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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Grancasa S.p.A.
Settore: Arredamento
Numero dipendenti: 550
Data: 07 febbraio 2022

 

     In data 07 febbraio 2022 si è svolta, in video conferenza, la riunione convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico e riguardante la situazione produttiva e occupazionale della Società Grancasa S.p.A.

     L’incontro è stato presieduto da Luca Annibaletti, Coordinatore per la Struttura delle crisi d’impresa. Hanno partecipato: per il MISE Stefano D’Addona, Capo segreteria tecnica del Viceministro Alessandra Todde, Chiara Cherubini, Maria Laura Bruno e Paola Capone; per la Regione Lombardia Carlo Bianchessi e Antonio Genova; per la Società Grancasa Nazzario Pozzi, Vittorio Notarpietro e l’Advisor della Società Enzo De Fusco; le segreterie nazionali e territoriali di Filcams Cgil e Uiltucs Uil anche in rappresentanza di Fisascat Cisl.

     Il dott. Annibaletti ha aperto l’incontro invitando l’azienda a fornire un aggiornamento della situazione dopo la riunione del 27 gennaio 2022.

     Il dott. De Fusco ha immediatamente affrontato il tema del Contratto di solidarietà, evidenziando che la scelta di ricorrervi è in linea con le contingenti situazioni economiche che non consentono di utilizzare l’intera forza lavoro. Ha comunicato, inoltre, che la società ha predisposto la bozza del possibile che ha già inoltrato alle Organizzazioni Sindacali, dalle quali resta in attesa di ricevere eventuali osservazioni. Il dott. De Fusco, sebbene consapevole della necessità di chiarire alcuni punti dell’Accordo, ha auspicato di poterlo sottoscrivere in questa seduta, al fine di poter presentare celermente l’istanza al Ministero del Lavoro.

     Le OO.SS., dopo aver manifestato la disponibilità a condividere il percorso, hanno evidenziato l’esigenza di una comunicazione ufficiale con l’elenco dei sei punti vendita destinati alla cessione. Con particolare riferimento al contenuto dell’Accordo, è stato richiesto che tutte le figure professionali partecipino al sacrificio reddituale attraverso la riduzione dell’orario di lavoro; è stato inoltre richiesto che sia stabilito il numero di ore minime lavorative per ciascun dipendente. Le OO.SS. hanno manifestato l’esigenza di diversi chiarimenti: sulla gestione del personale relativo ai sei punti vendita che si ipotizza di cedere ai terzi; sulla gestione del personale dei rami d’azienda, precedentemente affittati e poi rientrati, nonché chiarimenti se vi siano delle prospettive di rientro per il personale coinvolto negli affitti di rami d’azienda attualmente in essere. Infine hanno domandato di individuare l’interlocutore che si interfacci con le delegazioni territoriali per la gestione del contratto di solidarietà

     Il dott. Pozzi ha ricordato di aver già elencato i sei punti vendita nella precedente riunione ministeriale, tuttavia, si è impegnato a darne una comunicazione formale alle parti sociali. Ha indicato il dott. Vittorio Notarpietro - direttore delle risorse umane - quale referente aziendale per la gestione del Contratto di solidarietà. Ha precisato che il Contratto di solidarietà riguarderà tutti i lavoratori, compresi quelli dei citati sei punti vendita, precisando che per questi non si è sono concretizzate opportunità di cessione. Ad ogni modo, nel caso di futura cessione, sarà assicurato anche il passaggio della totalità dei relativi lavoratori. Per quanto riguarda gli affitti di rami di azienda attualmente in essere, c.d. affitti di reparto, ha chiarito che non sono pervenute comunicazioni che lascino presagire un recesso che, tuttavia, potrà essere esercitato nel rispetto del termine di preavviso previso i dai rispettivi contratti.

     Il dott. Pozzi ha comunicato, inoltre, che sono rientrati due affitti di rami d’azienda - quello di Desenzano e di Legnano - per effetto dell’esercizio del recesso nel rispetto del termine di preavviso contrattuale.

     Il dott. De Fusco ha precisato che la bozza di Accordo è stata predisposta sulla falsariga di quanto già sottoscritto nel 2018. Ha dichiarato di accogliere la richiesta del sindacato di estendere il Contratto di solidarietà ad ogni figura professionale. Ha sottolineato che l’accoglimento di questa richiesta costituisce un punto di mediazione con le parti sociali, rispetto all’impossibilità di accettare l’inserimento del vincolo delle ore minime di lavoro che, invece, impedirebbe di garantire la vita della società stessa. Il dott. De Fusco, inoltre, pur ribadendo che non sarà possibile anticipare il pagamento dell’ammortizzatore sociale, ha palesato la piena disponibilità della società ad avviare, velocemente, la procedura per la richiesta di erogazione del trattamento.

     Il dott. De Fusco ha evidenziato che la società si è impegnata a organizzare incontri con cadenza trimestrale per il monitoraggio delle varie fasi di avanzamento dell’accordo, per i quali anche il Mise sarà informato. Ha comunicato al dott. Annibaletti che, entro il giorno successivo, sarà inviato alle parti il nuovo accordo che recepisce le richieste accettate.

     Il dott. Annibaletti ha chiuso l’incontro rimanendo in attesa della trasmissione dell’accordo firmato dalle parti; esso verrà firmato anche da parte del Mise.

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