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Documento: Verbale di incontro
Azienda: ABB (sede Marostica)
Settore: Plastica/Elettrico (canalette plastica sett. elettr)
Numero dipendenti: 100 (diretti e indiretti)
Ccnl: Gomma Plastica
Data: 24 giugno 2021

In data 24 giugno 2021, presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto in video conferenza l’incontro relativo allo stabilimento di Marostica (VI) della società ABB. La riunione è stata presieduta da Stefano D’Addona, Capo della segreteria tecnica del Viceministro Alessandra Todde. Hanno partecipato per il MiSE Chiara Cherubini della Segreteria tecnica del Ministro e Paola Capo-ne della Div. XI Crisi di Impresa; per la Regione Veneto l’Assessore al Lavoro Elena Donazzan e Mattia Losego di Veneto Sviluppo; per ABB S.p.A. il dott. Federico Valtolina, Responsabile delle Relazioni Industriali e l’ing. Gianluca Ca-sanova Direttore delle Operazioni, assisti dall’avv. Saverio Schiavone e da Anna-lisa Cristellon di Confindustria Vicenza. Sono intervenute, altresì, le segreterie, nazionali e territoriali di Filctem-Cigl, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Ugl Chimici e le ri-spettive Rsu.

Il Prof. D’Addona ha aperto l’incontro precisando che la riunione è stata convocata in merito alla chiusura e successiva reindustrializzazione dell’impianto ABB di Marostica e a seguito dello stallo del confronto avviato in sede regionale. A tal riguardo, ha invitato l’Assessore Donazzan a voler fornire gli opportuni elementi.

L’Assessore Donazzan ha chiarito che la Regione Veneto, a seguito della comunicazione della decisione di ABB di chiudere lo stabilimento di Marostica, ha avviato con l’azienda e le parti sociali un confronto per individuare una soluzione di reindustrializzazione. ABB ha conferito mandato ad un Advisor che ha portato all’individuazione di una importante realtà industriale che, nelle scorse settimane, ha presentato una manifestazione di interesse diretta, tra l’altro, alla salvaguardia occupazionale. ABB, invece di approfondire i contenuti della manifestazione di interesse, si è invece inspiegabilmente affrettata a comunicare la chiusura del sito di Marostica. Durante il successivo recente confronto svolto in sede regionale, l’Azienda non ha ritenuto utile spiegare gli elementi di criticità della suddetta ipotesi di reindustrializzazione e, soprattutto, non ha indicato quali sono le condizioni minime qualificanti per una valutazione positiva di un eventuale progetto di reindustrializzazione. Tale atteggiamento risulta inaccettabile e offensivo nei confronti dei lavoratori, delle Organizzazioni sindacali e delle Istituzioni coinvolti. Ne è derivata la necessità di richiedere l’intervento del MiSE.

Il prof. D’Addona ha quindi invitato i rappresentanti aziendali a voler chiarire i motivi ostativi all’accoglimento della manifestazione di interesse a cui ha fatto riferimento l’Assessore Donazzan.

L’ing. Casanova ha ricordato che la decisione di cessare l’attività produttiva presso il sito di Marostica, comunicata il 29 ottobre u.s., è maturata a causa della mancanza di competitività delle produzioni ivi realizzate che non sono più ritenute sostenibili. Ha confermato di aver preso parte al confronto in sede regionale e di aver avviato una ricerca di investitori senza, tuttavia, alcun successo. Ne è seguita la nomina di un Advisor molto esperto, cui è stato conferito il mandato per la reindustrializzazione in continuità produttiva e la salvaguardia occupazionale, preferibilmente entro la primavera 2021. Mandato, perimetro e scadenze sono state condivise e concordate a Febbraio 2021 al tavolo di confronto tra le parti convocato dalla Regione Veneto. Il mandato conferito riguardava la individuazione di un investitore di carattere industriale che presentasse un progetto di continuità operativa sostenibile nel tempo e che contemplasse il perdurare di rapporti commerciali con ABB, creando nel tempo sinergia con ABB e massimizzando le tecnologie presenti nel sito, ad oggi parzialmente sfruttate. Dopo quattro mesi di ricerca, l’Advisor ha contattato circa 100 player e di questi, solo con 3 vi sono stati degli approfondimenti. In particolare, sono state avviate le interlocuzioni con un potenziale investitore che ha presentato una apposita manifestazione di interesse non vincolante che, dopo apposite verifiche, non è stata ritenuta soddisfacente, in quanto il soggetto che l’aveva presentata, non era un investitore industriale e, inoltre, il progetto presentato, mancava di garanzie di continuità nel tempo e non garantiva lo sviluppo della creazione di una sinergia industriale futura con ABB, che avrebbe potuto sviluppare appieno le potenzialità dello stabilimento. Ha tuttavia precisato che permane l’interesse di ABB nella vendita dei prodotti realizzati a Marostica e la ricerca di un futuro partner commerciale.
Il dott. Valtolina ha dichiarato la disponibilità di ABB ad attivare il confronto con le parti sociali interrotto nei mesi scorsi non per responsabilità aziendale e finalizzato a garantire un percorso di sostegno per tutte le lavoratrici ed i lavoratori.

Le OO.SS. hanno palesato forti perplessità sulla decisione aziendale di rifiutare la proposta dell’investitore, precisando che senza un progetto di reindustrializzazione i lavoratori non troveranno ricollocazione. Hanno chiesto ad ABB di voler meglio chiarire le ragioni del rifiuto e di voler aprire anche la strada ad una reindustrializzazione, essendoci tutte le garanzie per la prosecuzione dell’attività produttiva e per il mantenimento dell’occupazione con l’investitore che aveva manifestato interesse. Hanno ritenuto del tutto inaccettabile l’atteggiamento di chiusura al dialogo da parte della Società. Per quanto riguarda il Gruppo ABB, hanno denunciato la tendenza ad annunciare unilateralmente esuberi e a dismettere parti delle produzioni nei vari stabilimenti italiani.

Il prof. D’Addona, dopo aver evidenziato la libertà dell’azienda di scegliere le proprie strategie, ha richiamato all’importanza di giungere ad un punto di incontro. Ha chiesto, pertanto, ad ABB se la reindustrializzazione con riconversione dello stabilimento, con salvaguardia occupazionale, sia praticabile.

L’ing. Casanova ha chiarito che ABB è disposta a valutare un’offerta che vada in questa direzione ed ha esplicitato un limite temporale di poche settimane affinché venga concretizzata dall’investitore un’ipotesi di reindustrializzazione, in quanto ABB ha necessità di individuare tempestivamente un partner commerciale.

L’Assessore Donazzan, nell’evidenziare l’inconsistenza delle motivazioni addotte ancora una volta dai vertici aziendali, si è resa disponibile a organizzare un nuovo rapido confronto sulle prospettive di reindustrializzazione del sito, anche con il coinvolgimento dell’investitore che aveva manifestato interesse e che, contrariamente da quanto asserito da ABB, rappresenta una solida realtà industriale stimata dalle stesse Organizzazioni sindacali presenti al tavolo.

Il prof. D’Addona, preso atto delle disponibilità manifestate dalla Regione Veneto e dai rappresentanti di ABB, ha chiesto di essere aggiornato sull’evoluzione del confronto in sede territoriale e si è reso disponibile a riconvocare il tavolo qualora si ritenesse necessario.

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