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Urso:Ratzinger si sentiva italiano era profondamente legato alla nostra cultura e storia

Si è svolta questa mattina, presso la Sala Biblioteca di Palazzo Piacentini, la cerimonia ufficiale di presentazione del francobollo commemorativo dedicato a Papa Benedetto XVI, eletto al Soglio Pontificio il 19 aprile 2005 e il cui pontificato si è concluso il 28 febbraio 2013.

Erano presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il sottosegretario con delega alla Filatelia, Fausta Bergamotto, il senatore Marcello Pera, già presidente del Senato dal 2001 al 2006 e coautore insieme a Papa Benedetto del libro “Senza radici. Europa, relativismo, cristianesimo, Islam”, l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto, in rappresentanza della Nunziatura Apostolica in Italia Monsignor Filippo Colnago, il segretario esecutivo della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger Benedetto XVI, Pierluca Azzaro, e i responsabili filatelia di Poste Italiane, Giovanni Machetti e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Massimo Masullo.

Oggi ricordiamo la figura di Benedetto XVI come Stato italiano in un francobollo che è un tassello della nostra memoria collettiva - ha dichiarato il Ministro Urso nel suo intervento - Un uomo colto, dalla personalità schiva che si sentiva perfettamente italiano perché legato profondamente alla cultura e alla storia millenaria del nostro Paese. Un Papa, tra i più grandi teologi del XXI secolo, che ha saputo descrivere quel confronto laico che ci deve sempre essere e che è la forza della nostra religione, della nostra civiltà, dell’Europa e dell’Occidente.

Il sottosegretario Fausta Bergamotto ha sottolineato come “La figura del Pontefice sia stato un testimone credibile ed efficace del nostro tempo, la cui azione è sempre stata incentrata sul rispetto reciproco, valori in cui non possiamo che riconoscerci.”

Il francobollo, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, è diffuso da Poste Italiane in 524.000 mila esemplari.

 

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