti, ai fornitori. I sindacati hanno espresso l’auspicio che le soluzioni che verranno ipotizzate evitino la vendita a spezzatino del marchio. Nell’immediato, i sindacati considerano prioritaria l’esigenza di dare un sostegno ai lavoratori attivando gli ammortizzatori sociali, auspicando che si possa ottenere la retrocessione all’amministrazione straordinaria. Le sigle sindacali hanno lamentato la modalità con cui i lavoratori sono venuti a conoscenza che l’azienda era fallita: vedendo la serranda del proprio punto vendita abbassata o dai social media anche se in molti punti vendita la merce già cominciava a diminuire. Hanno ricordato che già nel corso di un incontro con le parti a marzo l’azienda aveva preannunciato una imminente capitalizzazione, informandole in merito ad una non meglio precisata trattativa con potenziali investitori. La ricapitalizzazione annunciata doveva essere effettuata entro la fine di marzo e presupponeva un investimento pari a circa 20 milioni di euro, cifra da subito ritenuta insufficiente dalle organizzazioni sindacali a garantire la ripresa dell’azienda. Ad aprile l’azienda, senza informare prima il Ministero, né le parti sindacali, ha chiesto il Concordato Preventivo.

Il Curatore fallimentare ha precisato che il piano concordatariopresentato dalla Shernonal Tribunale di Milano è stato ritenuto insostenibile,portando alla dichiarazionedi fallimento. Non c’erano inoltre le condizioni per l’esercizio provvisorio. Sono stati anticipati i tempi dell’udienza del Tribunale di Milano che era inizialmente prevista per il 30 maggio al fine di accorciare i tempi limitando al massimo le perdite.

L’ing. Sorial ha precisato che ci sarà il massimo impego da parte del Ministero affinchè i complessi aziendali possano trovare un investitore adeguato nel più breve tempo possibile ed ha invitato tutte le parti coinvolte a collaborare in sinergia con le istituzioni. Ha inoltre evidenziato che verrà fatto il possibile per garantire le retribuzioni dei lavoratori e le migliori condizioni contrattuali.

I rappresentanti delle Regioni hanno evidenziato la necessità di arrivare il prima possibile ad una soluzione ed hanno auspicato che si possano creare le condizioni per attivare un percorso di ammortizzatori sociali.

Il Ministro ha concluso la riunione auspicando che si possa ottenere prima possibile dal Tribunale la retrocessione degli asset aziendali all’amministrazione straordinariaaffinchè si riesca nell’immediato a salvare un’attività che ha ancora prospettive. Successivamente si lavorerà per cederla ad un soggetto imprenditoriale affidabile. Il Ministero dello Sviluppo Economico è a lavoro sin da subito con le istituzioni regionali per fornire un supporto alle numerose problematiche legate alle vicende del Gruppo Mercatone Uno che hanno anche coinvolto numerosi altri soggetti come le aziende fornitrici e i clienti dei negozi.

 

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