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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Tecnologie Diesel S.p.A. Gruppo Bosch
Settore: Componentistica automotive
Numero dipendenti: 1700
Data: 22 marzo 2022

In data 22 marzo 2022, presso il Ministero dello Sviluppo Economico e in video conferenza, si è svolto l’incontro riguardante la società Tecnologie Diesel S.p.A. appartenente al Gruppo BOSCH.
La riunione è stata presieduta da Luca Annibaletti, Coordinatore della struttura per le crisi di impresa ed hanno partecipato per il MiSE: Stefano D’Addona Capo della segreteria tecnica del Viceministro Todde, Chiara Cherubini della segreteria tecnica del Ministro e Paola Capone della Div. Crisi di Impresa e riqualificazione del territorio.

Per la Regione Puglia hanno partecipato Leo Caroli ed Elisabetta Biancolillo.

Per il Gruppo Bosch hanno partecipato: Renato Lastaria, Francesco Basile, Alessandro Brunelli, Alessandro D’Amore e Roberto Zecchino.

Hanno partecipato CGIL, CISL, UIL, FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL, UGL Metalmeccanici, nazionali e territoriali, unitamente alle RSU.

Il dott. Annibaletti ha invitato l’azienda a voler rappresentare gli ultimi aggiornamenti emersi a seguito dei recenti incontri a livello regionale.

Il dott. Basile, ha comunicato che dal 2015 la graduale riduzione del mercato del diesel ha spinto la società ad avviare un processo di diversificazione del portafoglio industriale dello stabilimento di Bari che era dedicato, esclusivamente, alla produzione di componentistica delle vetture diesel. Ha ricordato che, nell’ottobre 2017, è stato siglato in Regione un accordo finalizzato ad avviare il processo di diversificazione sul quale la società ha investito durante questi anni. Ne è derivato un incremento del portafoglio industriale da 2 prodotti - esclusivamente destinati al diesel - a 9 prodotti anche non relativi al diesel e all’automotive, compreso il settore elettrico nell’ambito dell’e-bike, di alta e media fascia. Tale diversificazione ha richiesto un’intensa attività formativa del personale al fine di renderlo fungibile per le nuove e diverse produzioni. Nonostante sia stato avviato un percorso di diversificazione, la rapida evoluzione del mercato non ha permesso di evitare la sovraccapacità produttiva alla quale si è fatto fronte con il ricorso agli ammortizzatori sociali e a strumenti incentivanti all’esodo volontario.

Il dott. Lastaria, CEO Italia dal primo marzo 2022, ha informato che, nonostante una situazione di crisi diffusa in diversi stabilimenti del Gruppo, Bosch ha intenzione di mantenere la continuità del sito di Bari e, a tal fine, sarà necessario assicurarne una maggiore competitività mediante l’intervento sui costi, sulla flessibilità e sulla struttura. Ha precisato che le ultime generazioni di prodotti assorbono un numero di ore lavoro inferiori rispetto alle tecnologie meno recenti e che l’attuale portafoglio produce il seguente impatto occupazionale: l’80% della forza lavoro è dedicata al diesel mentre il 20% alla meccanica di precisione. La diversificazione del portafoglio prodotti al 2027 si prevede che impatti sul livello occupazionale per il 33% riferito alla meccanica di precisione, per il 20 % al diesel short-term e per il 47%, per il diesel long-term. La società continuerà ad investire sulle competenze dei collaboratori e ha avviato una collaborazione con CVIT, centro di sviluppo e ricerca di Bari. Tale progetto sarà realizzato, auspicabilmente, entro i prossimi 24 mesi. Il dott. Lastaria ha reso noto che il Gruppo Bosch ritiene che vi siano dei settori per il quali il diesel è ancora utilizzabile. Per tale ragione lo stabilimento continuerà la produzione di componentistica automotive che supporta la normativa euro 7 sia quella è destinata ai mercati non EU oppure per i ricambi. Ha evidenziato la volontà del Gruppo di voler continuare ad investire nella formazione e di continuare nel processo di diversificazione.

Le OO.SS. hanno accolto favorevolmente la decisione aziendale di continuare ad investire nello stabilimento barese e hanno chiesto alle Istituzioni di chiarire se vi siano degli strumenti a supporto del progetto nonché di conoscere come si concilia l’obiettivo industriale del 2027 con gli attuali ammortizzatori sociali. Hanno chiesto che il percorso delineato dall’azienda possa avvenire nell’ambito di garanzie stabilite in un apposito Accordo Quadro. Hanno osservato, inoltre, l’importanza del tavolo odierno che ha costituito un’occasione per dare evidenza a tematiche di carattere nazionale e del settore dell’automobile, fortemente impattato dalla transizione energetica. Hanno chiesto al Governo di mettere in campo degli strumenti a sostegno del rilancio del settore nonché alla multinazionale di chiarire le proprie prospettive industriali in ambito europeo.

Il dott. Basile ha dichiarato che la Bosch si rende disponibile a valutare il ricorso ad eventuali finanziamenti per il sostenere gli investimenti che, insieme al tavolo ministeriale, sono considerati dei nuovi tasselli del percorso di rilancio.

Il dott. Leo Caroli ha osservato che il tavolo odierno ha costituito un primo approfondimento di una crisi che nasce da molto lontano e che, oggi, è di fronte ad una svolta grazie alla dichiarazione aziendale di voler mantenere aperto lo stabilimento con una prospettiva di lungo termine. Ha fatto sapere che la regione Puglia è pronta a sostenere l’investimento nella formazione e in R&D e, a tal fine, ha chiesto all’azienda di chiarire per quale tipo di produzione e attività dovranno essere finalizzate. Ha proposto di ricorrere al Contratto di Sviluppo e ha specificato l’importanza che tutte la parti lavorino in sinergia per la costruzione di un percorso.

Le OO.SS. hanno sottolineato che i lavoratori sono in sofferenza in quanto da diversi anni usufruiscono di ammortizzatori sociali ed hanno chiesto al Mise e alla Regione Puglia di voler metter in campo ogni strumento di competenza per rilanciare il sito e che possano costituire un esempio per tutto il settore dell’automotive. Hanno chiesto alla società se vi siano delle produzioni del Gruppo da poter sviluppare presso il sito di Bari, se tra i prodotti diesel a lungo termine vi sia la componentistica per le macchine per movimento terra, nonché di specificare il tipo di formazione che si vorrà avviare; la copertura degli ammortizzatori sociali attesa la prossima scadenza del contratto di solidarietà. Le OO.SS. hanno evidenziato l’importanza dell’incontro odierno che ha permesso di mettere le basi di un confronto e di un percorso in cui l’azienda ha messo al centro una nuova prospettiva industriale e non gli esuberi. Occorrono tuttavia nuovi strumenti da parte del Governo.

Il dott, Basile ha specificato che il Contratto di solidarietà scadrà il 31 agosto p.v. e che vi è disponibilità di ulteriori tre anni, nell’ambito del quinquennio mobile. Allo stato attuale risultano senza copertura di ammortizzatori gli ultimi due anni di durata del piano industriale.

Il dott. Annibaletti ha evidenziato la grande attenzione posta dal MiSE per il settore dell’automotive e la stessa convocazione del tavolo Bosch ha un carattere rappresentativo per l’intero settore dell’automotive e per la transizione ecologica, in quanto ha posto le basi di una sfida importante che occorre affrontare e superare. Per quanto riguarda la richiesta degli strumenti di carattere nazionale, ha fatto sapere che il Mise verificherà che se gli strumenti a sostegno della transizione ecologica del PNRR potranno essere utilizzati. Ha rassicurato, inoltre, che dal prossimo incontro sarà coinvolto anche il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali il quale potrà meglio precisare il quadro degli ammortizzatori sociali applicabili al caso di specie. Il dott. Annibaletti ha proposto la convocazione di tavoli periodici, con cadenza bimestrale, fino al mese di agosto 2022 e, nelle more, di istituire un tavolo di confronto tra Azienda e Istituzioni sugli strumenti per cofinanziare gli investimenti e un confronto a livello regionale per declinare a livello operativo il piano di transizione.

 

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