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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Wärtsilä Italia S.p.A.
Settore: Prodotti in metallo e grandi motori
Numero dipendenti: 1.146
Data: 29 novembre 2022

Il 29 novembre 2022 si è tenuto un incontro presso il Ministro delle Imprese e del Made in Italy avente ad oggetto lo stabilimento di Trieste di Wärtsilä Italia S.p.A.. L’incontro è stato presieduto dal Sottosegretario di Stato Fausta Bergamotto e moderato dal Coordinatore della Struttura per le crisi di crisi Luca Annibaletti. Hanno partecipato, per il MIMIT, il Responsabile della Segreteria tecnica del Sottosegretario, Antonio Tavani, la Dirigente della III Div. Crisi di Impresa, Chiara Cherubini e Francesca Borea della medesima Divisione. Per la Regione Friuli Venezia Giulia l’Assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, l’Assessore alle attività produttive, Sergio Bini, il Direttore del Servizio risoluzione crisi aziendali e transizione industriale, Lucio Penso, il Direttore centrale Assessorato al Lavoro, Nicola Manfren, Luca Antonicelli Direzione Centrale Lavoro, la Capo Segreteria Irma Casula; il Prefetto di Trieste, Annunziato Vardé; per Wärtsilä Italia l’AD, Michele Cafagna, la resonsabile Risorse Umane, Federica Tessitori, la Senior Director, Business Development, Marine Power, Anne Träskbäck, Luca Vertuani e Lorenzo Bruno - consulente Brunswick; per Confindustria Alto Adriatico il Direttore generale, Massimiliano Ciarrocchi, i referenti area lavoro e relazioni industriali, Alessandro Carta e Stefano Hauser; Hanno partecipato altresì i rappresentanti Federmanager e le Segreterie nazionali e territoriali di CGIL, CISL, UIL, USB Lavoro Privato, Fiom CGIL, Fim Cisl, Uilm e UGL Metalmeccanici, unitamente alle RSU.

Il Sottosegretario Avv. Fausta Bergamotto, con delega alla gestione delle crisi aziendali, ha aperto la riunione rappresentando l’impegno del Governo a salvaguardia del mantenimento dell’attività produttiva e della occupazione dell’asset strategico del sito di Trieste, invitando le parti sociali e l’azienda ad individuare un percorso volto trovare una soluzione soddisfacente per i lavoratori, per l’azienda e per il Paese.

Il dott. Cafagna, AD di Wärtsilä, Italia ha condiviso la necessità di definire una soluzione nell’interesse comune. Ha poi descritto sommariamente l’impegno profuso dall’azienda sul piano della reindustrializzazione. Ha così presentato alcune slides del Piano industriale 2022-2023 in cui sono articolate le attività Wärtsilä gestite a livello globale, suddivise tra l’area “Marine Power business” e “Energy Business”. Con riferimento a Wärtsilä Italia, ha precisato che le unità di business che continueranno ad operare saranno quelle relative alle attività di ricerca e sviluppo, sviluppo commerciale e servizi alla vendita, precisando che le risorse in funzione nel sito produttivo di Bagnoli della Rosandra (TS) sono oggi 347, dopo ricollocamenti interni e dimissioni. Ha fatto presente che l’azienda si sta orientando alla decarbonizzazione mirando a trovare soluzioni volte a ridurre le emissioni inquinanti. In particolare, per quanto riguarda i motori, si vuole concentrare su soluzioni tecnologiche per combustibili a basso impatto ambientale. Il dott. Cafagna ha poi illustrato gli investimenti che l’azienda ha impiegato negli ultimi tre anni, pari a 7 milioni di euro, destinati al ciclo produttivo. Per il futuro, sono invece previsti 5 milioni di euro di fondi propri nello sviluppo dell'area R&D e Service che rimarrebbe, nei piani di Wartsila, a Trieste. Ha, inoltre, comunicato che nel mese di agosto Wärtsilä ha individuato un advisor che si è adoperato nella ricerca di un possibile acquirente del sito di Trieste ricevendo ad oggi cinque manifestazioni di interesse, di cui ha fornito solo l’indicazione del settore industriale di appartenenza, mantenendo riservati i nominativi per tutelarne la riservatezza. Di queste, solo tre prevedono l’assorbimento di tutto il personale. A breve, si attiverà una data room e si procederà ad analizzare in dettaglio la fattibilità dei progetti. Ha, infine, invitato le Organizzazioni sindacali a formalizzare i passi intrapresi fino ad oggi al fine di meglio chiarire le prospettive future.

Le OO.SS. hanno chiesto chiarimenti al Governo in ordine alle tre ipotesi di reindustrializzazione annunciate nel precedente incontro al MIMIT. Hanno poi sollecitato il Governo a fornire elementi di garanzia sulle prospettive future del sito di Trieste e dei lavoratori e sul mantenimento della continuità produttiva e occupazionale.

Il dott. Ciarrocchi ha auspicato la conclusione di un accordo che coinvolga tutte le parti volto a perseguire un percorso di reindustrializzazione a beneficio dei lavoratori e dell’azienda.

L’Assessore Rosolen ha affermato l’importanza di mettere a punto un accordo sindacale al fine di fissare i punti essenziali per avviare il percorso di reindustrializzazione e tutelare il tessuto produttivo, precisando che il processo di riconversione deve essere condiviso con le OO.SS., le Istituzioni e il territorio. Ha, infine, invitato l’azienda a dare indicazioni sulle tempistiche riservate ai settori che verranno mantenuti a Trieste, auspicando che vadano oltre i due anni previsti dal Piano industriale.

Il Sottosegretario Bergamotto ha confermato la volontà del Governo a costruire un percorso comune, invitando tutte le parti a fornire il proprio contributo. Ha confermato l’esistenza di tre ipotesi di reindustrializzazione presentate al Ministero che sta conducendo interlocuzioni con i soggetti industriali interessati e ha assicurato che non appena saranno disponibili elementi di dettaglio verranno condivisi con le OO.SS. e con la Regione Friuli Venezia Giulia.

Il dott. Annibaletti ha sospeso la riunione per consentire all’azienda e alle OO.SS. di confrontarsi su una proposta di accordo.

Dopo una pausa, il tavolo è ripreso dando lettura dell’accordo. L’accordo, in particolare, prevede l’impegno della società a proseguire le attività DCT dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra fino a settembre 2023 e ad astenersi da iniziative unilaterali aventi ad oggetto la cessazione dell’attività produttiva e la conseguente attivazione delle procedure ex lege n. 234/2021 ed ex lege n. 223/1991, fatte salve eventuali intese sottoscritte dalle parti e dalle stesse condivise.

Wärtsilä Italia condividerà con Governo, Istituzioni e parti sociali le manifestazioni di interesse aventi ad oggetto l’acquisizione della fabbrica di Bagnoli della Rosandra, al fine di individuare la soluzione che consenta la salvaguardia dei livelli occupazionali, tenuto anche conto dell’indotto.

La Società si impegna, inoltre, a presentare entro gennaio 2023 il Piano industriale triennale che illustri le prospettive delle attività non interessate dalla cessione e i relativi investimenti, confermandone la strategicità per il Gruppo e la salvaguardia dei relativi livelli occupazionali (siti di Trieste, Genova, Napoli e Taranto).

Il Governo e Istituzioni si impegnano, per quanto di competenza, a valutare con Wärtsilä Italia e le parti sociali il possibile accesso a strumenti condivisi di ammortizzatori sociali conservativi per accompagnare l’attività produttiva presso lo stabilimento di Bagnoli della Rosandra.

Il Governo si impegna, altresì, a sostenere, con tutti gli strumenti a disposizione il processo di reindustrializzazione con un primo incontro di verifica delle proposte di finalizzate alla continuità produttiva ed occupazionale, che si terrà la prima settimana di marzo 2023. Prima della scadenza del 30 settembre 2023, le parti si incontreranno per valutare le prospettive future e l’avanzamento del processo di reindustrializzazione.

L’accordo è stato siglato da Wärtsilä Italia, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Regione Friuli Venezia Giulia, Confindustria Alto Adriatico, OO.SS., fatta eccezione per USB, la quale ultima, con dichiarazione separata, ha richiesto che in assenza di proposte di reindustrializzazione sia previsto l’intervento diretto del Governo a rilevare lo stabilimento produttivo per reindustrializzarlo.

 

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