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Assicurare la partecipazione dei consumatori alle attività di normazione tecnica che hanno maggiore impatto sul benessere e sulla vita quotidiana dei cittadini. E’ quanto si propone il Protocollo di Intesa tra il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti – CNCU, organo rappresentativo delle associazioni dei consumatori e degli utenti a livello nazionale e l’Ente Italiano di Normazione – UNI. L’accordo è stato sottoscritto dal Presidente del CNCU e Sottosegretario allo Sviluppo economico, Alessia Morani, e dal Presidente dell’UNI, Piero Torretta.

“La nostra collaborazione con l’UNI dura dal 2011 e la firma di oggi rappresenta la volontà di rafforzarla per affrontare insieme le sfide che attendono il Paese, prima fra tutte il conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e la conseguente duplice transizione verde e digitale”, ha evidenziato Morani. “E’indispensabile infatti sviluppare nel consumatore lo spirito critico e il senso di responsabilità: un ruolo che il CNCU e UNI potranno svolgere grazie ad attività di formazione e sensibilizzazione rivolte alle associazioni consumeristiche e, attraverso di loro, arrivare ai consumatori-cittadini”, ha inoltre precisato Morani".

Negli anni il dialogo tra la normazione convenzionale pattizia e i consumatori si è consolidato al punto da avere rappresentanti delle associazioni di consumatori nelle commissioni tecniche UNI, in quelle europee (CEN), in quelle internazionali (ISO) e nella stessa Commissione Centrale Tecnica dell’UNI, la cui presidenza è affidata ad un rappresentante del CNCU.

Più in particolare, a livello europeo e internazionale, CEN e ISO assicurano che gli standard rispondano alle necessità del mercato – tenendo debitamente conto degli obiettivi ONU - e ai bisogni dell’utilizzatore finale. Dal momento che la normazione assume un ruolo preponderante proprio per garantire che prodotti e servizi diano una risposta alle esigenze dei consumatori, in particolare nell’ambito della salute, della sicurezza, della qualità e del rispetto dell’ambiente, gli standard si rivelano uno strumento fondamentale per promuoverne la tutela.

UNI e CNCU hanno già individuato i principali ambiti in cui i rappresentanti dei consumatori potranno essere coinvolti attivamente. Si spazia dalla sicurezza domestica al grande tema dell’energia, dall’insieme delle problematiche collegate all’accessibilità “per tutti” in un’ottica di design for all fino all’economia circolare, alla mobilità e ai trasporti, alla responsabilità sociale delle organizzazioni grazie all’applicazione della UNI ISO 26000 nel nostro quotidiano (adottata la scorsa settimana anche a livello europeo), alla sostenibilità che impone scelte verdi e una consapevolezza nei consumi realizzabile solo attraverso l’educazione e l’informazione.

Il Presidente UNI, Piero Torretta, ha sottolineato che “da tempo la normazione si rapporta con i consumatori. Una attenzione rafforzatasi negli ultimi anni in cui la sicurezza, la salute ed il benessere della persona è divenuta centrale nelle norme sui processi produttivi e nell’uso dei prodotti. Una attenzione condivisa dallo stesso mondo dei consumatori che ritengono la normazione indispensabile per la sostenibilità dei prodotti, il controllo della conformità e la chiarezza delle informazioni. Una congiunzione di intenti che è stata ribadita dal recente Consiglio dell’Unione Europea che ha richiamato l’attenzione sulla importanza che i beni e servizi siano conformi a norme europee per garantire la leale concorrenza e accrescere la fiducia dei consumatori europei”.

Il Presidente della Commissione Centrale Tecnica di UNI, Gianni Cavinato, da parte sua, ritiene che “il rinnovato impegno che il CNCU ha assunto verso la normazione volontaria conferma sia il consolidamento del lavoro fin qui realizzato che un impulso decisamente qualificante del ruolo dei consumatori nel contesto storico che stiamo vivendo”.

 

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