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DOMANDARISPOSTA
SOGGETTI  
1) Quali soggetti possono partecipare al bando?

I beneficiari sono:


- le imprese che esercitano le attività previste dall’ art. 2195 c.c., numeri 1) e 3) (ossia 1) un'attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi, o 3) un'attività di trasporto per terra, per acqua o per aria); - le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale, le imprese che svolgono attività ausiliarie;
- i centri di ricerca che hanno forma di impresa ed autonoma personalità giuridica. Questi soggetti possono presentare domanda da soli oppure associati tra loro.
Invece, gli organismi di ricerca (tra cui sono incluse le Università) possono presentare domanda solo se associati ad un’impresa ovvero ad un centro di ricerca che ha la forma di impresa ed autonoma personalità giuridica.
L’elenco dei soggetti è disponibile all’art. 10, comma 1, Decreto Ministeriale n. 186485 del 16 dicembre 2022 pubblicato sul sito istituzionale MIMIT e sue eventuali modifiche o integrazioni. L’art. 10, comma 3, elenca inoltre i requisiti specifici che devono
possedere i beneficiari al momento della presentazione della domanda.

2) Quale differenza c’è tra presentare domanda al MIMIT oppure al MUR? Il MIMIT finanzia progetti a prevalente sviluppo sperimentale, essendo il Ministero istituzionalmente preposto alla tutela delle imprese italiane e, quindi, con un Technology Readiness Level (TRL) più alto.
Il MUR finanzia progetti a prevalente ricerca industriale, essendo il Ministero deputato alla tutela dell’attività di ricerca e dell’Università, e, quindi, con un TRL più basso. La scelta dipende dalla natura del progetto che si intende presentare.
3) Quali soggetti possono essere capofila in un progetto congiunto? Possono essere capofila le imprese o i centri di ricerca che hanno forma di impresa ed autonoma personalità giuridica italiani.
Non possono essere capofila le università o gli organismi di ricerca.
4) Qual è il ruolo del capofila? Il capofila ha il compito di presentare la domanda al MIMIT e di interfacciarsi con l’amministrazione per tutta la durata della procedura.
5) Il capofila deve essere lo stesso soggetto che riveste il ruolo di coordinatore europeo del progetto? Non necessariamente (cfr. anche FAQ n. 7).
6) Quando deve essere costituito il consorzio? Il consorzio europeo deve essere costituito fin dal momento della presentazione alla partnership della pre proposal per consentire la verifica della distribuzione dei costi e delle attività tra i partner.
7) Dove trovo le regole per la composizione del consorzio? Ci sono regole specifiche per la sua composizione? Le regole per la composizione del consorzio europeo si trovano nella call emanata dalla partnership.
Generalmente, a livello europeo, il consorzio deve essere composto da membri che provengono da almeno 3 paesi diversi ed appartenenti alla UE o ad Horizon.
Per la cordata italiana – parte del consorzio europeo - l’unico vincolo è la presenza di almeno un’impresa italiana, che svolga il ruolo di capofila.
Limitatamente alla partnership Innovative SMEs – Eurostars 3, è necessaria la presenza di almeno una PMI italiana.
Verificare sempre e comunque la call europea ed i decreti ministeriale e direttoriale per i vincoli imposti in ambito nazionale.
8) Quali forme contrattuali di collaborazione tra partner sono ammesse? Sono ammessi consorzi, contratti di rete, RTI (raggruppamenti temporanei di imprese), ATS (associazione temporanea di scopo), purché rappresentino forme concrete di collaborazione tra i partner. Non ci sono elenchi tassativi nel DM 186485 del 16 dicembre 2022, art. 10, comma 2.
E’ sempre necessario verificare se la call europea prevede specifiche limitazioni.
9) Dove posso trovare la differenza tra piccola e media impresa? Le Piccole e Medie Imprese sono definite dall’art. 2 della Raccomandazione UE 2003/361/CE della Commissione Europea, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 124 del 20/05/2003 e all’art. 2 dell’ Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, nonché nel D.L. 3/2015, convertito in legge 33/2015.
Si veda, inoltre, il DM del Ministro delle Attività Produttive del 18 aprile 2005.
10) Le società di persone in contabilità ordinaria senza l’obbligo di approvazione e deposito del bilancio presso la Camera di Commercio possono presentare domanda
di agevolazioni?
Sì, possono presentare la domanda. Nel compilare l’allegato “Scheda dati contabili” dovranno far riferimento ai dati delle ultime due dichiarazioni dei redditi presentate.
11) Le società cooperative possono presentare domanda di agevolazioni? Sì, purché nell’oggetto sociale sia inclusa anche un’attività d’impresa, ossia un’attività a carattere industriale e/o commerciale.
12) In caso di assenza di almeno due bilanci approvati, posso presentare domanda di agevolazione?  No. L’avere due bilanci approvati è uno dei requisiti di ammissibilità del soggetto beneficiario (DM 186485 del 16 dicembre 2022, art. 10).
13) La domanda deve essere presentata sempre sia alla partnership europea che al MIMIT?  Sì. Ai fini dell’accesso all’iter di valutazione di eleggibilità e ammissibilità – condotto sia a livello europeo che nazionale, secondo le procedure ed i tempi stabiliti dalla partnership - è necessario sottoporre la domanda ad entrambi. 
14) Cosa si intende per “beneficiari delle Regioni del mezzogiorno”?  Si intendono quei soggetti che indicano luoghi sedi di svolgimento del progetto o proprie sedi operative situate nelle otto Regioni del Mezzogiorno, non necessariamente coincidenti con la sede legale.
PROGETTI AMMISSIBILI  
15) Quali attività devono essere previste nei progetti ammessi alle agevolazioni?  I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di prevalente sviluppo sperimentale, strettamente connesse agli obiettivi specifici e alle tematiche previsti nei bandi europei. I progetti devono tradursi nella creazione di nuovi prodotti, processi e servizi che possano essere rapidamente commercializzati nei mercati europei e globali. I
progetti devono focalizzarsi esclusivamente su applicazioni di tipo civile.
Per gli argomenti specifici del progetto è necessario vedere attentamente la call europea.
Per i requisiti dei progetti ammissibili in ambito nazionale, si veda il DM 186485 del 16 dicembre 2022, art. 11, comma1.
Per le attività specificamente escluse dai finanziamenti, si veda il DM 186485 del 16 dicembre 2022, art.11, comma 2, unitamente alle note in calce. 
16) Quali sono i tempi per la realizzazione del progetto?  I progetti di ricerca e sviluppo devono avere una durata non superiore a 36 mesi (art. 11 comma 1 lett. i) del DM 186485 del 16 dicembre 2022), salvo diversa previsione del bando europeo e del decreto direttoriale.
FINANZIAMENTO/COSTI  
17) Se il progetto non viene finanziato in ambito europeo, è possibile comunque aggiudicarsi l’agevolazione a livello nazionale?  No. La proposta progettuale deve essere finanziabile prima in ambito europeo per poter accedere all’agevolazione nazionale.
18) Quali sono le percentuali di agevolazione?  Le percentuali sono stabilite per ciascuna partnership dal DM n. 186485 del 16 dicembre 2022, art. 3, co. 4, art. 4, co. 4, art. 5, co. 5, art. 6, co. 4, art. 7, co. 4, art. 8, co.4, art. 9, co. 4, e ricalcano quelle previste a livello europeo dal Reg. GBER 2014/651 e dai regolamenti
istitutivi delle partnership istituzionalizzate. Le percentuali di cofinanziamento possono variare in ragione delle dimensioni del beneficiario, ovvero in base alla tipologia di attività (ricerca industriale/sviluppo sperimentale).
19) Se il capofila del progetto è italiano, i partner esteri che partecipano al progetto sono finanziati dallo Stato Membro di provenienza o dall'Italia? Chi agevola un
partner straniero?
 I partner stranieri sono finanziati da enti finanziatori dei loro paesi di provenienza. Il MIMIT finanzia solo i partner italiani.
20) Se un membro del consorzio non dovesse avere fondi per coprire la sua parte di costi, tutto il progetto decade?  È necessario verificare le specifiche disposizioni previste dal bando europeo di riferimento.
Se il membro del consorzio che non è in grado di sostenere i propri costi fosse il coordinatore europeo, decade tutto il progetto già a livello europeo.
Nel caso in cui fosse uno degli altri membri del consorzio a non avere fondi per coprire la sua parte di costi, gli altri potranno decidere se e come farsi carico della parte delle sue attività e delle spese, fermo restando che ciò sarà oggetto di valutazione.
21) Quali sono le modalità di erogazione delle agevolazioni?  Le agevolazioni sono erogate dal Ministero in non più di cinque soluzioni, più l’ultima a saldo, in relazione agli stati di avanzamento del progetto. Gli stati di avanzamento, ad eccezione di quanto avviene per la prima erogazione e per l’ultimo stato di avanzamento, devono essere relativi ad un periodo temporale pari ad un semestre o ad un multiplo di semestre, a partire dalla data del decreto di concessione ovvero, nel caso in cui il progetto sia avviato successivamente all’adozione del decreto di concessione, a partire dalla data di effettivo avvio delle attività.
La prima erogazione può essere disposta a titolo di anticipazione.
Per tutti i dettagli relativi alle modalità ed ai tempi inerenti l’erogazione delle agevolazioni, si invita a consultare il relativo decreto direttoriale del bando, all’articolo dedicato.
22) Dove vanno indicate le spese di viaggio?  Nella modulistica europea, è prevista l’apposita categoria di spesa “travel expenses”, essendo tale voce di costo ammissibile.
Nella modulistica nazionale, le spese di viaggio vanno incluse nelle spese generali forfettarie di cui all’art. 12, lett. d) del DM 186485 del 16 dicembre 2022.
23) Come deve essere suddiviso il budget tra i partner?  Il budget tra i partner del consorzio viene ripartito secondo quanto stabilito dall’accordo costitutivo del consorzio o del contratto di rete. La suddivisione riflette la ripartizione delle attività e dei costi tra i partner.
Si segnala, in particolare, la disposizione dell’art. 11, comma 1, lettera l, del DM 186485 del 16 dicembre 2022 che prevede che ciascun proponente sostenga almeno il 10 % dei costi complessivi ammissibili, se di grandi dimensioni, e almeno il 5 % in tutti gli altri casi.
24) Come deve essere calcolato il costo del personale?  A livello europeo, le regole per il calcolo del costo del personale sono stabilite dalla partnership ed allegate al bando che si trova pubblicato sul sito della partnership e del MIMIT.
A livello nazionale, le regole per il calcolo del costo del personale sono riportate nell’allegato 12 del decreto direttoriale. Il MIMIT adotta il criterio dei cd. actual cost, cioè dei costi effettivi del personale, e non il criterio dei costi standard.
25) Tra le spese per il personale rientrano anche le spese per il personale in co.co.co.?  Il DM 186485 del 16 dicembre 2022, all’art. 12, comma 1, lettera a) indica le tipologie di spese ammissibili per il personale. Tra queste rientrano quelle relative al personale con contratto a progetto o con contratto di somministrazione di lavoro. In queste categorie sono inclusi i vecchi rapporti di co.co.co..
26) Tra le spese per il personale rientrano anche le spese per eventuali soci-lavoratori dipendenti?  Sì. Tra le spese per il personale dipendente del soggetto proponente vanno incluse le spese relative ai soci lavoratori dipendenti.
OPZIONE WIDENING  
27) In cosa consiste l’opzione widening?  L’opzione widening, qualora prevista dalla Partnership e, a cascata, dal Ministero, si sostanzia nel coinvolgimento di nuovi partner industriali italiani in consorzi che originariamente non ne prevedevano la presenza. La partecipazione dei nuovi partner italiani
deve essere preventivamente autorizzata sia dai membri del consorzio di progetto che dal MIMIT prima della presentazione del progetto definitivo.
28) Sono ammesse variazioni nella composizione del consorzio tra la fase della pre proposal e della full proposal?  È necessario verificare caso per caso se la partnership preveda nel bando europeo e a quali condizioni queste “variazioni”.
È altresì necessario verificare il decreto direttoriale per capire modalità e termini del “widening”.
ALLEGATI  
29) Come devono essere firmati i documenti?  I documenti devono essere firmati tutti digitalmente, così come indicato in calce ad ogni allegato, in formato CAdES o PAdES.
30) Chi deve compilare e firmare l’allegato 1?  L’allegato 1 inerente la presentazione della proposta preliminare al MIMIT deve essere compilato e firmato dal soggetto capofila nazionale, impresa o centro di ricerca italiano. All’interno del modulo vanno inseriti i dati di tutti i membri della cordata italiana, in caso di
progetto congiunto.
31) Chi deve compilare e firmare l’allegato 1 bis?  L’allegato 1 bis inerente la presentazione del progetto definitivo al MIMIT deve essere compilato e firmato dal soggetto capofila nazionale (impresa italiana o centro di ricerca italiano), inserendo i dati di tutti gli altri membri della cordata italiana, in caso di progetto congiunto.
32) Chi deve compilare l’allegato 3 “Scheda dati tecnici”?  L’allegato 3 deve essere compilato da ciascun proponente membro della cordata italiana, in caso di progetto congiunto.
33) Chi deve compilare l’allegato 5.a e 5.b “dichiarazione sostitutiva d'atto notorio, relativa ai requisiti di accesso”?  L’allegato 5.a e l’allegato 5.b devono essere compilati da ciascun proponente (il 5.a in caso di impresa; il 5.b in caso di organismo di ricerca), e firmati dal relativo legale rappresentante.
34) Chi deve compilare l’allegato 7 “Dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa ai dati contabili”?  L’allegato 7 deve essere compilato esclusivamente dalla/e impresa/e italiana/e aderente/i ad una proposta progettuale, firmato dal relativo rappresentante legale e controfirmato dal presidente del collegio sindacale o dal revisore unico, dal commercialista, dal ragioniere o perito commerciale o consulente del lavoro o responsabile del CAF che ha curato la contabilità del proponente.
35) La procura del sottoscrittore della domanda quando deve essere esibita?  La procura del sottoscrittore della domanda è necessaria solo nel caso in cui sia nominato un procuratore speciale ad hoc per la presentazione e firma della domanda di agevolazione. Deve essere presentata congiuntamente all’allegato 1/1 bis.
36) È possibile assolvere l’obbligo della marca telematicamente?  Si, è possibile andando sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
37) Su quale documento/allegato va riportato il numero della marca da bollo?  Nell’allegato 1 bis, nell’apposita sezione.
38) Cosa si intende per full proposal e quando va presentata?  La full proposal costituisce il progetto definitivo in inglese presentato alla partnership in ambito europeo e va allegata, unitamente a tutta la documentazione richiesta, all’allegato 1 bis, in caso di esito positivo della pre proposal.
39) In che forma va redatto e presentato l’atto costitutivo del consorzio/contratto di rete/RTI/ATS?  L’atto costitutivo del consorzio/contratto di rete/RTI/ATS deve avere la forma dell’atto pubblico notarile o della scrittura privata autenticata.
È possibile presentare una scrittura privata semplice sottoscritta da tutti i membri del consorzio inerente l’impegno a formalizzare il consorzio in caso di ammissione e comunque prima dell’emanazione del decreto di concessione delle agevolazioni, quando sarà necessario l’atto pubblico notarile o la scrittura privata autenticata.
40) Il mandato collettivo con rappresentanza conferito al soggetto capofila deve essere inserito nell’atto costitutivo del consorzio o conferito con atto a parte?  Il mandato al capofila può essere incluso nell’atto costitutivo del consorzio/contratto di rete/RTI/ATS oppure conferito a parte. Deve avere la stessa forma dell’atto costitutivo del consorzio (atto pubblico notarile). Può essere presentato al momento della presentazione della domanda o successivamente, ma comunque prima del decreto di concessione, essendo propedeutico all’emanazione dello stesso.
41) Per quanto riguarda la proposta al MIMIT, cosa indicano le percentuali indicate nel DM 186485?  Le percentuali indicate nel DM 186485 rappresentano la quota di cofinanziamento nazionale che il MIMIT può erogare. Tale percentuale è calcolata sulle spese sostenute dai membri italiani e ritenute ammissibili.
Nel caso delle partnership KDT e HPC, alla quota di cofinanziamento nazionale si aggiunge anche la quota di cofinanziamento della CE.
Si precisa che il cofinanziamento del MIMIT è erogato nella forma della sovvenzione, cioè è un contributo a fondo perduto che non deve essere restituito dai beneficiari italiani. 
42) Le somme indicate nel DM 186485 come contribuzione massima si riferiscono a tutto il progetto o solo alla parte italiana del progetto?  L’importo della contribuzione massima concedibile si riferisce solo ed esclusivamente alla parte italiana del progetto, ed in particolare alla parte italiana che ha sottoposto la domanda al MIMIT. Gli altri partner stranieri potranno ottenere la quota di cofinanziamento dai loro paesi di provenienza.
43) La suddivisione delle attività di ricerca e di sviluppo è soggetta ad una valutazione?  Si. Devono essere indicate le percentuali di ciascuna nell’allegato 1 proprio per consentirne la valutazione.
44) Le start up con un bilancio negativo possono partecipare?  La loro partecipazione non è esclusa dal bando, ma sarà – naturalmente – oggetto di valutazione da parte del soggetto gestore nella fase inerente l’istruttoria sulla solidità economico-finanziaria.
Si rammenta, tuttavia, che requisito per partecipare è avere almeno 2 bilanci approvati.
45) La procedura europea non prevede la concessione di agevolazioni?  Sì, per le partnership istituzionalizzate cui partecipa il MIMIT (KDT ed EuroHPC): queste prevedono, infatti, una quota di cofinanziamento nazionale ed una quota di cofinanziamento da parte della CE.
No, per le partnership cofinanziate: queste non prevedono una quota di cofinanziamento.
46) Se il MUR esaurisce il budget, passa automaticamente la domanda al MIMIT?  No. Per effetto di un accordo sottoscritto dalle due amministrazioni, il MIMIT potrà ricevere la graduatoria dal MUR con i progetti ed i relativi punteggi. Successivamente il MIMIT emanerà un decreto direttoriale che stabilisce i termini e le modalità per la presentazione di apposita istanza da parte dei progetti ritenuti ammissibili e non finanziati dal MUR.
Si evidenzia che, in ragione del numero di domande pervenute ai due Ministeri, la procedura descritta potrebbe non essere attivata per tutte le partnership.
47) In che modo il soggetto beneficiario è tenuto a codificare la documentazione contabile del progetto, anche ai fini dell’annullamento dei titoli di spesa, durante il periodo che intercorre tra l’avvio del progetto e l’assegnazione del Codice Unico di Progetto (CUP)?

Ai fini dell’ammissibilità dei titoli di spesa oggetto di rendicontazione, fatte salve le ulteriori condizioni applicabili per la finanziabilità della spesa a valere sul PNRR:

  1. i titoli di spesa – con esclusione della documentazione contabile relativa al costo del personale dipendente ovvero alle spese generali determinate utilizzando modalità di calcolo in misura forfettaria – devono riportare l’indicazione del CUP del progetto agevolato, dell’agevolazione a valere sulle risorse dell’Investimento M4C2-I2.2 Partenariati Horizon Europe del PNRR, dell'importo rendicontato e dell’eventuale dicitura specifica indicata nel decreto di concessione delle agevolazioni. Nei casi di oggettiva impossibilità ad acquisire i titoli di spesa comprensivi dei predetti elementi, può ritenersi sufficiente ad escludere il doppio finanziamento della spesa anche un’indicazione più sintetica, che contempli obbligatoriamente almeno la presenza del solo CUP nella fattura e/o nella causale del pagamento come indicata al seguente punto;
  2. in alternativa alla predetta modalità, il soggetto beneficiario può indicare i dati riportati al punto i. (CUP o numero di progetto e la dicitura ove prevista nel decreto di concessione) direttamente nelle causali dei pagamenti. In ogni caso, le causali dei pagamenti devono contenere i riferimenti al titolo di spesa a cui si riferiscono (data di emissione fattura, numero di fattura e nome del fornitore).
  3. al fine di facilitare i controlli, anche successivi, i soggetti beneficiari sono invitati a riportare comunque il CUP ed il riferimento all’agevolazione di cui all’Investimento M4C2-I2.2 Partenariati Horizon Europe del PNRR nelle causali di pagamento, anche nei casi in cui siano già stati riportati nelle fatture;
    iv. in tutti i casi, per beni solo parzialmente imputati al progetto agevolato, la dicitura, da riportare nel singolo titolo e nella causale di pagamento, deve contenere l’indicazione dell’importo parziale rendicontato a fini agevolativi;
  4. quando un pagamento cumulativo riguardi più titoli di spesa agevolati a valere sul medesimo progetto, la dicitura di cui al punto i. dovrà essere riportata nella causale; nel caso in cui il pagamento cumulativo riguardi non solo titoli di spesa del progetto agevolato, la dicitura sopra indicata dovrà essere riportata su ciascuno dei titoli da agevolare cui si riferisce il pagamento cumulativo stesso;
    vi. per i titoli di spesa antecedenti al decreto di concessione delle agevolazioni, che siano successivi all’avvio del progetto entro il periodo di realizzazione previsto dal decreto di concessione, l’indicazione del CUP è sostituita da idonei elementi di evidenza della riconducibilità del titolo di spesa al progetto agevolato, quali ad esempio il riferimento alla call europea, al bando nazionale ed all’acronimo di progetto, che consentano di associare il titolo di spesa al CUP del progetto.

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