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Illustrate le misure RePowerEU e Piano Transizione 5.0

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha illustrato oggi al tavolo sulla Moda riunito a Palazzo Piacentini, per la prima volta dopo le comunicazioni in Parlamento del ministro Fitto, i contenuti del Piano Transizione 5.0 previsti all’interno delle misure Pnrr/RePowerEU.

In particolare, il ministro ha ricordato che sul fronte degli investimenti per le imprese saranno destinate risorse complessive per oltre 7,8 miliardi di cui 4 miliardi per il Piano Transizione 5.0; 1,5 miliardi per crediti di imposta per produzione di energia da fonti rinnovabili; 2 miliardi per contratti di sviluppo e misure per la sostenibilità ambientale; 320 milioni per la nuova legge Sabatini green. Novità anche in tema di accesso al credito, mentre ulteriori misure a sostegno degli investimenti nel settore sono stati inseriti nel Ddl Made in Italy, all’esame del Parlamento.

Il tavolo sul settore Moda, cui hanno partecipato il viceministro Valentino Valentini, il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, esponenti della filiera, rappresentanti sindacali, degli Enti locali e delle Istituzioni, segue quello riunitosi il 23 gennaio scorso e ha preso in esame le principali tematiche e i contributi emersi a valle della precedente riunione, in particolare in tema di investimenti e misure a sostegno del comparto, di tutela e valorizzazione dei marchi e lotta alla contraffazione, di sostenibilità.

Oltre agli investimenti contenuti nel Piano di Transizione 5.0, a favore delle imprese del comparto, attraverso il ddl Made in Italy, sono previste norme a favore della tutela e della valorizzazione della Moda italiana, dal riconoscimento del marchio legato al territorio a misure per l’utilizzo della Blockchain.

Un capitolo importante è infine quello della sostenibilità ambientale, con un particolare focus sulla filiera italiana del riciclo e riutilizzo: il ministro ha ricordato come in Europa vengano prodotti circa sette milioni di tonnellate di rifiuti tessili, di cui solo il 30-35% viene raccolto. Viene stimato che l’industria del riciclo possa diventare particolarmente redditizia con una dimensione totale del mercato pari a 6-8 miliardi di euro e circa 15mila nuovi posti di lavoro diretti entro il 2030. Su questo aspetto, l’obiettivo del ministero è quello di arrivare a definite un quadro normativo per la responsabilità estesa dei produttori, per supportare lo sviluppo della filiera, l’operatività dei consorzi e avviare progetti innovativi di raccolta, riutilizzo e riciclo.

 

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