Questo sito utilizza solo cookie tecnici necessari per la fruizione dei contenuti. Per maggiori informazioni leggi l'informativa sul trattamento dei dati personali.

Privacy Policy
Governo italiano
Seguici su
Cerca

Documento: Verbale di incontro
Azienda: GKN Driveline Firenze S.p.A.
Settore: Automotive
Numero dipendenti: 422+ 70 indotto
Data: 15 luglio 2021

Il 15 luglio 2021 si è svolto, presso la Prefettura di Firenze e in video conferenza, l’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico e riguardante la società GKN Driveline Firenze. Alla riunione, presieduta dal Viceministro allo Sviluppo Economico Alessandra Todde e moderata da Luca Annibaletti, Coordinatore della struttura per le crisi di impresa, erano presenti: per il Ministero dello sviluppo economico Stefano D'Addona, capo segreteria tecnica del Viceministro, Chiara Cherubini, Paola Capone e Rosanna Argentieri; il Prefetto di Firenze Alessandra Guidi; per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il direttore Romolo De Camillis; il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il consigliere Valerio Fabiani; Dario Nardella in qualità di Sindaco della Città metropolitana di Firenze; il Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi; per la società GKN Andrea Ghezzi assistito dall’avv. Francesco Rotondi e da Paola Fabbrini per Confindustria Firenze. Sono intervenute, altresì, le rappresentanze delle segreterie nazionali e territoriali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, unitamente alle RSU.

In apertura il Viceministro Todde ha evidenziato che la riunione era stata convocata per affrontare la grave crisi causata dalla improvvisa decisione aziendale di chiudere il sito produttivo di Campi Bisenzio e di avviare la procedura di licenziamento collettivo. Ha evidenziato, in particolare, che la società ha avviato la ristrutturazione aziendale in modo unilaterale e senza confrontarsi preventivamente con le Istituzioni e le Parti sociali.

Il dott. Ghezzi ha espresso la disponibilità aziendale a voler raggiungere un accordo, nel corso dei 75 giorni di durata della procedura di licenziamento collettivo, al fine di mitigarne l’impatto sociale. Ha specificato che la decisione di cessare l’attività produttiva è irreversibile ed è stata maturata alla luce della profonda trasformazione che sta attraversando il settore dell’automotive, per il quale si prospetta il persistere di un trend negativo strutturale per i prossimi anni. Ha sottolineato che il sito in oggetto presentava un sovraccapacità produttiva molto marcata e un aggravio dei costi di funzionamento che ha impattato sull’organizzazione dell’intero Gruppo.

Il dott. De Camillis si è detto preoccupato dalle dichiarazioni aziendali relative all’irreversibilità della decisione assunta, senza aver preso in considerazione gli strumenti disponibili per gestire la crisi.

Il Presidente Giani è intervenuto sottolineando la drammaticità della situazione creata dall’avvio della procedura di licenziamento collettivo per l’intero territorio regionale. Ha ricordato che, in un precedente incontro regionale, l’azienda aveva confermato che lo stabilimento fiorentino non versava in una situazione di crisi, disponendo anzi di una capacità produttiva apprezzabile. Questo lascia dedurre che le ragioni sottese alla decisione di chiusura del sito siano esclusivamente di carattere finanziario. Ha concluso chiedendo il ritiro della procedura di licenziamento collettivo.

Il Sindaco Nardella ha chiesto il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l’apertura di un tavolo di confronto serio per la gestione della problematica. Ha rassicurato il massimo impegno della Città metropolitana di Firenze per impedire la chiusura dello stabilimento.

Il Sindaco Fossi ha ritenuto che l’improvvisa decisione aziendale di chiusura e di avvio della procedura di licenziamento collettivo, nonché la modalità con cui è stata divulgata, denota l’assoluta mancanza di rispetto verso le lavoratrici e i lavoratori. Ha chiesto, pertanto, il ritiro immediato della procedura.

Le OO.SS., hanno richiesto il ritiro immediato della procedura per poter avviare una discussione seria e costruttiva con l’azienda, al fine di individuare una soluzione alla problematica. Al tempo stesso, hanno criticato la modalità dell’iniziativa assunta dalla società, senza alcun confronto preventivo con la parte sindacale e anche mandando i lavoratori forzatamente in ferie, impedendogli di entrare nello stabilimento. Hanno aggiunto che il caso specifico non costituisce una crisi d’impresa, in quanto GKN non ha un problema di carattere industriale e che la proprietà ha agito seguendo logiche finanziarie. I sindacati hanno altresì sottolineato che GKN non è solo una società del territorio fiorentino, ma è parte di un sistema industriale importante per il settore in Italia. Hanno segnalato che i posti di lavoro a rischio comprendono anche 70 addetti dell’indotto.

Il dott. Annibaletti ha invitato i rappresentanti aziendali a voler, auspicabilmente, formulare una proposta alle Parti.

L’avv. Rotondi, delegato a parlare in nome della Società, ha difeso la legittimità della scelta aziendale di ricorrere alla procedura di licenziamento collettivo, ribadendo la natura industriale e non finanziaria della scelta di cessare l’attività produttiva e l’irreversibilità della decisone. Per quanto riguarda l’invito a formulare una proposta, ha rinviato all’incontro programmato di procedura con le OO.SS per il giorno successivo.

Le OO.SS. hanno annunciato che non sarebbero state presenti all’incontro del giorno successivo con l’azienda, chiedendo che il confronto si svolga in sede MiSE.

Il Viceministro Todde ha preso atto con rammarico che gli interlocutori aziendali, peraltro inusualmente rappresentati da un consulente, si sono rifiutati di accettare la proposta del Mise e delle Parti istituzionali e sociali di ritiro della procedura di licenziamento e di avviare un confronto finalizzato alla formulazione di soluzioni alla crisi condivise. Ha confermato che il MiSE adotterà tutte le azioni possibili a tutela della continuità produttiva di Campi Bisenzio.

 

Questa pagina ti è stata utile?

Non hai validato correttamente la casella "Non sono un robot"
Torna a inizio pagina