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Documento: Verbale di incontro
Azienda: FLEXTRONICS MANUFACTURING Srl
Settore: ICT
Numero dipendenti: 570
Data: 19 e 20 maggio 2022

 

Il giorno 19 maggio 2022 si è svolto, in videoconferenza, l’incontro riguardante la società Flextronics Manufacturing Srl, presieduto da Luca Annibaletti coordinatore della struttura per le crisi di impresa. Per il Ministero dello Sviluppo economico sono presenti Stefano D’Addona Capo della Segreteria tecnica del Viceministro, Chiara Cherubini dirigente della Divisione III Crisi d'impresa e riqualificazione dei territori, Paola Boscaino della medesima Divisione III; per la Regione Friuli Venezia Giulia l'assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen, Lucio Penso e Luca Antonicelli; per la Flextronics Hannes Moritz in rappresentanza del Gruppo, Sergio Bosso General Manager Flex Manufacturing, Fabrizio Magistrali Business Developer Flex Manufacturing; per Confindustria Alto Adriatico il presidente Michelangelo Agrusti e Alessandro Carta. Partecipano le Segreterie nazionali e territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, USB, UGL unitamente alle RSU.

Il dott. Annibaletti apre l'incontro chiedendo all'azienda aggiornamenti sullo sviluppo del piano industriale, sul percorso delineato rispetto alla necessità di ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali e sulle prospettive di sviluppo pianificate dall'azienda.

Il Dott. Bosso procede ad illustrare il piano industriale dichiarando che la situazione dell'azienda rimane difficile perché il cambiamento del mercato, come illustrato nella precedente riunione, ha influenzato negativamente la redditività dell’azienda. L'azienda, pur mantenendo la centralità del settore delle telecomunicazioni, si sta rivolgendo verso mercati innovativi che riguardano soprattutto la capacità di sviluppare ingegneria e processi di qualità per piccole e medie imprese. Dichiara che lo sviluppo delle nuove attività è pienamente supportato dalla casa madre. Assicura l'impegno del Gruppo a mantenere la centralità del sito di Trieste sul quale hanno già investito e sul quale intendono impegnarsi a mantenere un elevato standard. Dichiara l'impegno dell'azienda anche relativamente alla partecipazione alle gare che saranno bandite nel prossimo futuro. Afferma però che la trasformazione dovuta al cambiamento delle tecnologie delle telecomunicazioni che richiedono attività sempre più automatizzate con conseguente minor utilizzo di personale, produrrà un rilevante impatto per i livelli occupazionali. Conseguentemente l'azienda ha necessità di operare una riduzione dell'organico ed ha quindi impostato un processo che conduca alla realizzazione di un patto di solidarietà, acquisendo l'interesse dei singoli lavoratori ad un'uscita volontaria a fronte di un'offerta economica dell'azienda. Questa proposta sarà indirizzata a quelle professionalità che possono beneficiare di ricollocazione attraverso agenzie specializzate. L'azienda cercherà anche di operare un reskilling per le nuove sfide che dovrà affrontare verso i nuovi clienti.

Il dott. Annibaletti chiede la conferma del supporto totale della casa madre e la conferma che il sito di Trieste resti un sito strategico senza alcuna volontà di dismetterlo o di venderlo a terzi.

Il dott. Moritz conferma la volontà della casa madre di mantenere il sito strategico e che non vi è nessuna volontà di dismetterlo o venderlo, come confermato anche dai livelli di investimenti infrastrutturali e sulla formazione fatta per aumentare la competenza tecnica e gestionale, soprattutto in previsione della gestione locale di nuovi clienti.

Le OO.SS. dichiarano unanimemente inaccettabile che l'azienda, dopo numerosi incontri in cui si parlava di crisi di natura congiunturale, annunci ora invece esuberi strutturali e chiedono con forza l'immediato ritiro della dichiarazione in assenza del quale non sussistono le condizioni per continuare la trattativa. Chiedono la presentazione di analisi di politiche di sviluppo, investimenti e innovazioni tecnologiche, con evidenza di previsioni di mantenimento del bacino occupazionale e strutturazione dell'impiego precario a dimostrazione che non ci si trova di fronte ad un ennesimo caso di delocalizzazione. Chiedono un forte impegno delle istituzioni centrali e regionali a seguire il rilancio industriale e la tenuta dei livelli occupazionali. Chiedono anche la presenza al tavolo di Nokia in qualità di principale cliente e precedente proprietario dello stabilimento triestino. Ma soprattutto chiedono conferma all'azienda che sui contratti di somministrazione non siano state assunte iniziative unilaterali, sottolineando che si tratta di ottanta lavoratori che hanno maturato capacità e professionalità all'interno dell'azienda.

L' Assessore Rosolen dichiara l'attenzione della Regione alla strategicità del sito di Trieste, di rilevanza nazionale, in un quadro di rafforzamento industriale in assenza di esuberi. Sottolinea che l'amministrazione regionale ha chiesto il piano industriale e condivide la richiesta che il tavolo possa essere esteso anche alla presenza del maggiore cliente di Flextronics, la cui presenza garantirebbe la continuità produttiva. E' consapevole del processo di cambiamento tecnologico in corso, ma ritiene che vi siano gli strumenti per evitare di ricorrere ad esuberi e delocalizzazioni. L'azienda ha dichiarato che non avrebbe preso iniziative unilaterali e auspica il mantenimento di tale impegno che, se disatteso, porterebbe ad una situazione inaccettabile.

Il dott. Annibaletti afferma che la posizione del MiSE è analoga a quella della Regione e invita l'azienda a rivedere la sua posizione e ad assicurare che il confronto sia posto in essere con il presupposto dell'impegno a non delocalizzare.

Il dott. Bosso rassicura che non vi è volontà dell'azienda di delocalizzare ma che il sito di Trieste sconta le conseguenze dell'allentamento del ciclo di produzione. La delocalizzazione riguarda quindi esclusivamente il tema di cambio tecnologico. Tuttavia ribadisce la disponibilità ad avviare un confronto aperto ed un'analisi su quelle che possono essere le opportunità di sviluppo. Ma informa che le gravi difficoltà derivanti dal fatto che il carico di lavoro è ancora limitato, hanno portato l'azienda a formalizzare la comunicazione di cessazione alle agenzie interinali.

Le OO.SS. non concordano e affermano che la produzione di massa è esportata in Romania e che si sta operando una delocalizzazione. Unanimemente dichiarano gravissimo che, nonostante l'appello delle Istituzioni a non prendere iniziative unilaterali, l'azienda abbia già fatto partire le lettere con le quali si intende cessare il rapporto con le agenzie interinali e ne chiedono l'immediato ritiro. Chiedono all'azienda di chiarire la posizione anche relativamente agli esuberi degli altri lavoratori. Ribadiscono l'importanza di interloquire con Nokia per chiarire quali possono essere gli sviluppi sulle attività nello stabilimento di Trieste. Non si tratta di seguire il cambiamento tecnologico, ma di una grande riorganizzazione produttiva. Affermano la necessità di entrare nel merito di quello che sta facendo l'azienda nello spostamento di materiali e attività ed una seria e condivisa discussione sulla riorganizzazione industriale

Il dott. Agrusti propone di prendere qualche giorno di tempo per rivalutare la situazione, alla luce del possibile ritiro delle lettere di licenziamento degli interinali. E' necessario capire i fondamenti del piano industriale, per confrontarsi e trovare un punto di intesa con le OO.SS. che tenga in considerazione la salvaguardia occupazionale.

L' Assessore Rosolen ribadisce la massima disponibilità della Regione, ma prende atto della gravità dell'azione unilaterale dall'azienda a cui chiede di recedere dall'iniziativa compiuta per garantire la prosecuzione del tavolo.
Il dott. Annibaletti chiede l'immediato recesso dell'azienda dall'iniziativa presa. Il tavolo viene aggiornato al giorno seguente, 20 maggio.

Il 20 maggio, alla ripresa del tavolo, il dott. Bosso dichiara che, nell'ambito di un approccio collaborativo, l'azienda annulla la decisone di cessare i rapporti con gli interinali. Ma a fronte di questa decisone chiede l'avvio immediato di un tavolo locale per discutere la situazione del sito in cui il lavoro è diminuito, per capire come sostenere questa mancanza, per discutere della sostenibilità del sito e del suo futuro. Dichiara che l'azienda non è più in grado di garantire gli stessi livelli occupazionali e conferma gli esuberi anche di una parte di dipendenti a tempo indeterminato.

Le OO.SS. unanimemente esprimono apprezzamento per il ritiro della decisone presa unilateralmente dall'azienda. Sostengono che approfondimenti a livello locale sono importanti per verifiche di dettaglio ma è necessario che il tavolo rimanga nazionale al fine di valutare gli strumenti possibili di sviluppo del sito triestino insieme al MiSE, al Ministero del lavoro, alla Regione a Confindustria ed Invitalia, evitando la fuoriuscita di lavoratori.

Il dott. Annibaletti conferma che il tavolo è nazionale e continuerà sotto la guida del MiSE ma che nulla osta all'istituzione di incontri a livello locale.

L' Assessore Rosolen dichiara che la coesistenza di tavoli locali e nazionali, vista la gravità della situazione, garantirà maggiormente le parti sociali. Ribadisce che l'amministrazione regionale metterà a disposizione tutti gli strumenti a garanzia della continuità occupazionale. Ma chiarisce che non si comincerà a discutere di percorsi di accompagnamento fino a quando non sarà definito il rilancio industriale del sito, per il quale si impegna a garantire il supporto di tutte le strutture regionali nelle varie articolazioni.

Il dott. Ciarrocchi dichiara la disponibilità di Confindustria ad assistere l'azienda nella predisposizione del piano industriale del sito e nell'effettuazione dei necessari approfondimenti a livello locale.

Le OO.SS. chiedono l'utilizzo delle restanti cinque settimane di cassa integrazione ordinaria impiegando quel tempo per valutare l'applicazione della cassa integrazione per transizione e, con il coinvolgimento di Invitalia, il piano industriale. Non ritengono possibile gestire la questione sociale in assenza di un piano industriale. Chiedono la vigilanza del MiSE.

Il dott. Annibaletti dichiara la completa disponibilità del MiSE con i suoi esperti ed Invitalia a fornire un contributo allo sviluppo del piano industriale e ad individuare risorse nell'ambito del PNRR.

L' Assessore Rosolen accoglie con favore la proposta di proseguire con le cinque settimane di CIGO per avere il tempo necessario per valutare la possibilità di introdurre altri tipi di accompagnamento e ribadisce l'importanza della costruzione di un piano industriale. Ricorda che l'amministrazione regionale ha sempre dato ampia disponibilità per l'individuazione degli strumenti da utilizzare e chiede di mettersi al lavoro da subito per capire come accompagnare la fase congiunturale.

Il dott. Annibaletti, preso atto che le parti convengono nel richiedere di riaggiornare il tavolo a breve scadenza per la necessità di compiere approfondimenti sull'applicazione degli ammortizzatori sociali applicabili, chiude l'incontro riaggiornando il tavolo.

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