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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Acciaierie d’Italia S.p.A
Settore: Siderurgia
Numero dipendenti: 10.605
Data: 17 novembre 2022

Il 17 novembre 2022 si è tenuto un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico avente ad oggetto la società Acciaierie d’Italia ex Ilva. L’incontro è stato presieduto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Hanno partecipato il Ministro del Lavoro per le Politiche Sociali Elvira Calderone, il Capo della Segreteria Tecnica Pasquale Staropoli, il Direttore Generale DG dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali, Romolo De Camillis; per il MIMIT hanno partecipato il Capo di Gabinetto Federico Eichberg, il Coordinatore della Struttura per le crisi di crisi di impresa, Luca Annibaletti, il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Marco Calabrò, il Dirigente della III Div. Crisi di Impresa, Chiara Cherubini, e Francesca Borea della medesima divisione; per la Regione Piemonte Alberto Anselmo; per la Regione Liguria l’Assessore alle Politiche Attive del Lavoro, Augusto Sartori e l’Assessore allo Sviluppo Economico, Andrea Benveduti; per la Regione Puglia il Presidente Michele Emiliano, il Presidente Comitato Sepac, Leo Caroli, il Direttore Dip. Sviluppo Economico, Gianna Elisa Berlingerio e il Dirigente Sezione Aree di crisi industriale, Elisabetta Biancolillo; per il Comune di Taranto il sindaco Rinaldo Melucci; per Invitalia l’AD Bernardo Mattarella ed Ernesto Somma; per Confindustria Taranto Salvatore Toma, Valdimiro Pulpo, Antonio Lenoci, Fabio Greco; per Confapi Industria Taranto Roberto Palasciano, per Federmanager Pietro Conversano, Michele Conte, Egildo Derchi e Paolo Cucinotta, e le Segreterie nazionali e territoriali Cisl, Cgil, Uil, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Ugl Metalmeccanici, Uilm-Uil, USB e USB lavoro privato.

Il Ministro Urso ha aperto la riunione ricordando la decisione improvvisa dell’azienda di fermare 145 aziende appaltatrici con gravi implicazioni per l’indotto e per il territorio. Ha auspicato un ripensamento da parte dell’azienda, considerando prioritaria la continuità produttiva strettamente connessa allo sviluppo del territorio e ha garantito l’impegno del Ministero ad accompagnare il percorso di transizione industriale ed ecologica dell’azienda fino al maggio 2024 quando Invitalia diventerà il socio di maggioranza.

Le OO.SS. hanno rappresentato che sussistono pessime relazioni sindacali con il management aziendale, chiedendo la revoca della decisione di sospendere i contratti con le aziende fornitrici. Hanno evidenziato che la produzione è scesa a soli 3 milioni di tonnellate e hanno, dunque, invocato un intervento del Governo affinché divenga immediatamente socio di maggioranza di Acciaierie d’Italia, al fine di meglio investire le risorse destinate alla siderurgia dal decreto Aiuti Bis. Hanno, infine, richiesto un intervento nella legge di bilancio a copertura dei salari per i 1700 lavoratori in Amministrazione straordinaria.

Il dott. Mattarella ha affermato che Invitalia sta interloquendo con il socio privato e condividerà con il Governo la soluzione migliore per il territorio. Ha poi precisato che Invitalia, tramite la sua controllata, è operativa nell’operazione di implementazione dell’impianto per la transizione ecologica.

Il Presidente Emiliano ha suggerito di condizionare la continuità produttiva alla messa in opera di un processo di riorganizzazione produttiva a salvaguardia dell’ambiente. Ha poi sottolineato che, vista la strategicità dell’azienda, sarebbe opportuno che lo Stato ne assumesse il controllo al fine di meglio tutelare il complesso industriale e sociale del territorio.

I rappresentanti delle Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte hanno dato la disponibilità da parte di ogni Regione a fornire il proprio contributo sulla base di un percorso chiaro, condiviso di sviluppo futuro dello stabilimento siderurgico.

Il Sindaco di Taranto ha rivendicato la centralità della comunità locale che deve essere posta alla base di ogni programmazione futura dell’impianto industriale.

Il rappresentante di Confindustria Taranto ha auspicato che con l’intervento del Governo si giunga a revocare la sospensione dell’attività per 145 aziende dell’indotto, ha poi affermato che Confindustria svolgerà un ruolo di mediazione tra indotto e azienda.

Il Ministro Calderone ha affermato che il Ministero del Lavoro assume l’impegno di attivare un immediato canale di confronto al fine di adottare i possibili strumenti di supporto. In particolare, il Ministero si attiverà affinché vengano prorogate le misure a favore dei lavoratori ex Ilva a copertura dei salari. In considerazione della strategicità dell’industria siderurgica è opportuno l’impegno di tutte le Istituzioni presenti al tavolo.

Il Ministro Urso ha chiuso il tavolo considerando essenziale che l’azienda rispetti gli impegni assunti e ha assicurato che il Governo utilizzerà le risorse stanziate affinché vi sia una prospettiva per il futuro dell’acciaieria italiana con l’obiettivo di riequilibrare la governance e porre in essere gli interventi necessari a salvaguardia dell’industria siderurgica.

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