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Il 6 maggio 2019, presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolta la riunione riguardante l’azienda Ferrosud S.p.A. Erano presenti Chiara Cherubini del Ministero dello Sviluppo Economico, Gaetano Guerrieri del Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata; per ferrosud erano presenti l’Amministratore Delegato Antonio Ingusci e il  Direttore Tecnico Giuseppe Aloia assistiti da Vitalba Acquasanta, Responsabile Relazioni Industriali Confapi Matera,il Commissario Straordinario del Gruppo Mancini Antonio Casilli e le segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom, Uilm, unitamente alle Rsu.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha preliminarmente comunicato che il Commissario Giudiziale Giovanni Acito e il Commissario Liquidatore Emanuele Loperfido, convocato all’incontro del tavolo di confronto istituzionale MiSE, hanno comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico che non ritenevano opportuno presenziare all’incontro del tavolo MiSE in considerazione dell’imminente convocazione della società dinanzi al Tribunale di Matera fissata per il 22 maggio 2018 e “nel rispetto delle prerogative e delle decisioni che il Tribunale di Matera potrà assumere all’esito dell’udienza”.

Ha poi dato la parola al Commissario Straordinario Casilli per gli ultimi aggiornamenti riguardanti il contenzioso in atto con Cometi.

L’avv. Casilli ha spiegato che c’è un’ipotesi di accordo transattivo che potrebbe risolvere il contenzioso riguardo alla cessione delle quote oggetto di revoca. L’ipotesi di accordo è in attesa dell’autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico dopo che il Comitato di Sorveglianza si è espresso favorevolmente. L’avv. Casilli ha segnalato che avrebbe fatto il possibile per lavorare a favore della continuità aziendale.

Il dott. Ingusci ha dichiarato di avere commesse da completare e gare vinte che garantiscono ulteriori nuove commesse per un ammontare totale di 50 milioni di euro di commesse acquisite, ma ha tuttavia segnalato la mancanza di linee di credito e ribadito che l’affitto di ramo d’azienda potrebbe essere una soluzione.

Le Organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione per le ricadute negative di tale vicenda sulla condizione dei lavoratori e sulle loro famiglie.

Fim, Fiom e Uilm nazionali auspicano che si possa fare chiarezza sul tema della proprietà e sulla procedura di concordato e chiedono, indipendentemente dal pronunciamento del Tribunale, alle Istituzioni regionali e nazionali, l’assunzione di responsabilità per favorire la continuità produttiva e la salvaguardia dell’occupazione.

Il portafoglio ordini e gli investimenti, in essere, nel settore ferroviario, rendono appetibile lo stabilimento di Matera e la professionalità delle persone che ci lavorano. Infine, le Organizzazioni sindacali hanno chiesto una maggiore disponibilità al confronto sul tema dell’organizzazione del lavoro e la programmazione delle trasferte.

Il dott. Guerrieri ha assicurato tutto il supporto della Regione alla continuità aziendale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico si è reso disponibile a riconvocare successivamente all’udienza del Tribunale di Matera.

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