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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Società Flextronics Manufacturing Srl  
Settore: ICT
Numero dipendenti: 570 circa
Data: 25 novembre 2021

 

In data 25 novembre 2021 si è svolta una videoconferenza convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico avente ad oggetto la società Flextronics Srl.

L’incontro è stato presieduto da Luca Annibaletti, Coordinatore della Struttura per le crisi di impresa. Hanno partecipato: per il MISE Stefano D’Addona, Responsabile della Segreteria Tecnica del Vice Ministro Alessandra Todde, Chiara Cherubini della Segreteria Tecnica del Ministro, Maria Laura Bruno e Paola Capone della Divisione XI “Crisi di Impresa”; per la Regione Friuli Venezia Giulia Lucio Penso, dell’Assessorato alle Attività produttive e Luca Antonicelli dell’Assessorato al lavoro; per la Flextronics Sergio Bosso General Manager Flex Manufacturing, Fabrizio Magistrali Business Developer Flex Manufacturing, Silvia Sforzini Human Resource Manager Flex Manufacturing, assistiti da Marco Prandelli e Davide Boffi dello studio legale Dentons. Hanno, inoltre, partecipato le Segreterie nazionali e territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm- Uil, Ugl Metalmeccanici, USB e le RSU.

Il dott. Luca Annibaletti ha invitato la società a fornire un quadro della situazione attuale e delle prospettive future dello stabilimento produttivo.

Il dott. Bosso ha reso noto la difficoltà di approvvigionamento di materie prime sul mercato che si sta registrando su scala mondiale. Tale situazione ha determinato dei ritardi nella consegna della merce, in particolar modo, dei dispositivi semi conduttori e dei circuiti integrati che vengono usati, in misura massiva, su tutte le lavorazioni che vengono realizzate a Trieste. Consequenzialmente, i nuovi progetti, compreso lo sviluppo della nuova famiglia di prodotto c.d. “Quinta generazione”, hanno registrato dei ritardi che hanno reso necessario il ricorso alla cassa integrazione, almeno fino al primo semestre 2022.

L’ing. Magistrali ha reso noto che vi è una serie di contatti in corso, due dei quali sono in fase finale di formalizzazione di accordi che prevedono l’ingresso di nuove commesse con un orizzonte produttivo a medio termine, fermo restando il rinvenimento sul mercato dei materiali idonei.

Le OO.SS. hanno accolto con fiducia l’annuncio dell’azienda in merito ai nuovi elementi di novità che, comunque, non saranno a pieni regime nell’immediato. Hanno chiesto, altresì, quanto questi due accordi, in fase di finalizzazione, possano influire in termini di allocazione del personale e come verranno implementate le varie attività di produzione.

Il Dott. Magistrali ha anticipato che la Flextronics ha stipulato accordi con le società Roboze e Nokia e, per il 2022, la produzione è salva. Il dott. Bosso ha precisato che le ultime macchine di Roboze che si stanno assemblando sono macchine di generazione più avanzata per le quali permane la problematica per il reperimento della componentistica. Nonostante ciò, la società Roboze ha intenzione di continuare la collaborazione con la Flex. Per quanto riguarda l’occupazione, attualmente le commesse per Nokia occupano il 90% circa della forza lavoro. Su Roboze, a livello di occupazione, si pensa di poter arrivare, a regime, su 15-20 unità lavorative che potranno aumentare nel tempo se l’azienda avrà capacità di coprire tutte le famiglie di prodotti e di costruire una credibilità e una collaborazione di reciproco vantaggio. Ha precisato, inoltre, che anche con altri clienti, hanno difficoltà a consegnare le commesse a causa della scarsità nella fornitura dei materiali idonei.

Le OO.SS. hanno chiesto rassicurazioni sulla realizzazione dei progetti aziendali e di chiarire anche il loro impatto in termini di ricaduta occupazionale, auspicando il rafforzamento del ruolo strategico dello stabilimento di Trieste, in modo che possa mantenere la sua posizione come centro di eccellenza. Hanno chiesto chiarezza, inoltre, sulle prospettive dell’azienda, compatibilmente con la situazione e le problematiche già esposte anche negli incontri precedenti, per dare un respiro ai lavoratori che si trovano in grandi difficoltà e ai 140 dipendenti in cassa integrazione. Nonostante la difficoltà generalizzata dell’azienda nella programmazione dell’attività e nel diversificare i prodotti e ampliare la gamma di produzione, le OO.SS. hanno auspicato che si possano mantenere i livelli occupazionali, stabilizzare i precari e lavorare alla programmazione di nuove assunzioni.

Il dott. Penso, della Regione Friuli Venezia Giulia, ha evidenziato che tutto il settore manifatturiero italiano ha bisogno dell’elettronica e ha chiesto all’azienda se fosse possibile bloccare questa fase di bassa operatività.

Il dott. Bosso ha risposto che ci sono delle valutazioni occupazionali legate all’acquisizione di commesse che partiranno, con tempistiche diverse, dal secondo trimestre 2022, tenendo conto delle opportunità dei progetti in corso con aziende a livello europeo che implementeranno l’attività produttiva. Ha evidenziato la situazione mondiale, dovuta alla transizione alla domotica e alla transizione all’elettrico dell’automotive, ha determinato un aumento della domanda dei semi conduttori a fronte degli investimenti massivi delle aziende. A ciò si aggiunge che l’Europa rispetto all’Asia è indietro nella produzione di semiconduttori. Ha evidenziato che Flextronics è presente, come fornitore di primo livello, nell’automotive, nel campo medicale, industriale, elettrodomestici ed altri beni per la casa. Pertanto, ha auspicato che tale crisi del mercato si possa sbloccare dal secondo semestre 2022 al fine di dar corso a nuovi investimenti. La società, nonostante sia avvantaggiata dall’appartenenza ad un grande Gruppo solido, allo stato attuale, data questa situazione di incertezza del mercato, non ha visibilità sul materiale che si riuscirà a reperire sul mercato. Tuttavia persiste la volontà dell’azienda, anche grazie a possibili strumenti istituzionali, a riprendere l’attività a pieno regime al più presto possibile.

Il dott. Annibaletti ha comunicato che il tavolo sarà aggiornato agli inizi del prossimo anno ed ha richiesto ai rappresentanti della società di coinvolgere il Gruppo di appartenenza per poter illustrare nel prossimo incontro maggiori risposte in merito alle strategie industriali future. Ha evidenziato la disponibilità del MiSE a lavorare per fornire il proprio supporto al Piano industriale dell’azienda, mettendo a disposizione gli strumenti disponibili. Il Mise continuerà a monitorare le vicende aziendali affinché si possa trovare una strategia globale di uscita da questa crisi.

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