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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Treofan S.r.l.
Dipendenti: Circa 150
Settore: Produzione e distribuzione di film in polipropilene
Data: 5 novembre 2020

Il 5 novembre 2020 si è tenuto l’incontro in video conference convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico avente ad oggetto il sito produttivo di Terni (TR) della società Treofan S.r.l. La riunione era presieduta dal Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde. Hanno partecipato Stefano D’Addona, Davide Amorosi, Chiara Cherubini, Francesca Borea e Paola Capone del Ministero dello Sviluppo Economico, l’Assessore allo Sviluppo Economico Michele Fioroni, Mauro Andrielli e Luigi Rossetti della Regione Umbria, Leonardo Latini Sindaco di Terni, Manfred Kaufmann Ceo e Christelle Dal Cason di Jindal Films Europe, Deepak Jain CFO di Treofan Europe, assistiti da Daniele Rossi, Aberto De Luca e dal Direttore Generale di Confindustria Umbria Elio Schettino e Claudio Di Berardino, e le segreterie nazionali e territoriali di Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil e Ugl Chimici, unitamente alle RSU.
Il Sottosegretario Todde ha aperto l’incontro dando la parola all’Azienda.
L’A.D. dell’Azienda, Mr Kaufmann, ha annunciato la messa in liquidazione di Treofan Italy e la cessazione delle attività produttive dello stabilimento di Terni dovuta ad una riorganizzazione del Gruppo resasi necessaria dal calo della domanda globale e dall’emergenza sanitaria. La decisione è stata molto difficile ed è irrevocabile. Verrà nominato un liquidatore il quale avrà il compito, tra l’altro, di comunicare al Mise e alle Parti sociali ogni dato tecnico sulla procedura, allo scopo di gestire al meglio tutti gli impatti che questa decisione comporta.

Il Sottosegretario Todde ha manifestato sorpresa e perplessità per la decisone assunta, in modo unilaterale e ineluttabile, da parte dell’Azienda. L’Azienda ha mostrato disimpegno e non ha tenuto fede agli impegni presi nell’Accordo siglato tra le parti ad agosto con l’intermediazione del MiSE. Ciò comporterà inevitabilmente delle conseguenze in termini di relazioni con le Istituzioni italiane. Il Mise attiverà qualsiasi tipo di mezzo legale, istituzionale a tutela dei lavoratori e della continuità produttiva, nonché di verifica delle responsabilità dell’azienda e, inoltre, degli strumenti di aiuto agli investimenti e di supporto al reddito per causale covid di cui ha usufruito la società.
L’Assessore Fioroni della Regione Umbria, dopo aver condiviso le osservazioni del Sottosegretario Todde, ha palesato il massimo disappunto per la decisione aziendale di chiudere gli impianti osservando che una simile decisione non può essere giustificata dalla semplice chiusura in rosso dell’ultimo trimestre. Tale comportamento manifesta una mancanza di rispetto per il territorio.
Le OO.SS. hanno condiviso le parole pronunciate dal Sottosegretario Todde e dall’Assessore della Regione Umbria Fioroni. Hanno sottolineato che il settore manifatturiero in Italia ha un’importanza assolutamente determinante e non è accettabile assistere all’arrivo di un investitore straniero che sin dall’inizio ha dimostrato di non voler attuare operazioni tese a garantire la continuità produttiva per i nostri stabilimenti. Hanno chiesto all’Azienda di documentare la destinazione degli ordinativi dei prodotti di Terni, che con una chiara logica aziendale sono stati trasferiti verso altri stabilimenti italiani ed europei del gruppo. Le OOSS hanno comunicato che è stata spedita una lettera al sindacato chimico europeo per intervenire presso la Commissione Europea nei confronti della Jindal, anche perché ha contravvenuto alla normativa che regola l’utilizzo di fondi europei ricevuti.
Hanno chiesto all’azienda di non procedere con la liquidazione di Treofan Italia e di individuare un percorso per trovare un nuovo imprenditore, salvaguardando la continuità produttiva e i lavoratori con l’attivazione di ammortizzatori sociali e coinvolgendo una società di Advisor. È fondamentale che ci sia un costante presidio di lavoratori per consentire l’agibilità dell’impianto e il mantenimento dei macchinari, ai fini di una eventuale acquisizione da parte di un altro imprenditore. Lo stabilimento di Treofan Terni è all’interno di un consorzio industriale e condivide con le altre aziende che ne fanno parte le utenze e inoltre l’impianto depurazioni acque a servizio della zona. Il polo chimico di Terni è un polo chimico integrato, la chiusura di Treofan determinerebbe complicazioni per le altre aziende del sito. La prima riguarda il depuratore delle acque, che costituisce un elemento di sicurezza ambientale anche per i cittadini ternani. Nel sito chimico convergono i reflui che incanalati nel depuratore industriale di proprietà della Treofan, il quale è messo a disposizione delle altre aziende che pagano regolare affitto per l’utilizzo del servizio di depurazione. Il secondo elemento di criticità è dato dal fatto che nel sito chimico industriale insiste una centrale di produzione di energia elettrica che permette alle aziende del consorzio di risparmiare sul costo energetico; l’uscita di Treofan dal consorzio comporterebbe aggravio del costo energetico e degli altri costi c.d. condominiali che Treofan tuttora contribuisce a pagare con le altre aziende presenti nel sito.
Mr. Kaufmann ha affermato di rispettare il punto di vista del Governo e si dice pronto a ricevere le azioni che verranno fatte, si presenterà nelle sedi appropriate, confidando nella regolarità dell’operato dell’azienda anche per quanto concerne il sito di Brindisi.
Il Sindaco di Terni, Leonardo Latini, dopo aver ringraziato il Sottosegretario e l’Assessore Fioroni, ha affermato che l’annuncio di oggi non è una sorpresa poiché Treofran Terni è stata privata da parte di Jindal di tutti gli ordini, del know how e delle materie prime, in questo modo Jindal ha cercato di acquisire quote di mercato a danno di Treofan. Il polo chimico deve la sua sopravvivenza anche grazie alla presenza di Treofan. Ci sono aziende che vorrebbero insediarsi in quel produttivo per fare impresa che potrebbero vedere vanificate le loro prospettive a causa di questa decisione. Esiste anche una responsabilità delle aziende nei confronti dei territori dove hanno sede i loro stabilimenti.
Il Sottosegretario Todde ha sottolineato che questo tavolo vede tutte le Istituzioni d’accordo con le parti sociali nel voler salvaguardare il sito produttivo indipendentemente dalla proprietà, che non ha reso un buon servizio alla città di Terni. Un’azienda seria si confronta con le parti sindacali e, nella misura in cui sceglie di chiudere uno stabilimento, sceglie il percorso con minore impatto negativo sui lavoratori. In questo caso il cammino scelto dall’azienda rappresenta la soluzione più negativa per il territorio e i dipendenti.
Il sottosegretario Todde ha altresì precisato che, sebbene spetti all’azienda decidere il percorso da intraprendere, tuttavia non è accettabile utilizzare il tavolo ministeriale per annunciare soluzioni unilaterali. Scegliere una strada che non è condivisa con le istituzioni e con le organizzazioni sindacali creerà uno scontro istituzionale. Ha richiesto che venga riportata alla Proprietà la richiesta di cambiare la decisione di liquidare il sito.
Mr Kaufmann ha chiarito che l’Azienda assolverà agli obblighi nei confronti del consorzio e di non voler creare problemi alle altre aziende del consorzio. La decisone di liquidare la società è stata presa dalla Treofan Group e che dunque non è nel suo potere di decidere diversamente dalla liquidazione.
Il Sottosegretario Todde ha concluso l’incontro chiedendo a Mr Kaufmann di rappresentare alla proprietà le possibili conseguenze della decisione di mettere in liquidazione la società senza avere un confronto con le controparti, OO.SS. e le Istituzioni presenti e rappresentando l’opportunità di avviare un percorso condiviso. Il tavolo rimane aperto e varrà riconvocato appena ci sarà una risposta da parte dell’azionista.

 

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