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Documento: Verbale di incontro
Azienda: QF SpA (ex GKN)
Settore: Automotive
Numero dipendenti: 370, più 80 indotto
Data: 24 febbraio 2023

 

Il 24 febbraio 2023, presso il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, si è tenuto l’incontro avente ad oggetto la società QF S.p.A. La riunione è stata presieduta dal Sottosegretario di Stato Fausta Bergamotto e moderata dal Coordinatore della Struttura per le crisi di impresa il dott. Luca Annibaletti. Per il MIMIT erano presenti la Dirigente della III Div. Crisi di Impresa, Chiara Cherubini, Francesca Borea della medesima divisione, Federico Pennati della Segreteria del Sottosegretario di Stato Bergamotto. Hanno partecipato per il Ministero del Lavoro e per le Politiche Sociali il Direttore Generale DG dei Rapporti di lavoro e delle relazioni industriali, Romolo De Camillis; per la Regione Toscana il Consigliere settore lavoro e crisi aziendali, Valerio Fabiani, il responsabile dell'Ufficio di Gabinetto del Presidente della. Giunta Regionale Paolo Ernesto Tedeschi, il dirigente del settore lavoro, Simone Cappelli, Carmela Toscano Marco Burgassi e Michele Beudò dell’Unità di crisi lavoro della Regione Toscana e l’agenzia regionale ARTI; per la Città Metropolitana di Firenze l’Assessore al Lavoro Benedetta Albanese; per il Comune di Campi Bisenzio il Vice Prefetto e Commissario Prefettizio Grazia La Fauci e il sub commissario Mattia Capecchi; per Invitalia Tommaso Cafora della funzione Pianificazione Strategica e Politiche Industriali; per QF SpA il liquidatore Salvatore Sarcone assistito dai propri consulenti, per Confindustria il Direttore Area Lavoro Pierangelo Albini e le segreterie nazionali e territoriali di CGIL, CISL, UIL, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, USB lavoro privato, unitamente alle RSU.

Il Sottosegretario di Stato Avv. Bergamotto ha aperto la riunione rappresentando che, a seguito della decisione della proprietà di mettere in liquidazione la società QF Spa, il Ministro ha inteso convocare con celerità il tavolo per affrontare le implicazioni connesse a tale decisione. Ha poi dato la parola al liquidatore al fine di avere un aggiornamento in merito al programma che intende seguire, con particolare riferimento al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori.

Il Prof. Sarcone ha reso noto che, con la collaborazione di esperti, sta studiando la documentazione relativa alla società. Ha messo in risalto la carenza di liquidità; ha precisato che la proprietà non intende procedere alla mera cessazione dell’attività perché si vuole cercare di trovare una soluzione al fine di garantire il pagamento delle retribuzioni dei lavoratori. A tale proposito, ha osservato che per l’azienda sarebbe utile potersi avvalere della cassa integrazione.

Il dott. De Camillis ha reso noto che il Ministero del lavoro sta conducendo un’istruttoria sui possibili strumenti che possono essere messi a disposizione, precisando che nel corso del 2022 l’INPS ha negato la concessione della Cigs a causa dell’assenza dei requisiti.

Le OO.SS. hanno, innanzitutto, posto in evidenza che i lavoratori non percepiscono lo stipendio da 5 mesi e hanno chiesto il ritiro della procedura di liquidazione al fine di garantire la reindustrializzazione del sito. A tale scopo, hanno anche chiesto che l’azienda sia posta in amministrazione straordinaria o comunque in regime di commissariamento a tutela dell’occupazione, invocando la messa a disposizione di ammortizzatori sociali per accompagnare la reindustrializzazione.

Il Cons. Fabiani ha fatto sapere che la Regione Toscana, preso atto che l’azienda non ha individuato investitori per reindustrializzare il sito, ha avviato, informando le OO.SS., un’attività di scouting che ha condotto a n. sei manifestazioni di interesse, dimostrando come il sito di Campi Bisenzio sia in grado di attrarre l’interesse da parte di investitori. Ha osservato, tuttavia, che è necessaria la collaborazione dell’azienda affinché questa ritiri la procedura di liquidazione. Il percorso di reindustrializzazione potrà così beneficiare del sostegno della Regione e degli strumenti messi a diposizione dal Governo, tra questi ha ritenuto fondamentali gli ammortizzatori sociali per accompagnare tale percorso.

Il dott. Annibaletti ha confermato che il percorso di reindustrializzazione del sito potrà essere realizzato anche attraverso strumenti messi a disposizione da Cooperazione Finanza e Impresa (CFI), società partecipata e vigilata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per costituire un’eventuale cooperativa di lavoratori ovvero il Fondo Salvaguardia di Invitalia; questi strumenti agevoleranno la continuità occupazionale dell’impresa.

Il Sottosegretario Avv. Bergamotto ha in primo luogo precisato che, per l’accesso di una impresa di queste dimensioni alla procedura di Amministrazione Straordinaria, deve essere dichiarato dal Tribunale competente lo stato di insolvenza previa istanza dell’impresa stessa ovvero dei creditori o dei soggetti titolati per legge. Ciò doverosamente premesso, ha evidenziato che in tale vertenza tutte le Istituzioni, centrali e locali, presenti al tavolo sono allineate ad avviare un percorso di reindustrializzazione di QF SpA che la procedura di liquidazione rischia di compromettere, creando difficoltà anche sotto il profilo della tipologia di ammortizzatori sociali da mettere a disposizione.

Ha pertanto condiviso la richiesta della Regione Toscana e delle parti sociali di revocare la procedura di liquidazione, invitando il liquidatore e la proprietà a discuterne a breve presso la sede del Ministero insieme alla Regione Toscana, per poi aggiornare il tavolo alla settimana successiva.

 

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