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Come fare in modo che i prodotti (e servizi) immessi sul mercato tengano realmente conto delle esigenze dei consumatori? che il mercato favorisca la concorrenza? che aumentino al contempo qualità, sicurezza, sostenibilità e quindi il value for money per i consumatori?

Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti CNCU (organo istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e l’Ente Italiano di Normazione UNI hanno deciso di coordinare i propri sforzi per garantire il raggiungimento di tali obiettivi, siglando nei giorni scorsi un protocollo d’intesa triennale.

Poiché gli standard concorrono a determinare le regole di funzionamento di tutti i mercati, indirizzandole verso nuovi e migliori prodotti, con maggiore usabilità e senza aumenti di costo, UNI si è impegnato ad assicurare la piena partecipazione del CNCU con propri esperti alle attività di normazione volontaria nelle commissioni tecniche e gruppi di lavoro nazionali UNI, europei CEN e internazionali ISO.

Le 3 macroaree di collaborazione prioritaria (con particolare attenzione agli SDG dell’Agenda ONU 2030) riguardano la:

  • qualificazione dei servizi al cittadino (ad esempio: call center, vendite da remoto, educazione e consulenza finanziaria, utenze energia e acqua, trasporto pubblico, raccolta rifiuti, telecomunicazioni)
  • qualificazione delle professioni (in particolare le prestazioni nell’ambito del benessere della persona)
  • qualità dei prodotti al consumo (ad esempio: sicurezza alimentare, abbigliamento e calzature, ambienti domestici, tempo libero, contraffazione).

UNI inoltre assicura la rappresentanza del CNCU in seno al proprio Comitato di Indirizzo Strategico, alla Commissione Centrale Tecnica, alla Cabina di Regia sulla Transizione Ecologica nonché all’ISO Committee on Consumer Policy COPOLCO, e si impegna anche a:

  • promuovere un percorso di approfondimento sulla funzione, le procedure e le attività di normazione volontaria, attraverso webinar e corsi e-learning
  • individuare e attivare flussi di informazione che consentano al CNCU di conoscere i progetti di standard e di prassi di riferimento allo studio nelle aree prioritarie.

Poiché la normazione tecnica volontaria deve tenere conto della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, CNCU rappresenterà gli interessi anche di tale segmento della società, la cui partecipazione alle attività di normazione sarà facilitata da UNI con ogni mezzo disponibile.

Infine, UNI e CNCU - per massimizzare il coordinamento in tutti i campi delle rispettive attività – programmeranno dei momenti di coordinamento ed esame di proposte e si danno reciproca disponibilità a invitare/partecipare alle proprie riunioni ed eventi di particolare rilievo per la tutela dei consumatori.

“UNI e le norme tecniche consensuali nella loro storia più che centenaria hanno sempre avuto come scopo finale la realizzazione di “un mondo fatto bene” e quindi come principali destinatarie le persone che lo vivono – afferma Giuseppe Rossi, Presidente UNI. La collaborazione con il CNCU ci permetterà di focalizzare l’attività in quei settori con più diretto impatto sulle persone e sulla loro vita quotidiana, con il supporto di specifiche competenze che aumenteranno il ruolo sociale delle norme UNI”.

“Con questo Protocollo di intesa - ha dichiarato il Presidente del CNCU, Massimo Bitonci, Sottosegretario del Ministero delle Imprese e del Made in Italy - , la ultradecennale collaborazione del CNCU con UNI non solo vede rafforzato il ruolo del CNCU nelle attività di normazione tecnica volontaria, ma si mette anche al passo con le nuove esigenze che emergono da parte di consumatori e utenti. Il lavoro sinergico del CNCU e di UNI nell’ambito della qualificazione dei servizi e delle prestazioni e della sicurezza dei prodotti al consumo è un tassello fondamentale per uno sviluppo concreto ed efficace degli strumenti di tutela del consumatore”.

 

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