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Al centro dei colloqui il rafforzamento della collaborazione industriale

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha ricevuto a Palazzo Piacentini, insieme al vice-ministro Valentino Valentini, una delegazione del governo e delle principali imprese indiane guidata dal ministro dell’Industria e del Commercio Piyush Goyal. L’incontro arriva a poco più di un mese dalla missione in India, il 2 marzo scorso, del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha consentito di elevare le relazioni bilaterali tra i due Paesi al livello di partenariato strategico. Al centro dei colloqui odierni il rafforzamento della collaborazione industriale, soprattutto nel campo della manifattura avanzata.

L’Italia è presente in India anche nel settore delle infrastrutture, dove sono già in corso trattative tra aziende di punta dei due Paesi. Opportunità di collaborazione anche nel settore spaziale, con possibili progetti di ricerca congiunti tra Isro India (l’agenzia indiana per la ricerca spaziale) e ASI in settori quali il telerilevamento, la comunicazione satellitare, la scienza spaziale. Si inserisce in questo quadro la possibile firma di un memorandum di intesa sui diritti di proprietà industriale che permetterà di offrire maggiori garanzie alle imprese dei due Paesi, contrastando il fenomeno della contraffazione e promuovendo la cultura dell’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie.
“L’elevato grado di convergenza negli interessi economici e strategici dei due Paesi – ha osservato il ministro Urso – costituisce una base duratura per una relazione a lungo termine, alla luce anche delle nuove opportunità offerte dal rafforzamento delle catene del valore globali.”

Le relazioni industriali e commerciali tra Italia e India si vanno progressivamente rafforzando. In due anni si è infatti assistito al raddoppio dell’interscambio commerciale che nel 2022 è salito a quasi 15 miliardi di euro. In crescita anche il volume degli investimenti nelle due direzioni e attualmente sono quasi 700 le imprese italiane presenti in India con circa 50 mila addetti. A questo sviluppo potrà contribuire lo sportello unico per le imprese creato presso il Mimit con lo scopo di semplificare e accompagnare le attività degli investitori stranieri, parallelamente al fondo da 5 milioni di euro annui studiato per potenziare la capacità di attrazione di investimenti dall’estero.

Convergenti gli interessi dei due Paesi. L’India punta alla ricerca di partner in grado di contribuire allo sviluppo di proprie tecnologie, mentre l’Italia guarda a Delhi in una strategia di consolidamento e diversificazione delle catene di approvvigionamento. Digitale, spazio e difesa, transizione energetica sono i settori con maggiori opportunità di sviluppo anche per il tessuto delle piccole e medie imprese italiane.
Margini di crescita per le relazioni industriali fra i due Paesi sono garantiti dalle enormi potenzialità dell’economia indiana, attualmente quinta economia mondiale. Le stime di crescita del Pil sono del 5,4% nel 2023 e del 6,4% nel 2024.

 

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