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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Slim Fusina Rolling S.r.l.
Settore: Metallurgico
Numero dipendenti: circa 250
Data: 28 luglio 2021.

 

Il 28 luglio 2021 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto l’incontro, in video conferenza, avente ad oggetto il monitoraggio e l’approfondimento delle problematiche inerenti la società Slim Fusina Rolling S.r.l.

La riunione è stata presieduta da Luca Annibaletti Coordinatore della Struttura per le crisi di impresa.

Per il MiSE hanno partecipato Stefano D’Addona Capo Segreteria tecnica del Viceministro Todde, Chiara Cherubini, Marco Calabrò, Francesca Borea e Patrizia Mazzucchi.

Hanno altresì partecipato per la Regione Veneto Mattia Losego; per Invitalia Paolo Alberto De Angelis; per Slim Fusina Rolling Gabriella Peli e Paolo Gasparini, assistiti dall’advisor finanziario Giuseppe Palermo di PWC; in rappresentanza dei potenziali investitori Concord Resources Limited e Dada Holding LLC, Charles Williams e Thomas Robb, assistiti dall’advisor finanziario di Stelvio Capital Partners Vincenzo Zinni e dagli advisor legali Luca Jeantet e Alessandro Bozzetti dello studio Gianni Origoni; Giovanni Donegà di Confindustria Veneto; le segreterie, nazionali e territoriali, di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, e Uilm-Uil, unitamente alle Rsu.

Il Dott. Luca Annibaletti ha invitato l’azienda a voler fornire un aggiornamento sulla situazione aziendale.

Il Dott. Giuseppe Palermo, dopo aver ha ricordato che la società ha depositato la domanda di ammissione al concordato in bianco nel mese di settembre 2020 a causa di tensioni finanziarie, ha comunicato che nel tempo intercorrente l’azienda ha posto rimedio alla carenza di liquidità facendo ricorso al factoring e ha avviato interlocuzioni con investitori al fine di ottenere supporto finanziario. E’ stata avviata una procedura trasparente di selezione di un partner e sono stati individuati gli investitori Concord Resources Limited e Dada Holding LLC, il primo principale fornitore di alluminio di Slim Fusina, ed il secondo importante operatore industriale di alluminio. Essi sono evidentemente dotati di competenze industriali per perseguire il turnaround aziendale grazie anche alla possibile integrazione della filiera a monte. Con il loro supporto l’azienda ha ottenuto da Concord una working capital facility di 10 milioni di Euro con la quale è riuscita a scongiurare l’insolvenza e già nei mesi di aprile/maggio 2021 ha rilanciato la produzione. Tuttavia, a causa di un significativo incremento dei prezzi dell’alluminio, è stato necessario modificare i piani e si sono verificate perdite inattese nei mesi di giugno e luglio che hanno reso necessaria la rinegoziazione dei prezzi.

In data 8 giugno 2021, termine di scadenza del concordato preventivo in bianco, la società ha depositato la domanda di concordato preventivo in continuità indiretta basata su un’offerta di affitto dell’intero ramo d’azienda da parte degli investitori come base dell’operazione per poi procedere alla cessione una volta ottenuta l’omologa. L’offerta è stata condizionata a due principali elementi: 1) l’investimento da parte di Invitalia attraverso il Fondo salvaguardia dei livelli occupazionale di cui all’art. 43 del Decreto Rilancio; 2) la modifica degli accordi contrattuali con Alcoa, locatario del terreno su cui insiste l’azienda, per la quale al momento è in corso un negoziato tra nvestitori e Alcoa.

Il dott. Palermo ha reso noto, altresì, che il Tribunale di Venezia ha richiesto chiarimenti su taluni aspetti della proposta di concordato, fissando per la risposta la scadenza del 23 settembre 2021. Solo successivamente il Tribunale valuterà l’ammissione al concordato e, in caso affermativo, la società avvierà la procedura competitiva per l’aggiudicazione dell’affitto del ramo d’azienda di cui si prevede la conclusione non prima di dicembre 2021 o gennaio 2022.
Il dott. Annibaletti ha chiesto all’azienda se la gestione comporti saldi mensili negativi costanti in termini di cassa e se vi siano anche risvolti occupazionali.

Il dott. Palermo ha dichiarato che ci sono ordini importanti tanto che si pensa di rinviare la manutenzione straordinaria programmata nel mese di agosto per continuare la produzione e che nel mese di luglio la produzione oscilla sulle 3.800 tonnellate: ancora al di sotto delle 4.500 tonnellate previste. Ha fatto presente che sussiste una variabilità delle condizioni come il costo delle materie prime e la difficoltà a reperirle tale da rendere difficile ogni previsione.

La dott.ssa Peli ha dichiarato che attualmente i dipendenti sono circa 250, per i quali l’azienda ha richiesto la Cigs a causa delle incertezze legate al mercato e per cercare di contenere i costi in questo periodo di difficoltà. Al momento, comunque, i 250 lavoratori sono pienamente occupati.

Il dott. Annibaletti ha invitato gli investitori a delineare il Piano industriale, unitamente ai risvolti occupazionali, e a chiarire se la transazione sia soggetta alle norme sulla Golden Power.

Il dott. Zinni ha ribadito le caratteristiche degli investitori precisando che non si tratta di investitori finanziari; ha comunicato che il Piano industriale è basato sui seguenti punti principali: 1) razionalizzazione del prodotto puntando sulle materie prime con riferimento al settore navale, al trasporto (container degli autotrasportatori) e al settore della difesa; 2) la razionalizzazione dei mercati di vendita con incremento nel mercato nord americano lasciando alcuni mercati asiatici in cui la concorrenza è molto difficile; 3) la produzione di alluminio pulito, aumentando l’utilizzo di prodotti riciclati e l’utilizzo di alluminio primario prodotto con energia pulita. Con riferimento al piano occupazionale, ha riferito che è considerato prioritario per i prossimi 5 anni abbassare l’età media degli occupati e aumentare il numero di giovani che si affacciano al settore. Ha precisato che con il previsto incremento della produzione intorno alle 65mila tonnellate annue, vi sarà bisogno di incrementare l’occupazione, ma tale incremento non è previsto nel primo anno.

Il dott. Palermo ha precisato che, nelle more della eventuale ammissione alla procedura concordataria, sarebbe rischioso prevedere nel 2022 un aumento di personale e uno sviluppo significativo dei volumi.

L’avv. Jeantet ha riferito che con riferimento alla Golden Power è in corso un’analisi in tempi rapidi per verificare se sia necessaria la notifica alla Presidenza del Consiglio.

L’ing. De Angelis ha affermato che il Consiglio di Invitalia ha deliberato un intervento con un prestito azionario convertibile, laddove da parte degli investitori permanesse la linea di circolante data la loro caratteristica di fornitori di materie prime, prevedendo una possibile uscita dopo 5 anni. Le modalità di uscita ipotizzabili sono diverse e si sta ancora lavorando su questo tema prima di chiudere l’accordo nei termini già indicati.

Le OO.SS. hanno osservato che l’azienda appare sottodimensionata per la realizzazione dei volumi prefissati, considerato anche il numero dei lavoratori che andranno presto in pensione. Hanno chiesto chiarimenti sul termine del 23 settembre e, in particolare, sulla trattativa che gli investitori stanno conducendo con Alcoa e su quali soluzioni si intendano adottare per superare le difficoltà di reperire le materie prime fino al mese di dicembre. Hanno altresì chiesto chiarimenti sui risvolti occupazionali nel medio lungo periodo con riferimento agli investimenti previsti e ai volumi di produzione del Piano industriale. Le OO.SS. hanno infine chiesto chiarimenti in ordine alle modalità di uscita da parte di Invitalia e sulle conseguenze che ciò comporterebbe per la società e i lavoratori.

Il dott. Donegà di Confindustria Venezia ha chiesto un aggiornamento a breve per conoscere gli sviluppi del Piano industriale.

Il dott. Losego della Regione Veneto ha ricordato che Slim Fusina Rolling rappresenta una realtà strategica nell’area e ha dichiarato che il Piano presentato dagli investitori appare sostenibile ed è pertanto auspicabile che l’azienda sia ammessa al concordato. Ha poi reso noto che è stato raggiunto un accordo sugli ammortizzatori sociali e che l’avvio della Cigs per crisi aziendale è previsto il 1° agosto. Ha condiviso le preoccupazioni esplicitate dalle OO.SS. e ha auspicato un sistematico confronto affinché le prospettive di rilancio dell’azienda vengano approfondite e condivise con le medesime OO.SS. per gestire, in modo coordinato, le prossime settimane cruciali per il rilancio dell’azienda.

Il dott. Annibaletti ha dichiarato che bisogna mettere al centro la salvaguardia dell’industria e i posti di lavoro e ha accolto con favore l’appello della Regione Veneto all’azienda e agli investitori a dialogare con le parti sociali. Ha poi invitato l’azienda e gli investitori a fornire tutte le informazioni utili ad Invitalia auspicando che questo caso di applicazione del Fondo di Salvaguardia possa avere successo.

Il dott. Palermo ha condiviso l’intervento della Regione Veneto e ha affermato che la società si impegna a gestire le tempistiche intensificando gli incontri con i sindacati tenendoli informati in modo costante.

Il dott. Gasparini ha reso noto che la società ha richiesto tutte le misure possibili per la tutela occupazione quali la cassa Covid fino a giugno e la Cigs per crisi aziendale da agosto. Ha precisato, inoltre, che la riduzione di organico nello stabilimento è coerente con volumi di produzione ancora ridotti.

Il dott. Zinni ha precisato i programmi di investimenti futuri evidenziando tre punti: il primo a brevissimo termine, ossia nel 2022, anno in cui è necessario tornare a produrre a livelli accettabili; il secondo nel 2023 in cui è in programma la realizzazione della fornace; e il terzo con l’ampliamento dello stabilimento, che permetterà all’azienda di avere gli spazi logistici per un magazzino proprio. Ha ricordato che c’è già stato un forte impegno economico con la working capital facility a dimostrazione che c’è la volontà di investire sul territorio e ha manifestato apertura a confrontarsi per avviare un dialogo con Invitalia e le parti sociali.

Il dott. Palermo ha proposto un incontro tra l’investitore e le OO.SS., a seguito dell’avvenuta ammissione al concordato da parte del Tribunale, per entrare maggiormente nel dettaglio del Piano industriale così da esplicitare il disegno con il sufficiente dettaglio.

Il dott. Annibaletti, dopo aver riconosciuto l’importante contributo da parte degli investitori e il supporto offerto dalla Regione Veneto, ha ricordato che anche il Viceministro Todde ha svolto un indispensabile lavoro di supporto con le varie parti e le OO.SS. Ha chiuso il tavolo ribadendo l’impegno del MiSE a confrontarsi con le parti e a monitorare l’avanzamento delle fasi della procedura e rinviando il prossimo tavolo al momento in cui vi saranno elementi più definiti sui quali aprire una discussione.

 

 

 

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