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41,6 milioni per l’ammodernamento tecnologico dei siti produttivi

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Il ministro Giancarlo Giorgetti ha autorizzato nuovi accordi di sviluppo industriale con le aziende “Riso Scotti” e “Ponti” che prevedono la realizzazione di investimenti in tecnologie 4.0 per complessivi 41,6 milioni di euro nel settore agroalimentare.

Gli accordi puntano a sostenere l’ammodernamento dei processi produttivi delle due aziende, al fine di favorire l’incremento della produttività e migliorare la qualità dei prodotti nei rispettivi comparti di riferimento: le produzioni di riso, aceto e conserve sottolio e sottaceto.

Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione agevolazioni pari a 16 milioni di euro per sostenere la realizzazione di progetti industriali che, oltre a garantire un incremento occupazionale, consentiranno di salvaguardare i posti di lavoro esistenti.

"L’agroalimentare è una filiera industriale strategica del nostro Paese che il Mise sostiene agevolando gli investimenti in tecnologie innovative con l’obiettivo di favorirne la crescita e la competitività su mercati”, dichiara il ministro Giorgetti. “Si tratta - aggiunge il ministro - di uno dei settori per cui sono in atto importanti cambiamenti nei processi produttivi e su cui rivolgiamo attenzione anche per l’impatto che i costi legati alle materie prime hanno sull’intera filiera”.

In particolare, i due accordi di sviluppo autorizzati da Giorgetti riguardano:

  • L’azienda “Riso Scotti” che punta ad un ampliamento della capacità produttiva dello stabilimento di Pavia, sia per quello che riguarda la produzione e commercializzazione di riso che di prodotti derivati, attraverso l'utilizzo di nuovi macchinari tecnologicamente innovativi. Gli investimenti ammontano a circa 21,3 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione circa 8,2 milioni di euro. E’ previsto un incremento occupazionale per l’azienda di 13 lavoratori;
  • L’azienda “Ponti” punta all’ammodernamento degli impianti e all’installazione di nuovi macchinari in tecnologie 4.0 nei siti di Ghemme (Novara) e negli altri stabilimenti dislocati tra Veneto, Lazio ed Emilia-Romagna, con l’obiettivo di incrementare i livelli produttivi, migliorare la qualità dei prodotti e ridurre i costi di produzione. Gli investimenti programmati ammontano a 20,3 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione 7,9 milioni di euro. E’ previsto un incremento occupazionale per le l’azienda di 14 lavoratori.

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