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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Acciaierie d’Italia S.p.A
Settore: Siderurgia
Numero dipendenti: 10.605
Data: 8 luglio 2021

Il giorno 8 luglio 2021 si è tenuto un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico avente ad oggetto la società Acciaierie d’Italia ex Ilva. L’incontro è stato presieduto dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Hanno partecipato il Ministro del Lavoro per le Politiche Sociali Andrea Orlando; il Ministro per il Sud Mara Carfagna; per la Regione Liguria il Presidente Giovanni Toti; per la Regione Puglia il Presidente Michele Emiliano; per la Regione Piemonte Alberto Anselmo; per il MiSE hanno partecipato il Capo di Gabinetto Paolo Visca, il Capo Segreteria Tecnica Pamela Morassi, il Responsabile della Struttura Crisi di Impresa Luca Annibaletti, il Responsabile della Divisione Crisi di Impresa Marco Calabrò, Chiara Cherubini, Rosanna Argentieri e Francesca Borea; per Acciaierie d’Italia l’Amministratore Delegato Lucia Morselli e il direttore risorse umane Arturo Ferrucci; per Invitalia l’AD Domenico Arcuri; le segreterie nazionali di Federmanager, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Ugl Metalmeccanici, Usb, Usb Lavoro Privato, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

Il Ministro Giorgetti ha aperto il tavolo di confronto tra le parti per l’aggiornamento riguardante il futuro degli asset produttivi della società Acciaierie d’Italia.

La Dott.ssa Morselli ha confermato l’imminente nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Ha evidenziato il buon andamento del conto economico dell’ultimo semestre e allo stesso tempo la necessità di aumentare i volumi e, in questa fase, di fare uso degli strumenti di integrazione al reddito. Ha inoltre precisato che l’azienda ha impugnato di fronte al Tar il diniego del Ministero della Transizione Ecologica di prorogare i termini dei permessi ambientali per lo svolgimento di alcune attività, come richiesto dall’azienda, che ha chiesto più tempo a causa delle difficoltà dovute alla contingente emergenza epidemiologica.

Alla domanda del Ministro Giorgetti su cosa l’azienda intenda fare in caso di pronunciamento negativo da parte del TAR il prossimo 20 luglio, la Dott.ssa Morselli ha risposto affermando che le attività di alcuni impianti potrebbero venire ridotte o fermate, con ricadute occupazionali e ripercussioni sull’indotto e sul mercato.

Le Organizzazioni Sindacali hanno lamentato l’assenza di un confronto con l’azienda riguardo al piano industriale ed hanno inoltre segnalato l’utilizzo unilaterale e non condiviso di CIGO, a fronte di un miglioramento dell’andamento del mercato. Hanno quindi chiesto un confronto più puntuale, sia riguardo alle prossime tappe del Piano industriale, sia riguardo all’utilizzo di ammortizzatori sociali e al numero degli addetti per cui se ne sta facendo uso, e se ne farà eventualmente uso nei prossimi mesi. Hanno ribadito ancora una volta la necessità di interventi di manutenzione degli impianti e sottolineato la necessità di un controllo da parte dell’azionista pubblico sulla gestione aziendale e sulle aziende dell’indotto. Hanno chiesto il monitoraggio del tavolo di confronto tra le parti a cadenza periodica.

Il Dott. Arcuri ha ribadito che con l’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, Invitalia subentrerà come socio al 50 per cento e come tale eserciterà un controllo sulla gestione aziendale, sulle gestione delle produzioni, del personale e delle aziende dell’indotto. Ha confermato il piano industriale alla base del contratto sottoscritto a dicembre 2020, che prevede investimenti per la realizzazione di un forno elettrico che entrerà in funzione nel 2024.

Il Presidente Toti ha auspicato che tutti i delicati passaggi che porteranno alla transizione ecologica delle produzioni aziendali vengano monitorati a livello istituzionale ed ha invitato il Governo ad accompagnare il percorso con un adeguato sistema di norme. Ha inoltre chiesto il monitoraggio del tavolo sulla gestione aziendale e del personale.

Il Presidente Emiliano ha affermato che nella azienda il socio pubblico deve perseguire l’interesse generale evidenziando la necessità di ridurre le emissioni inquinanti e abbattere gli elevati costi sanitari. Ha auspicato l’inizio dei lavori per la transizione verso produzioni sostenibili e ha confermato la disponibilità della Regione a collaborare per difendere l’occupazione e la comunità della città di Taranto, invitando l’AD di Acciaierie d’Italia a fare luce sugli strumenti che intende adottare per tutelare l’occupazione.

Il Ministro Orlando ha suggerito l’applicazione della cassa integrazione per 13 settimane richiamando il lavoro del Governo, che sta attualmente valutando strumenti utili per accompagnare l’azienda in questa delicata fase di transizione.

Il Ministro Carfagna ha ribadito l’impegno del Ministero per il Sud per i profili di competenza, tra questi gli interventi ricompresi all’interno del CIS Taranto per il quale sono in corso i lavori del tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.

Il Ministro Giorgetti ha proposto l’utilizzo di 13 settimane di integrazione al reddito, la proposta è stata approvata dall’azienda.
Ha inoltre precisato che al termine di questo periodo sarà necessaria la presentazione di un piano industriale aggiornato a seguito dell’entrata del socio pubblico in azienda. Il piano, ha precisato il Ministro, dovrà essere concordato con tutte le parti coinvolte, azienda, sindacati e territorio per la gestione delle scadenze dei prossimi mesi e per la gestione del piano occupazionale.





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