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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Wärtsilä Italia S.p.A.
Settore: Prodotti in metallo e grandi motori
Numero dipendenti: 1.146
Data: 17 novembre 2022

Il 17 novembre 2022 si è tenuto un incontro, in presenza e in videoconferenza, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, avente ad oggetto la società Wärtsilä Italia S.p.A. La riunione è stata presieduta dal Capo di Gabinetto, Federico Eichberg e moderata dal Responsabile della Struttura per le Crisi di impresa, Luca Annibaletti. Hanno partecipato per il MIMIT il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro, Marco Calabrò, la Dirigente della III Div. Crisi di Impresa, Chiara Cherubini, e la funzionaria della medesima divisione, Giulia Moscoloni; per la Prefettura di Trieste il Prefetto, Annunziato Vardè; per la Regione Friuli Venezia Giulia l’Assessore regionale alle attività produttive e al turismo, Sergio Emidio Bini, l’Assessore al lavoro, Alessia Rosolen, il Direttore del servizio risoluzione crisi aziendali e transizione industriale, Lucio Penso, e per la Direzione centrale al lavoro il Direttore Nicola Manfren, e Luca Antonicelli; per la società Wärtsilä Italia S.p.A l’Amministratore delegato, Michele Cafagna, la Responsabile del personale, Federica Tessitori, la Senior Business Development, Anne Traskback; per Confindustria Alto Adriatico il Presidente, Michelangelo Agresti, il Direttore Generale, Massimiliano Ciarrocchi, con i Responsabili delle relazioni industriali, Alessandro Carta e Stefano Hauser; i rappresentanti di Federmanager e le Segreterie nazionali e territoriali Cisl, Cgil, Uil, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Ugl Metalmeccanici, Uilm-Uil, USB lavoro privato, unitamente alle RSU.

Il Capo di Gabinetto Federico Eichberg, dopo aver ringraziato la Regione Friuli Venezia Giulia per l’impegno finora profuso, ha aperto la riunione riferendo che il Ministero ha avviato interlocuzioni, seppure in fase embrionale, con soggetti industriali per il rilancio dell’impianto produttivo di Trieste. Ha pertanto richiesto espressamente all’azienda la garanzia di mantenere nel frattempo il sito in attività.Ha infine ribadito la disponibilità da parte del Mimit a profondere strumenti incentivanti, dai percorsi di riqualificazione del personale all’accompagnamento di investimenti esteri, ove necessario.

Il dott. Annibaletti si è poi rivolto alla società richiedendo a quest’ultima un aggiornamento sulle determinazioni raggiunte.

L’Amministratore delegato Cafagna, dopo aver ringraziato tutte le parti presenti al tavolo odierno, ha sottolineato l’importanza di condurre d’ora in avanti un dialogo maggiormente costruttivo e sinergico al fine di individuare soluzioni più efficaci per la reindustrializzazione dello stabilimento. Ha dichiarato di aver ricevuto nel frattempo ulteriori e diverse manifestazioni di interesse per il sito, sulle quali però mantiene il più stretto riserbo, chiarendo altresì che non sussistono condizioni ostative all’ingresso di potenziali concorrenti. Ha rappresentato poi la necessità di riattivare la produzione, così da evadere gli ordini di consegna pervenuti, specificando tuttavia che la continuità produttiva sarà garantita solamente fino al 30 giugno 2023.
Dopo aver precisato che la società non attiverà nel frattempo procedure di riduzione dell’organico, ha dichiarato di essere disponibile a condividere con le Istituzioni territoriali e le Organizzazioni sindacali il piano industriale relativamente a quella parte di attività che continuerà ad essere operativa a Trieste.
Ha infine osservato che il sito produttivo rappresenta indubbiamente un patrimonio importante da salvaguardare, anche per l’alta professionalità delle maestranze in forza; per tale ragione auspica l’individuazione di un percorso di reindustrializzazione condiviso con tutte le parti coinvolte.

Il dott. Annibaletti ha inoltre dato atto nel corso dell’incontro dell’avvenuta approvazione da parte del Senato della legge n. 175 del 17 novembre 2022 di conversione del Decreto legge n. 144 del 23 settembre 2022 (“Decreto aiuti ter”), confermando pertanto all’art. 37, co. 1 l’ampliamento del termine a 180 giorni, anziché 90 giorni, previsto al comma 227, primo periodo, della legge n. 234 del 2021 in merito alla comunicazione dell’intenzione di procedere alla chiusura definitiva di uno stabilimento di cui all’ art. 1, comma 224.

Le Organizzazioni sindacali hanno apprezzato la volontà dell’azienda di condividere a stretto giro il piano industriale, manifestando invece completo disappunto rispetto alla precisa dichiarazione dell’azienda di dismettere la produzione di motori a fine giugno 2023, in assenza di previsioni, dopo tale scadenza, di garanzie occupazionali. Preso atto che, rispetto all’ultimo incontro, non si sono registrate novità di rilievo sul futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento di Trieste, hanno quindi richiesto alla società un impegno volto a garantire la continuità operativa del sito.

Il dott. Annibaletti ha pertanto concluso l’incontro con la proposta di riaggiornare il tavolo alla prossima settimana, a condizione, tuttavia, che medio tempore si verifichino sviluppi di rilievo in ordine alle interlocuzioni in corso. Ha infine ringraziato l’azienda per l’apertura mostrata rispetto alla condivisione con tutte le parti presenti, Istituzioni e Organizzazioni sindacali, del relativo piano industriale.

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