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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Natuzzi S.p.A.
Settore: Legno e arredo
Occupati: 2074
Data: 19 giugno 2018

Il giorno 19 giugno 2018 si è svolta presso il Ministero dello sviluppo economico la riunione di aggiornamento della Cabina di Regia per l’azienda Natuzzi. Alla riunione, presieduta da Giampietro Castano, responsabile della Struttura per la Crisi di Impresa, hanno partecipato Chiara Cherubini del Ministero dello Sviluppo Economico, Andrea Annesi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Leo Caroli, Presidente della Task force occupazione della Regione Puglia, Elisabetta Biancolillo dirigente della Task force occupazione della Regione Puglia, Gaetano Guerrieri in rappresentanza della Regione Basilicata, Corrado Diotallevi in rappresentanza di Invitalia, Antonio Cavallera, Michele Onorato, Giuseppe Lopane, Giancarlo Renna in rappresentanza di Natuzzi, assistiti da Valerio Valla e Giuseppe Bisceglie di Confindustria BAT, unitamente alle OO.SS. nazionali e territoriali di FILLEA-CGIL, FILCA-CISL, FENEAL-UIL, FILCAMS-GCIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL.

Il dott. Castano ha aperto l’incontro ricordando che nel corso del precedente incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’azienda aveva sollevato il problema degli esuberi a conclusione del periodo di utilizzo dello strumento dei contratti di solidarietà a fine anno. Ha quindi dato la parola all’azienda per gli aggiornamenti riguardo al nuovo piano industriale.

Il dott. Cavallera ha precisato che il nuovo piano industriale era già stato illustrato dall’azienda alle Organizzazioni Sindacali nel corso di un incontro il 30 maggio u.s. e si pone due obiettivi principali: portare a termine il percorso di riorganizzazione ed efficientamento aziendale iniziato quattro anni fa per arrivare ad un costo produttivo competitivo e portare a zero il numero degli esuberi.
Il nuovo piano industriale prevede un investimento di circa 28 milioni di euro, l’internalizzazione di alcune attività di lavorazione del legno e taglio gomma, l’utilizzo di tutti gli attuali siti di Natuzzi e la costruzione del nuovo sito di Iesce 3 in provincia di Bari (di circa 30 mila mq), nonché la specializzazione di ogni sito in una sola linea di prodotto dei marchi Natuzzi Italia e Natuzzi Edition, con produzione con un turno lavorativo. Il dott. Cavallera ha sottolineato che questa nuova organizzazione del lavoro si pone l’obiettivo di aumentare la qualità del prodotto e la produttività. Il piano industriale sarà realizzabile nell’arco di 24 mesi, nel corso dei quali il personale sarà riqualificato con corsi di formazione. L’azienda attualmente sta verificando se il piano industriale potrà essere supportato da ammortizzatori sociali e inoltre presenterà entro il 30 giugno p.v. ad Invitalia una rimodulazione del progetto per il contratto di sviluppo.

Il dott. Diotallevi ha confermato che la società ha formalmente comunicato ad Invitalia la volontà di presentare un aggiornamento del piano a suo tempo proposto; ha quindi sollecitato l’azienda a presentare la rimodulazione del progetto nel più breve tempo possibile, precisando che l’istruttoria verrà avviata immediatamente dopo suddetta presentazione.

Le OO.SS. hanno sottolineato la necessità di iniziare subito a lavorare per l’attuazione del piano industriale affinchè si realizzi nell’arco temporale prestabilito. Hanno inoltre chiesto al Governo di farsene garante per il tramite del monitoraggio della Cabina di Regia. Hanno dichiarato la disponibilità ad iniziare il confronto sulla gestione della formazione e dello strumento degli ammortizzatori sociali, precisando che le decisioni che ne deriveranno saranno sottoposte al vaglio dell’assemblea dei lavoratori.

Le OO.SS. hanno sottolineato innanzitutto la difficoltà di arrivare a discutere di questo piano industriale a ridosso della scadenza del contratto di solidarietà, obbligando le Organizzazioni Sindacali a decidere in merito con troppa fretta. Per questo hanno richiesto al Governo ed ai parlamentari, un intervento di modifica alle norme sugli ammortizzatori sociali per proseguire con il contratto di solidarietà distribuita equamente per tutti i lavoratori del gruppo, così da avere più tempo per affrontare il percorso. Tale percorso dovrà vedere il coinvolgimento di tutti i lavoratori per permettere loro di decidere sul proprio futuro votando gli accordi che saranno proposti.

Preso atto dal Governo che questa possibilità di modifica normativa sugli ammortizzatori attualmente non è praticabile, hanno riconosciuto nella proposta aziendale una risposta positiva alle richieste avanzate. In particolare, l’obiettivo di evitare i licenziamenti e completare il programma di investimenti per rendere competitive le produzioni italiane salvaguardando i livelli occupazionali. Hanno poi sottolineato la necessità, visti i tempi ristretti, di iniziare subito a lavorare per l’attuazione del piano industriale affinchè si realizzi nell’arco temporale prestabilito. Hanno inoltre chiesto al Governo di farsene garante per il tramite del monitoraggio della Cabina di Regia da riconvocare periodicamente.
Hanno infine dichiarato la disponibilità ad iniziare il confronto sulla gestione della formazione e dello strumento degli ammortizzatori sociali, ricercando soluzioni per una gestione meno traumatica della riqualificazione dei lavoratori che passeranno dal divano ai semilavorati.

Il dott. Annesi ha precisato che l’azienda ha dichiarato che nel mese di ottobre p.v., presso i siti attualmente interessati dai CdS, si esaurirà il ricorso agli ammortizzatori sociali. Tenuto conto di ciò, il Ministero rappresenta che, in base al quadro normativo di cui al decreto legislativo 148/2015, e in particolar modo all’art. 4, non è possibile una ulteriore prosecuzione degli ammortizzatori sociali sui siti attualmente interessati dai CdS stante il raggiungimento avvenuto del limite massimo di fruizione consentito dalla citata legge. Con riferimento al piano di riorganizzazione presentato dall’azienda, si prende atto della necessità di accompagnare la iniziative descritte dall’azienda attraverso il ricorso alla CIGS per riorganizzazione delle durata di 24 mesi. In tal senso, ai fini del ricorso alla CIGS, la società dovrà procedere nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di cui all’art. 21 del decreto 148/15 e del decreto ministeriale 94033/2016 in termini di investimenti in formazione dei lavoratori e di investimenti finalizzati ad impiantare le attività del taglio della gomma e della lavorazione del legno, così come rappresentato dalla società, e in termini di gestione del personale da coinvolgere nelle sospensioni in CIGS, tenuto conto del limite di ore integrabili come da normativa e in termini di recupero occupazionale.

Il dott. Caroli ha preso atto favorevolmente del lavoro svolto finora dall’azienda rispetto all’ultima riunione della Cabina di Regia presso il MiSE e all’ultima riunione con le parti che si è svolta in Regione. La Regione Puglia è pronta a sostenere il percorso di riqualificazione aziendale finalizzato ad azzerare gli esuberi a condizione che il piano industriale sia sostenibile. La Regione Puglia ha confermato il sostegno finanziario al contratto di sviluppo in cofinanziamento con il Ministero dello Sviluppo Economico e anche alla formazione on the job.

L’azienda si impegna a lavorare da subito alla realizzazione del piano industriale e ad avviare le attività per rendere operativo il nuovo sito nel più breve tempo possibile. Si impegna altresì ad avviare l’attività formativa già a gennaio/febbraio 2019. L’azienda ha chiesto la condivisione della Cabina di Regione del percorso di realizzazione del piano industriale entro la settimana prossima.

Il dott. Castano ha sottolineato che il progetto presentato dall’azienda è importante sia per i risvolti industriali sia per quelli sociali. I tempi di realizzazione del piano industriale sono ristretti e non possono essere funzionali al solo utilizzo dello strumento della cassa integrazione. E’ importante chiarire che gli ammortizzatori devono rappresentare un supporto al piano industriale. Per questa ragione ha chiesto all’azienda di presentare al prossimo incontro della Cabina di Regia presso il MiSE, un preciso cronoprogramma dei lavori per la realizzazione del nuovo sito industriale.

La prossima riunione della Cabina di Regia è prevista per il 28 giugno p.v.

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