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Documento: Verbale di incontro
Azienda: SANAC S.p.A. in A.S
Settore: Siderurgia
Numero dipendenti: 320
Data: 6 dicembre 2022

In data 6 dicembre 2022 si è svolto un incontro in presenza e videoconferenza convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy avente ad oggetto la società SANAC S.p.A. in A.S.. La riunione è stata presieduta dal Coordinatore della Struttura per le crisi d'impresa, Luca Annibaletti. Hanno partecipato: per il MIMIT, i Dirigenti dell’Ufficio di Gabinetto, Davide Amorosi e Valerio Cavazzuti, la Dirigente della Divisione crisi d'impresa, Chiara Cherubini, con il Funzionario Giovanni Campobasso, e il Dirigente della Divisione amministrazioni straordinarie, Roberto Sampiero; per la Regione Toscana, il Consigliere della Presidenza, Valerio Fabiani, con Michele Beudò e Stefano Franci; per la Regione Piemonte, il Dirigente dell’assessorato dell’istruzione, lavoro e formazione professionale, Livio Boiero; per la Regione Liguria, l’Assessore dello Sviluppo Economico, Andrea Benveduti; per la Regione Sardegna, l’Assistente dell’Assessore dell’industria, Carla Piras, e la Funzionaria dell’assessorato del lavoro e formazione professionale, Sara Sanna; per il Comune di Massa, il Sindaco, Francesco Persiani; per la società SANAC S.p.A. in A.S., i Commissari straordinari, Piero Gnudi e Corrado Carrubba, il Consulente dei Commissari, Claudio Sforza, e il Direttore Generale, Rosario Fazio; le Segreterie nazionali di CISL e UIL, le Segreterie nazionali e territoriali di FILCTEM, FEMCA-CISL e UILTEC, unitamente alle RSU; nonché la Senatrice Sabrina Licheri e l’Onorevole Ilaria Cavo.

Luca Annibaletti ha aperto l’incontro confermando che il MIMIT intende gestire la vertenza SANAC esclusivamente attraverso soluzioni di cessione unitaria del complesso aziendale che comprende i quattro stabilimenti della società. Ha quindi invitato i Commissari Straordinari a fornire un aggiornamento, in particolare sulla gara in corso per la cessione dell’intero complesso produttivo.

Per l’Amministrazione Straordinaria, con i rispettivi interventi Piero Gnudi, Corrado Carrubba e Claudio Sforza hanno comunicato che:

la società SANAC S.p.A., nata come fornitore di ILVA, da maggio 2021 è stata fortemente penalizzata dall’interruzione degli ordini di Acciaierie d’Italia, perdendo circa il 60% del volume d’affari, oggi solo in minima parte recuperato, e costringendo all’attuale ricorso alla cassa integrazione, che coinvolge il 41% dei circa 320 lavoratori. La cassa contabile concede un orizzonte di massimo sei mesi, che potrà essere prolungato con l’esito positivo delle azioni di recupero dei crediti verso Acciaierie d’Italia, pari a circa ventitre milioni di euro. Sono regolarmente svolte le attività di manutenzione degli stabilimenti, per i quali sono state superate anche tutte le criticità ambientali. L’azienda potrebbe tornare rapidamente ai livelli pre-crisi con il ripristino degli ordini di refrattari da parte di Acciaierie d’Italia, prospettiva favorita dai costi di trasporto che rendono antieconomico l’importazione di questi materiali dall’Asia;

  • relativamente alla gara per la vendita dei complessi aziendali facenti capo a SANAC, nella prima procedura vi è stata un’unica offerta di società del gruppo ArcelorMittal, con validità più volte prorogata, relativamente alla quale non è stato poi possibile sottoscrivere il contratto di cessione;
  • pertanto, è stata avviata una nuova procedura competitiva. Tutti i soggetti che hanno manifestato interesse, inclusa Acciaierie d’Italia, sono stati ammessi alla fase di due diligence. Tuttavia, sono pervenute successivamente solo due offerte vincolanti, di cui una da parte della multinazionale indiana Dalmia, entrambe ritenute non ammissibili. Acciaierie d’Italia, pur avendo partecipato attivamente alla due diligence, non ha formulato un’offerta a causa della concomitante operazione d’acquisto del complesso industriale di Taranto;
  • è stata quindi riavviata la procedura di vendita, nel corso della quale sono state ricevute manifestazioni d’interesse dalla predetta Dalmia e da RHI Italia, società italiana della multinazionale RHI Magnesita. Le offerte vincolanti sono attese entro il primo trimestre del 2023, con l’obiettivo di concludere l’iter entro il prossimo mese di aprile 2023, procedendo così alla cessione unitaria del complesso aziendale. Sono state acquisite informazioni su interlocuzioni tra Dalmia e RHI per eventuali operazioni societarie di medio periodo, che al momento non sembrano poter coincidere con le ristrette tempistiche della gara in corso.

Le Organizzazioni Sindacali hanno ringraziato il Ministero per la convocazione dell’incontro. Hanno sottolineato l’importanza dell’incasso dei crediti di SANAC nei confronti di Acciaierie d’Italia e del riavvio degli ordini di refrattari da parte del siderurgico di Taranto. Hanno ritenuto utile acquisire maggiori informazioni sulle relazioni tra Dalmia ed RHI.

L’Assessore Benveduti per la Regione Liguria ha richiamato il tema dei rapporti economici e commerciali con Acciaierie d’Italia, ribadendo che SANAC ha un ruolo strategico nel settore della siderurgia nazionale.

Per la Regione Toscana, il Consigliere Fabiani ha ritenuto di massima importanza l’esito della gara in corso con la partecipazione delle multinazionali Dalmia ed RHI. Ha considerato alcune delle questioni pendenti con Acciaierie d’Italia riconducibili al più ampio quadro delle decisioni di politica industriale, in quanto per la siderurgia italiana vi potranno essere esclusivamente scelte di ampio respiro che interessino l’intera filiera.

La Regione Sardegna e la Regione Piemonte hanno confermato massima attenzione e piena disponibilità, per quanto di competenza, al fine di salvaguardare la produzione industriale di SANAC e il relativo perimetro occupazionale coinvolto.

Luca Annibaletti ha considerato centrali, in ordine, i temi del recupero dei crediti verso Acciaierie d’Italia, dell’esito della gara per la cessione dei complessi aziendali di SANAC e, più in generale, del rilancio della filiera siderurgica italiana su cui sta lavorando personalmente e costantemente il Signor Ministro. Sul punto, l’interessamento del MIMIT per il riavvio degli ordini di refrattari a SANAC da parte del siderurgico di Taranto rientra nel complessivo intervento per la salvaguardia del comparto in argomento. Ha quindi chiuso l’incontro, ribadendo l’impegno del MIMIT per la positiva soluzione della vicenda e preannunciando la riconvocazione del tavolo nel più breve tempo possibile in base alle attività in essere.

 

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