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”Piena sintonia sui principale dossier. Serve una comune politica industriale europea, pragmatica e non ideologica”

Il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso ha incontrato oggi a Berlino il vice cancelliere e ministro dell’economia e della protezione climatica tedesco, Robert Habeck con cui ha affrontato i principali temi di politica industriale bilaterale ed europea. “Con Habeck abbiamo una visione comune su molti dossier - ha spiegato Urso - che mi auguro siano poi sviluppati nel Piano di azione italo tedesco in corso di negoziato. Vi è piena sintonia su una politica industriale pragmatica e non ideologica”.

Urso e Habeck hanno poi affrontato i temi di politica industriale europea con la consapevolezza che occorre trovare una convergenza tra la revisione temporanea degli aiuti di Stato, al fine di accelerare le procedure, e la piena flessibilità nell’utilizzo delle risorse europee, già previste nel PNRR, nel Repower UE e nei fondi di coesione. Habeck ha invitato il ministro Urso per una trilaterale con la Francia da fare entro l’estate per confrontarsi su materie prime critiche e politiche di transazione green e digitale. “Obiettivi fondamentale dei nostri Paesi è raggiunge la autonomia strategica sulle due transizioni green e digitale, per non passare - ha aggiunto Urso - dalla dipendenza energetica dalla Russia a quella tecnologica della Cina".

Urso ha anche incontrato i rappresentanti del Sistema Italia per un confronto sui principali settori di interesse bilaterale: la Germania infatti è il primo partner su interscambio, export, investimenti e turismo. Il Ministro ha poi incontrato le associazioni imprenditoriali tedesche su temi di cooperazione industriale bilaterale e della ricostruzione in Ucraina, evidenziando l’importanza dalla cooperazione con la Confindustria italiana. “L’Europa deve agire insieme per poter aiutare l’Ucraina nella sua ricostruzione e ripresa” - ha concluso Urso, invitando le imprese tedesche a partecipare all’evento in preparazione in Italia. Infine l’incontro con la associazione delle imprese dell’automotive, “che ha le stesse esigenze della filiera italiana nel sollecitare l’Europa ad una visione programmatica e non ideologica sui dossier in campo, euro 7 e CO2, così come sulla clausola di revisione del 2026. È necessario avere una visione di neutralità tecnologica che consenta di coniugare le esigenze del sistema industriale con gli obiettivi che tutti condividiamo di rispetto ambientale”.

La prossima settimana Urso incontrerà il ministro francese Le Maire a Roma anche per dare attuazione ai gruppi di lavoro bilaterali sui settori industriali. Si rafforza così la collaborazione tra i tre grandi paesi industriali d’Europa.

 

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