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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Softlab Tech Spa  
Settore: ICT-TLC
Numero dipendenti: 1300
Data: 12 novembre 2021

 

In data 12 novembre 2021, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto in video conferenza l’incontro riguardante la società Softlab Tech Spa, presieduta da Luca Annibaletti Coordinatore della Struttura per le crisi di impresa. Sono presenti: per il Ministero dello Sviluppo Economico Stefano D’Addona Capo della Segreteria tecnica del Viceministro Todde, Chiara Cherubini della Segreteria tecnica del Ministro, Paola Boscaino e Antonella Cascioli della Div. XI Crisi di Impresa della DGPIIPMI; per la Regione Campania l’Assessore alle Attività produttive e al Lavoro Antonio Marchiello e Gennaro Caiazzo; per la Regione Lazio Giulia Sforza e Giacomo Ranieri rispettivamente dell’Assessorato al Lavoro e dell’Assessorato alle Attività produttive; per la Regione Lombardia Chiara Casella; per Invitalia Tommaso Cafora; Susanna Franzoni per Unindustria Lazio; per Softlab Tech Spa l’ Amministratore Delegato Giovanni Casto, il Presidente Leonardo Iacovelli, Simone Angeli della Direzione generale, Alessandro Zanchi Presidente Softlab industrial services, Renata Rossemi Responsabile Area Sud e Gaetano Centore Responsabile Softlab Caserta, Simonetta Fraioli Capo del personale e Marco Alemi Direttore dell'area tecnica. Sono presenti le segreterie nazionali e territoriali di Failms Cgil, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Ugl Metalmeccanici, unitamente alle RSU.

Il dott. Annibaletti, evidenziando che l'ultimo bilancio aziendale depositato in Camera di Commercio risale al 2019, ha invitato i rappresentanti dell'azienda ad illustrare la strategia, l'articolazione imprenditoriale e la situazione finanziaria attuale.
Il dott. Casto ha comunicato gli aggiornamenti sul Piano industriale 2021-2023, evidenziando la semplificazione del gruppo, attraverso il trasferimento delle competenze, dalle attuali 18 ragioni sociali più dieci controllate estere alle 4 ragioni sociali più quattro controllate estere.

Ha inoltre precisato che nell'area campana sono presenti 295 risorse complessive di cui 157 nello stabilimento di Caserta, 37 in quello di Napoli e 101 a Marcianise. Infatti l'azienda, in quel territorio, ha contribuito, nel 2019, al processo di reindustrializzazione della Jabil, assumendo lavoratori su base volontaria e che, mediante un processo di formazione ed un reskilling, ha trasformato le professionalità da attività industriali ad attività di servizi di help desk e sviluppo del software. Ha annunciato che si prevede di arrivare alla saturazione piena dell’occupazione entro il primo trimestre del 2022. Per quanto riguarda la sede di Caserta, ha affermato che, dei 111 dipendenti assunti ne vengono impiegati circa 72 e si potrò raggiungere la piena saturazione entro il primo trimestre del 2022 grazie all’impiego delle risorse nell’esecuzione degli appalti che Softlab si è aggiudicata.

Il dott. Casto ha inoltre illustrato il progetto Smart factory evidenziando che Softlab group è promotore e capofila del Polo dell’elettronica sostenibile, società consortile con sede a Maddaloni, che ha la mission di realizzare una filiera di produzione completa, integrata e sostenibile nel campo dell’elettronica green, progetto che sarà ufficialmente presentato presso il CNEL il 29 novembre 2021.

Nelle sedi campane, così come nelle sedi di Lazio e Lombardia, a causa della pandemia è stato fatto un largo uso della cassa integrazione precisando che la situazione si risolverà a macchia di leopardo poiché alcune attività richiederanno tempi più lunghi per la ripresa.

Il dott. Cafora ha informato che Invitalia sta esaminando la domanda dell'azienda di accesso ai finanziamenti previsti dal Fondo Grandi Imprese in Difficoltà, precisando che a breve si avranno gli esiti dell'istruttoria che è in fase conclusiva.

Le OO.SS. hanno chiesto unanimemente tempistiche certe, misurabili e riscontrabili in sede istituzionale, sul piano industriale e di sviluppo dell'area campana e su tutti i temi esposti dall'azienda, compreso quello della cassa integrazione. Hanno espresso la necessità che il tavolo monitori, a scadenze ravvicinate, il rispetto dei tempi annunciati di rientro full time di tutti i lavoratori nel primo trimestre 2022. Inoltre hanno esortato alla chiarezza circa il mancato aggiornamento del versamento delle quote contributive anche con riferimento al passato e sul ritardo dell'erogazione delle retribuzioni che potrebbe celare eventuali crisi di liquidità. Hanno richiesto un monitoraggio sia sui progetti specifici sia sull'evoluzione di tutto il gruppo nonché chiarimenti rispetto all'aggregazione delle 18 società assorbite. Hanno auspicato il miglioramento delle relazioni sindacali e l'instaurazione di un costruttivo contraddittorio, esprimendo perplessità su incentivi a favore di un'impresa che presenta un elevato numero di cassa integrati. Infine, hanno stigmatizzato i ritardi nella realizzazione dei progetti della Softlab nell'area di Caserta sostenendo che i lavoratori, da 18 mesi, sono stati destinati unicamente alla formazione. Hanno chiesto che la partecipazione ed il confronto avvengano pure in relazione ai piani formativi di tutte le sedi, anche mediante lo svolgimento di incontri regolari che ne illustrino lo stato di avanzamento, costituendo, la formazione, un elemento importante per la crescita e la motivazione dei lavoratori.

Il prof. D'Addona precisato che per la vicenda di Marcianise la società non ha beneficiato di finanziamenti statali e che gli incentivi si riferiscono ad accordi privati tra la multinazionale Jabil e le aziende che ricollocano il personale di Jabil.

Il dott. Casto ha sintetizzato che le operazioni di riorganizzazione aziendale e societaria hanno un contenuto industriale ed esclude in maniera significativa e totale la creazione di bad company. Sebbene la situazione ereditata sia stata in gran parte risanata, permangono ancora alcune criticità minori e, pertanto, i fondi richiesti verranno utilizzati per sanare la situazione debitoria ed agire in favore dei lavoratori. Il dott. Iacovelli ha rassicurato che le percentuali relative alla cassa integrazione dichiarate sono state estrapolate dal sistema INPS e quindi si tratta di numeri attendibili, pienamente verificabili nei sistemi istituzionali.

L'Assessore Marchiello ha palesato interesse per il piano industriale di Softlab e posto grande attenzione anche alle preoccupazioni espresse dai sindacati. Ha fatto sapere che la Regione Campania potrà erogare il proprio contributo dopo che avrà avuto contezza dei numeri e della tipologia di professionalità da formare. Ha informato che sono in programma incontri per individuare le risorse da impegnare nella formazione.

La dott.ssa Sforza ha dichiarato che la Regione Lazio resta a disposizione per approfondire i progetti di sviluppo, le tempistiche riguardanti le attività della sede di Roma e le modalità di riassorbimento dei lavoratori coinvolti nella sospensione in cassa integrazione. Ha sottolineato l'importanza rivestita dal MiSE nell'attività di monitoraggio.

La dott.ssa Casella ha affermato che la Regione Lombardia segue la vicenda con grande interesse per la parte del personale impiegato nel territorio lombardo e si rende disponibile a sostenere i lavoratori con interventi di politica attiva.

Il dott. Iacovelli ha garantito l'impegno dell’azienda alla trasparenza, all'informativa e al coinvolgimento di tutte le parti, con attenzione alle istanze proposte dalle OO.SS. mediante il confronto in tutte le sedi e fornendo informative trasparenti sulla formazione e sull' utilizzo della cassa integrazione. Ha sottolineato, infine, l'importanza del piano formativo sviluppato per tutte le risorse della Regione Campania, con l'obiettivo di utilizzare tutti gli incentivi per i nuovi progetti anche in relazione al piano industriale sostenibile e quindi a beneficio non solo dell'azienda ma di tutto il territorio.

Il dott. Annibaletti e il prof. D'Addona hanno confermato che l'impegno del MiSE sull’area di Marcianise è massimo, ribadendo che non sono stati erogati contributi pubblici, fatta eccezione per la contribuzione della cassa integrazione. Hanno informato che saranno avviati approfondimenti con il Ministero del lavoro sulle tematiche relative all'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Per quanto riguarda il Fondo GID, hanno puntualizzato, che trattasi di erogazione di debito che l'azienda dovrà restituire in 5 anni e che all’eventuale accoglimento della domanda farà seguito la fase di monitoraggio a testimonianza dell'impegno istituzionale nei confronti di situazioni che coinvolgono un rilevante numero di personale insistenti su aree particolarmente fragili come quella del casertano.

Il dott. Annibaletti ha chiuso la riunione ribadendo la disponibilità del MiSE ad eventuali integrazioni e chiarimenti con tutte le parti e con l'impegno ad aggiornare il tavolo.

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