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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Speedline Srl
Settore: Automotive
Numero dipendenti: 605
Data: 17 dicembre 2021

Il 17 dicembre 2021, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto in video conferenza l’incontro avente ad oggetto Speedline Srl. La riunione è stata presieduta da Luca Annibaletti, coordinatore della Struttura per le crisi di impresa. Hanno partecipato: per il MiSE Stefano D’Addona, Chiara Cherubini, Paola Boscaino e Francesca Borea oltre gli esperti; per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Direttore Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali Romolo de Camillis; per la Regione Veneto l’Assessore Elena Donazzan, Mattia Losego, Anna Mendich, Paola Fusetti; per la Città Metropolitana di Venezia Morris Ceron, Deborah Onisto; il Sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni; per Confindustria Venezia Vincenzo Marinese e Giancarlo Piva; per il Gruppo Ronal e Speedline Srl Oliver Brauner e Katia Menin, assistiti dai consulenti Luca Ramella e Antonella Negri; le Segreterie nazionali e territoriali di CGIL, CISL e Fim-Cisl, Fiom-Cgil.

Il dott. Annibaletti ha aperto l'incontro evidenziando come la decisione dell'azienda di chiudere lo stabilimento di Tabina nel Comune di Santa Maria di Sala (VE) abbia colto le Istituzioni di sorpresa e ha dato la parola all’azienda per chiarire la sua posizione. Ha precisato che il MiSE mira a salvaguardare l’occupazione e l’attività produttiva del sito, auspicando che l’azienda possa rivedere la decisione.

Il dott. Brauner ha dichiarato che la decisione di chiudere lo stabilimento di Tabina è stata presa a seguito di un’analisi molto dettagliata degli aspetti commerciali, produttiva e finanziari del gruppo. La scelta è stata molto difficile perché impatta su un gran numero di lavoratori ma si è resa necessaria per salvaguardare l’integrità dell’intero gruppo societario e non solo di Speedline. Ha poi evidenziato che il Gruppo Ronal aveva subito già nel 2019 un forte calo della domanda; quindi, a causa della pandemia, ha dovuto chiudere tutti gli stabilimenti per un mese. Inoltre, si è aggiunta la crisi dei semiconduttori che ha portato ad un ulteriore calo della produzione. Attualmente si è in presenza di un eccesso di offerta aggravata anche dal fatto che i produttori cinesi hanno aperto stabilimenti concorrenziali in Marocco, che ha generato un significativo calo dei prezzi, confermato dalle previsioni per i prossimi 4 anni, con un forte impatto su Speedline. Ha rappresentato che l'azienda è consapevole che questa decisione incide sul futuro di 600 persone ma ha sottolineato che essa non è stata presa in un'ottica di profitto bensì allo scopo di tutelare l’integrità del gruppo. Ha precisato che l'azienda ha scelto di comunicare la decisione con ampio anticipo e che la stessa è disponibile all'apertura di un dialogo costruttivo, essendo il Gruppo Ronal pronto a valutare tutte le possibili proposte.

Le OO.SS., unanimemente, hanno espresso la loro contrarietà per la scelta di chiudere lo stabilimento Speedline a Tabina e di trasferirne la produzione in altri stabilimenti del gruppo, considerato che impatta su circa 900 persone, compreso l'indotto. Hanno dichiarato che, pur nella consapevolezza delle difficoltà del settore dell'auto, gli elementi di crisi elencati da Mr. Brauner sono di carattere congiunturale e non strutturale, confidando nella possibilità di individuare soluzioni alternative alla chiusura dello stabilimento. Hanno evidenziato che il dialogo costruttivo deve fondarsi sull’analisi delle prospettive future, dando priorità alla tutela occupazionale. Hanno poi sottolineato le potenzialità dell’azienda che si colloca nella fascia alta del mercato e costituisce un’eccellenza con prospettive di sviluppo per il futuro. Hanno, infine, chiesto all'azienda di esprimersi sull’eventualità di cedere lo stabilimento, come soluzione alternativa alla chiusura invitandola ad attivare subito un confronto su questi temi, anche per poter dare risposte concrete ai lavoratori.

Mr. Brauner si è detto disponibile a trovare soluzioni alle questioni poste, ma ha ribadito che la crisi del settore dell'auto è strutturale. Ha dichiarato che potrà essere considerata l'ipotesi di vendere lo stabilimento di Tabina ma che attualmente essa sembra di difficile realizzazione per la difficoltà di trovare, da un lato, soggetti interessati, a causa della crisi del mercato delle ruote, dall'altro perché il Gruppo non intende indebolire il proprio core business e, pertanto, prenderebbe in considerazione solo attività analoghe ma non concorrenziali.

L’assessore Elena Donazzan, ribadendo la posizione del MiSE, ha chiesto all'azienda il ritiro immediato della decisione di chiudere lo stabilimento. Ha reso noto che la Regione Veneto, accogliendo le richieste delle OO.SS., ha chiesto l’apertura immediata di un confronto aperto volto al mantenimento di Speedline sul territorio veneto.

Il dott. Brauner ha fatto presente che le decisioni sono state prese in base agli studi indipendenti condotti dall'azienda sulle previsioni del mercato e ha dichiarato che l’azienda è disponibile a condividere tali analisi. Ha reso noto che l'intero Gruppo Ronal sta attraversando una crisi finanziaria e che dovrà intraprendere azioni che possano garantirgli una stabilizzazione nel lungo termine al fine di consentire il mantenimento della produzione ed i 7.130 posti di lavoro in Europa.

Il dott. Ceron ha sottolineato la compattezza e l'unità della Città Metropolitana di Venezia con le associazioni sindacali e di categoria per cercare tutte le soluzioni possibili volte al mantenimento di un'azienda così importante per il territorio e per la competitività di tutto il Paese. Ha invitato l'azienda a rendersi disponibile a trovare una soluzione condivisa.

La dott.ssa Onisto ha informato i presenti che la Città Metropolitana ha già avviato un tavolo trasversale sulla vicenda per intraprendere azioni condivise a sostegno della permanenza dell'impresa sul territorio ed il mantenimento dell'occupazione.

Il Presidente di Confindustria Veneto, il dott. Marinese, ha dichiarato che è necessario esplorare tutte le opzioni per intervenire sul piano industriale e per individuare le misure da porre in essere per mettere lo stabilimento nelle condizioni di restare sul territorio e continuare a produrre. Ha invitato le parti, nell'ambito di un tavolo tecnico, ad analizzare gli elementi che possano aumentare la competitività per evitare un errore strategico e industriale che avrebbe forti impatti negativi sul mercato.

Il dott. De Camillis ha fatto presente che il Ministro del Lavoro segue con grande attenzione questa vicenda al fianco delle altre Istituzioni e alle OO.SS., auspicando che la produzione Speedline resti sul territorio. Ha dichiarato che il Ministero del Lavoro è disponibile a fornire ogni contributo a supporto.

Il Sindaco Fragomeni ha sottolineato l'impegno del Comune di Santa Maria di Sala a fianco delle altre istituzioni nell'interesse dei lavoratori e delle loro famiglie; ha illustrato che la decisione del Gruppo Ronal sembra in contraddizione con il fatto che recentemente il Comune ha autorizzato la richiesta, da parte dell'azienda, di insediamento di un nuovo capannone.

Il dott. Annibaletti ha chiesto all'azienda di non rendere definitiva la decisione di chiusura fino a che non siano state vagliate tutte le possibili alternative in un confronto alla presenza delle OO.SS. e delle Istituzioni.

Il dott. Brauner ha dichiarato che l'azienda sospende la decisione di chiudere lo stabilimento nelle more della definizione condivisa del percorso, impegnandosi contestualmente a non interrompere la produzione.

Il dott. Annibaletti ha ringraziato l'azienda per avere compreso le istanze delle Istituzioni e delle OO.SS. e ha annunciato che il tavolo sarà aggiornato per affrontare la vertenza in maniera più tecnica e analitica.

 

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