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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Jabil Circuit Italia Srl
Settore: ICT-TLC
Numero dipendenti: 459 ca
Data: 20 gennaio 2022

In data 20 gennaio 2022, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto in presenza e con collegamento in videoconferenza, l’incontro riguardante la società Jabil Circuit Italia Srl, presieduto da Luca Annibaletti Coordinatore della Struttura per le crisi di impresa. Hanno partecipato: per il MiSE Stefano D’Addona della Segreteria tecnica del Viceministro, Chiara Cherubini della Segreteria tecnica del Ministro, Paola Capone; per Invitalia Katiuscia Tucci; per Anpal e Anpal Servizi Angelo Irano e Angela Nardone; per la Regione Campania l’Assessore al lavoro Antonio Marchiello e Gennaro Caiazzo; per Jabil Circuit Italia Srl il CEO Clemente Cillo, Marco De Stasio e Antonio Palumbo; per TME S.r.l. il Presidente ed azionista Aniello Stellato, Antonio Acconcia e Vincenzo Piscitelli; per Confindustria Caserta Francesca Solimene. Sono intervenute le segreterie nazionali e territoriali di Cgil, Cisl, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Ugl Metalmeccanici, Failms, unitamente alle RSU.

Il dott. Annibaletti ha ricordato che il precedente incontro si è concluso con l’impegno di Jabil a condividere maggiori dettagli sul Piano industriale e sul ricollocamento del personale insaturo nonché con l’auspicio di poter avere sviluppi sulla possibilità di ingresso di Invitalia nella Newco costituita da TME.

L’ing. Cillo ha reso noto che vi sono stati diversi incontri a livello locale con l’obiettivo di addivenire alla conclusione di un Accordo Quadro, attualmente in bozza, di cui ha riportato i principali aspetti: 1) disponibilità di TME all’assorbimento di 200 unità Jabil insature, attraverso una fuoriuscita su base volontaria. L’operazione prevede la partecipazione, attraverso lo strumento del Fondo di Salvaguardia, del 45% di Invitalia in una Newco già costituita da TME che assorbirà le risorse in questione; 2) revisione del Piano Industriale nell’ottica di aumentare la saturazione a regime. Tuttavia, a causa delle incertezze di mercato, Jabil potrà quantificare l’insaturazione solo entro aprile; 3) pacchetto di incentivazione che prevede 30 mila euro per i lavoratori che accetteranno il percorso di reimpiego e 80 mila euro a favore di coloro che vorranno uscire da Jabil senza il percorso di reimpiego; 4) la richiesta della proroga di sette mesi di Cigs, fino ad agosto del 2022. Con tale riguardo, Jabil ha già richiesto al MLPS di convocare le parti per l’espletamento dell’esame congiunto e, a tal fine, ha ritenuto che al MLPS dovranno essere trasmessi sia l’Accordo Quadro sia quello della Regione Campania. Ha precisato che Jabil proseguirà con il percorso di Cigs anche in assenza dell’Accordo Quadro; 5) l’Accordo permetterebbe di avere ottimi risultati anche per i lavoratori di Orefice ex Jabil, attualmente in Naspi. La conclusione dell’Accordo Quadro permetterà alla Jabil di avere uno stabilimento sostenibile e di rimanere solidamente sul territorio di Marcianise ed a TME di raggiugere una dimensione importante sul territorio e ai lavoratori di mantenere il proprio posto di lavoro.

L’ing. Stellato, dopo aver confermato la ricostruzione resa dall’ing. Cillo, ha comunicato che TME ha aumentato, da 50 a 70 a trimestre, il numero dei dipendenti Jabil da assorbire entro il 31 agosto 2022, come sollecitato nel precedente incontro ministeriale.

Le OO.SS. hanno reso noto che nel corso degli incontri per la definizione del contenuto dell’Accordo Quadro hanno richiesto a TME di impegnarsi ad assorbire la totalità dei lavoratori insaturi Jabil e di Orefice entro il 31 agosto p.v., termine che coincide con la scadenza del termine di proroga della cassa integrazione per i lavoratori Jabil. Hanno richiesto che all’interno dell’Accordo sia inserita una clausola di salvaguardia che impegni Jabil a riassumere tutti i lavoratori che transiteranno in TME oppure a corrispondere loro un incentivo all’esodo, nell’ipotesi in cui, entro cinque anni, il progetto industriale non si realizzi ovvero la società entri in crisi finanziaria. La necessità di questa clausola non nasce da una sfiducia circostanziata nel progetto industriale che, al contrario, hanno considerato promettente e valido, bensì dalla necessità di motivare i lavoratori a passare verso TME, visto che altre operazioni di ricollocamento del personale Jabil hanno mostrato forti difficoltà che hanno fortemente sfiduciato i lavoratori. Hanno sottolineato, inoltre, che l’ingresso di Invitalia nella Newco con TME è già una garanzia di buona riuscita del progetto industriale che, tuttavia, si regge sull’impegno di TME. Infine, i sindacati hanno richiesto a Jabil maggiori dettagli sul proprio piano industriale a tutela dei lavoratori che rimarranno in Jabil.

L’ing. Cillo ha comunicato che Jabil non può accettare la clausola di salvaguardia, sottolineando che la garanzia per i lavoratori è rappresentata dall’ingresso di Invitalia nella Newco e che una tale clausola è difficilmente compatibile con le norme giuslavoristiche. Riguardo al Piano Industriale, ha fatto sapere che il fatturato è previsto in aumento nel 2022; ha inoltre elencato tutti i clienti con indicazione, per ciascuno di essi, del valore atteso del fatturato e del personale impiegato. Ha fatto sapere, inoltre, che Jabil si sta orientando anche sul settore energy- green economy e che al 2022 prevede di saturare circa 260 unità che auspica possano diventare 280 circa nel 2023. L’ing. Cillo ha precisato che la data di saturazione potrà essere comunicata entro aprile a causa della incertezza che sta caratterizzando il mercato della componentistica. In particolare, la scarsità di tale materia prima e la difficoltà a reperirla sul mercato ha determinato un aumento esponenziale del prezzo di vendita, creando un conseguenziale problema di approvvigionamento. Ha infine reso noto che non si sono manifestate altre offerte di reimpiego da parte di altre società.

L’ing. Stellato ha rimarcato che la salvaguardia dei lavoratori è un obiettivo di TME che rappresenta un’azienda solida e in espansione. La robustezza del progetto è garantita dall’ingresso di Invitalia con la quale sta lavorando continuamente per la costruzione dell’operazione.

La dott.ssa Tucci ha sottolineato che Invitalia ha deliberato di poter entrare nel progetto solo dopo una lunga e meticolosa istruttoria che ha dato degli esiti soddisfacenti. Ha confermato l’impegno di Invitalia a sostenere l’operazione e ha comunicato che si sta definendo il term sheet per l’avvio dell’operatività e che Invitalia sarà presente nel CDA della Newco, così che possa verificare costantemente l’andamento della società.

L’assessore Marchiello ha assicurato che entro la giornata successiva, la Regione inoltrerà alle OOSS ed all'azienda bozza di verbale relativo all’esame congiunto per la richiesta di Cigs al Ministero del Lavoro da parte dell'azienda.

La dott.ssa Solimene di Confindustria ha evidenziato che l’accordo sulla ricollocazione non è obbligatorio per la richiesta di CIGS, ma è presupposto necessario per la relativa autorizzazione, rappresentando lo stesso il percorso di piano di risanamento e gestione degli esuberi, entrambi necessari allo scopo.

Il dott. Annibaletti, dopo una riflessione delle Società sulle richieste delle OO.SS., ha preso atto della proposta di TME; TME ha proposto di assumere il personale Orefice secondo un criterio proporzionale che prevede l’assorbimento di 1 unità per ogni 10 unità assunte dal bacino Jabil e di ulteriori 10 persone, per un totale di 20 unità, a partire dall’assunzione di 101 unità. Sulla clausola di salvaguardia ha preso atto che Jabil aveva già discusso tale tema con la casa madre americana e aveva già ricevuto un diniego a procedere.

In seguito a quest’ultima proposta, le OO.SS. hanno confermato che non vi sono le condizioni per sottoscrivere un Accordo Quadro in data odierna, precisando i prossimi passaggi:
la partecipazione presso il MLPS per l’accordo di Cassa per il quale sarà sufficiente l’accordo regionale;
la convocazione dell’assemblea dei lavoratori per esporre l’esito del dibattito odierno.

I sindacati hanno sottolineato che la conclusione dell’Accordo di reindustrializzazione sarà possibile attraverso la costruzione di un clima di fiducia presso i lavoratori e hanno dato la propria disponibilità a tracciare un percorso condiviso per trovare una mediazione. Hanno inoltre richiesto che l’ingresso di Invitalia nella Newco di TME possa avvenire a condizione di garantire una soluzione occupazionale e che il progetto industriale possa essere previamente condiviso con le parti sociali.

Il dott. Annibaletti ha aggiornato il tavolo, a breve, a seguito dei prossimi passaggi quali l’avvio del percorso di Cigs e l’assemblea dei lavoratori. Ha auspicato la prosecuzione del confronto tra le parti ed evidenziato che l’ingresso di Invitalia nella Newco avverrà con le necessarie garanzie occupazionali che sono condizioni essenziali per la riuscita del progetto industriale, assicurando che questo verrà condiviso preventivamente con i sindacati.

 

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