Questo sito utilizza solo cookie tecnici necessari per la fruizione dei contenuti. Per maggiori informazioni leggi l'informativa sul trattamento dei dati personali.

Privacy Policy
Governo italiano
Seguici su
Cerca

Il giorno 6 luglio 2018, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, si sono incontrate alla presenza di Giampietro Castano, Chiara Cherubini e di Francesco Vanin del Ministero dello Sviluppo Economico e di Mattia Losego di Veneto Lavoro della Regione Veneto

LE PARTI

 

la società Ideal Standard Industriale S.r.l. in persona dell’Ing. Stefano Socci nella sua qualità di legale rappresentante pro tempore, con sede legale a Milano in Via G. Borsi, n. 9 e sede operativa a Trichiana (BL), rappresentata dall’Ing. Ireneo Vottre nella sua qualità di legale rappresentante (di seguito la “Società”), con l’assistenza di Confindustria Ceramica nella persona del dott. Pietro Conte

E

le Organizzazioni Sindacali (di seguito le “OOSS”):

  • FEMCA – CISL, a livello nazionale, in persona di Gianluca Bianco, a livello territoriale, in persona di Nicola Brancher
  • FILCTEM – CGIL, a livello nazionale, in persona di Marco Falcinelli, a livello territoriale, in persona di Denise Casanova
  • UILTEC - UIL, a livello nazionale, in persona di Alessandro Rossini, a livello territoriale, in persona di Giorgio Agnoletto
  • UGL, a livello nazionale, in persona di Sante Palladinelli
  • Le RSU della sede di Trichiana

 

Premesso che

  • La perdurante crisi del settore della ceramica sanitaria ha investito da anni l’azienda e ha reso necessario un nuovo programma di intervento che consenta il recupero di produttività nell’area industriale del sito industriale di Trichiana. In particolare, la Società ha evidenziato due principali fattori di squilibrio, che si sono aggravati nel corso del 2017 e nei primi mesi del 2018:
    • costo/pezzo sensibilmente superiore a quello degli altri stabilimenti europei del Gruppo e a quello dei principali concorrenti;
    • inefficienza della attuale organizzazione del lavoro;
  • L’azienda ha provveduto per tempo ad avviare un piano strategico di investimenti che si stanno completando nei mesi correnti per un importo di circa 10M€ al fine di supportare un forte recupero di produttività, anche in presenza di volumi stabili;
  • Per far fronte alla descritta crisi aziendale e alle relative ricadute occupazionali con strumenti conservativi la Società ha avviato la consultazione sindacale e le Parti si sono incontrate in data odierna;
  • Dopo ampia e approfondita discussione le Parti, all'esito del confronto, hanno individuato nel ricorso alla CIGS per crisi aziendale della durata di 12 mesi, lo strumento più idoneo per il superamento dell’anzidetta crisi e l’attuazione del nuovo piano di rilancio.

 

Tutto ciò premesso e considerato le Parti convengono quanto segue:

 

  1. Le premesse formano parte integrante del presente accordo. L’azienda, le RSU e le OO.SS. di categoria territorialmente competenti si impegnano ad una verifica semestrale dell’andamento dei volumi nell’ottica di una condivisione dei trend di mercato.
  2. Nel contesto dell’esigenza di recupero di competitività evidenziata in premessa, si prevede che, in funzione dell’avanzamento delle azioni preventivate e in virtù degli obiettivi condivisi, i volumi possano seguire un’evoluzione dai circa 800.000 pezzi attuali, in considerazione delle più recenti previsioni di mercato, fino a progressivamente raggiungere un volume di 860.000 pezzi/anno, dove il delta di 60.000 pezzi sarà composto per circa 40.000 pezzi di VC (incluso Ipalyss)
    A supporto del raggiungimento di questi volumi la Società ha previsto nel periodo Giugno 2018 – Giugno 2019 i seguenti interventi:
    • introduzione di nuovi modelli che utilizzino innovativi materiali ceramici, con composizioni diverse dagli attuali FFC e VC (Produzione Ipalyss);
    • consolidamento di modelli trasferiti da Sevlievo (FFC);
    • produzione di nuovi prodotti, quali ad esempio Strada 2 /Vigour / GC;
  3. La Società si impegna a garantire continuità produttiva nel sito di Trichiana, a condizioni di mercato compatibili, almeno fino a tutto il 2020. A tal fine la Società ha programmato una serie di interventi di miglioramento produttivo, meglio dettagliati in allegato (All. 1 “Investimenti”).
  4. Ai fini della sostenibilità economica del sito le Parti riconoscono come comune obiettivo ed impegno un costo medio per pezzo prodotto prossimo a euro 38, da conseguire mediante recuperi di produttività e incremento dei volumi. Il programma di intervento per fronteggiare la situazione di crisi prevede anche la modifica dell’attuale sistema di turnazione, che verrà aumentato da 2 a 3 turni avvicendati anche a ciclo continuo.
  5. Le Parti concordano sul ricorso alla CIGS per crisi aziendale della durata di 12 mesi per il superamento della crisi con decorrenza dal 27 agosto 2018. L’azienda si impegna a continuare, fin da ora, il confronto in essere con le OO.SS per l’approfondimento delle esigenze produttive ed organizzative funzionali alla gestione della Cassa Integrazione Straordinaria, tenendo conto dell’esigenza di trasferire in modo adeguato le competenze (con particolare riferimento e in attuazione al punto 4 dell’accordo del 13 maggio 2015). Le Parti escludono la possibilità di ricorso al contratto di solidarietà, come riformato dal D.Lgs. 148/2015, in quanto la prevista riduzione a zero ore dell’attività per alcune posizioni lavorative è incompatibile con tale ammortizzatore sociale.
  6. Il ricorso alla CIGS coinvolgerà tutti i lavoratori aventi profili fungibili secondo la valutazione aziendale in base alle esigenze tecniche produttive e organizzative. Potranno essere collocati in CIGS, contemporaneamente, un massimo di 120 lavoratori corrispondenti alle posizioni lavorative interessate dal processo di riorganizzazione. La CIGS sarà applicata con criteri di rotazione, compatibilmente con le esigenze tecniche, produttive e organizzative legate al funzionamento efficiente degli impianti. Saranno esclusi i lavoratori con profili infungibili e funzioni di coordinamento. L’Azienda si impegna a collocare in CIGS un numero di unità lavorative, definite dall’Azienda stessa, correlate alle azioni effettivamente implementate di miglioramento dei processi produttivi. In via prioritaria si favorirà l’utilizzo delle ferie pregresse in alternativa all’utilizzo della CIGS nel rispetto della normativa vigente.
  1. Nel corso del programma di CIGS saranno agevolate le uscite volontarie dei lavoratori con l’apertura di una procedura ex art. 4 L. 223/1991 con criterio non oppositivo. A tale fine con separato accordo saranno definiti idonei incentivi economici. L’azienda si riserva il diritto di accettare o meno le manifestazioni individuali di disponibilità all’uscita con criterio non oppositivo in funzione delle esigenze tecnico-produttive atte a garantire l’ottimale funzionamento dei processi produttivi.
  2. La procedura ex art. 4 L. 223/1991 con criterio non oppositivo avrà quale termine finale di intimazione dei recessi il 26 agosto 2019 in coincidenza con la scadenza della CIGS. L’azienda per il periodo successivo si impegna ad affrontare eventuali esigenze in uno spirito di condivisione con le OO.SS.
  3. L’azienda in caso di necessità organizzative e/o produttive programmerà dei periodi di ferie anche prolungati, tranne per i lavoratori che abbiano un saldo negativo di residuo ferie, con eccezione dei periodi di chiusura collettiva.
  4. La Società si impegna a stabilizzare alcune risorse dotate di competenze specifiche che le parti ritengono strategiche per il rilancio del sito, in numero massimo pari a sette unità, in continuità con il punto 9 dell’accordo del 13 maggio 2015.
  5. La validità dell’accordo del 6 ottobre 2015 relativa al Premio di Risultato è estesa all’anno 2018 alle medesime condizioni; i parametri sono quelli legati ad AOP 2018. Le parti si ritroveranno ad Ottobre 2018 per valutare un eventuale rinnovo del Premio di Risultato.
  6. La Società anticiperà il trattamento di CIGS ai lavoratori ad orario ridotto o a zero ore, in linea con l’erogazione nel cedolino paga in cui vi è la riduzione di orario applicata e in conformità a quanto previsto dall’art. 7 c.1 D.Lgs.148/2015.
  7. In applicazione dell’accordo del 13 maggio 2015, le Parti convengono di esplicitare la puntuale applicazione del paragrafo 12 nei termini seguenti: i lavoratori coinvolti nella CIGS con meccanismi di rotazione beneficeranno della esclusione dalla “trattenuta a sostegno della competitività” per il primo mese di erogazione dell’indennità e per i due mesi successivi. Tali trattenute non saranno applicate anche nei casi in cui il lavoratore utilizzi le ferie o le altre spettanze in alternativa alla CIGS. Indicativamente i periodi di fruizione della CIGS saranno di due settimane che indicativamente potrebbero ripetersi 4-5 volte nel periodo di vigenza della Cassa. Nessuna trattenuta sarà applicata mensilmente ai lavoratori collocati in CIGS a zero ore senza rotazione.
  8. L’azienda si rende disponibile a valutare, compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive eventuali richieste di part-time.
  9. Qualora dovessero intervenire modificazioni della normativa pensionistica di innalzamento dei requisiti di accesso alle pensioni rispetto alle disposizioni vigenti, le Parti concordano di incontrarsi al fine di valutare possibili soluzioni.
  10. Le Parti si impegnano a confermare l’accordo di CIGS nei termini concordati nella presente intesa in apposito incontro entro il mese di luglio 2018 presso i competenti uffici regionali.

 

Letto confermato e sottoscritto.

 

Ministero dello Sviluppo Economico

 Regione Veneto

Ideal Standard Industriale Srl

Le OOSS

Le RSU

Questa pagina ti è stata utile?

Non hai validato correttamente la casella "Non sono un robot"
Torna a inizio pagina