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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Natuzzi Spa
Settore: Arredamento
Numero dipendenti: 2.181
Data: 02 marzo 2022

 

Il giorno 2 marzo 2022 si è svolto presso il Ministero dello sviluppo economico l'incontro in video conferenza riguardante la situazione produttiva e occupazionale del Gruppo Natuzzi. La riunione è stata presieduta da Luca Annibaletti, Coordinatore della Struttura per le Crisi di Impresa, Per il Mise erano presenti: Stefano D’Addona, Chiara Cherubini e Antonella Cascioli. Hanno altresì partecipato, Leo Caroli e Elisabetta Biancolillo per la Regione Puglia, Lo vecchio e Geraldi della Regione Basilicata, Massimo Boschi per Invitalia; Giuseppe Bisceglie per Confindustria Bari , Giorgio Meschiari per Confindustria Taranto; Mario de Gennaro, Maria Patrizia Ragazzo, Leonardo Lamanna, Claudio Enrico Schiavone in rappresentanza della Natuzzi Spa; le segreterie nazionali e territoriali delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Feneal-Uil, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, USB e Cobas

Il dott. Annibaletti ha aperto l’incontro ringraziando le Regioni per l’impegno profuso e la collaborazione istituzionale; ha inoltre precisato che il Comitato di Coesione Territoriale ha confermato la proroga di fondi pari sei milioni di euro per l’Accordo di Programma Natuzzi. Ha quindi invitato l’azienda ad illustrare il Piano.

Il dott. De Gennaro ha illustrato in dettaglio le strategie, il posizionamento e le prospettive di crescita del Gruppo. Ha inoltre illustrato, da un punto di vista produttivo, i principi cardine per la realizzazione del progetto “fabbrica 4.0” funzionale al rilancio del Gruppo ed alla sua competitività. In tale ottica, ha specificato, si prevedono degli interventi per il contenimento degli esuberi che contemplano sia strumenti di transizione (contratti di solidarietà e cassa integrazione) che azioni concertate (accompagnamento alla pensione, contratto di espansione, esodo incentivato, contratto di rete di solidarietà, part time, politiche attive per il reimpiego, accordi di ricollocazione).
In prima istanza era stata avanzata una prima ipotesi di piano industriale, che era già una variante di programma iniziale, con tre fabbriche a tre turni: Jesce 1, Jesce 2 e Laterza, e la piattaforma logistica di La Martella.
Con questa ipotesi nel 2026 vi sarebbe stato un livello occupazionale di 1.594 persone in Natuzzi Italia e un numero di 512 persone in esubero (di cui 393 nelle fabbriche).
Si è provato a delineare una ipotesi alternativa che potesse contenere maggiormente gli esuberi.
La seconda ipotesi elaborata prevede cinque fabbriche a due turni: Jesce 1 , Jesce 2 , Laterza, (con la stessa attribuzione di personale) Ginosa e Graviscella (fabbrica completamente innovativa e altamente tecnologica)
Questa soluzione molto più bilanciata rispetto alla precedente rende anche più governabile il primo anno degli investimenti.
La soluzione riduce a regime gli esuberi a 315 unità nelle fabbriche (contro 393 nella precedente versione) con un totale di 414 unità. Il livello occupazionale si incrementerebbe da 1.594 unità complessive a 1.684.
Inoltre, con la presenza di cinque siti con due turni, si eviterebbe il terzo turno notturno, gravoso per alcune categorie di personale.

Il dott. Boschi di Invitalia ha confermato che i fondi per l’Accordo di Programma saranno disponibili fino al 31 dicembre 2023 ed anche a livello regionale dovrebbero esservi le risorse necessarie senza problemi di scadenza.
La nuova configurazione produttiva, ha sottolineato, si discosta da quella presentata nella recente variante ma si configura più aderente alla configurazione delle cinque location produttive come già previsto nel 2019; attende quindi, ha proseguito, che l’azienda invii celermente la documentazione tecnica relativa a questa nuova variante.

Le organizzazioni sindacali hanno espresso apprezzamento per il piano industriale relativamente all’opzione 2 sui cinque turni in quanto presenta un minor disagio per i lavoratori.
Hanno recepito positivamente la semplificazione dei modelli in quanto con il recupero della produttività si può salvaguardare l’occupazione, inoltre hanno espresso apprezzamento rispetto alla trasparenza dimostrata dai vertici aziendali, specificando che è necessario monitorare alcuni aspetti del Piano come gli esuberi, il rientro di alcune lavorazioni dalla Romania, la necessità di potenziare il distretto Puglia-Basilicata che può fornire occasioni di lavoro al personale in esubero; infine vanno monitorate le azioni per l’efficientamento energetico per le quali son stati erogati gli incentivi.

 

Il dott. Caroli della Regione Puglia ha espresso apprezzamento per il confronto sviluppatosi tra sindacato ed impresa quale esempio di buone pratiche nelle relazioni industriali; inoltre, adottare l’opzione 2 sui 5 turni convince le Istituzioni ed è coerente con l’analisi del Piano effettuata da Invitalia.
Ha espresso apprezzamento per l’impegno alla gestione degli esuberi; la Regione Puglia, ha sottolineato, metterà in campo idonee misure di politiche attive.
Ha auspicato la costituzione di una cabina di regia che monitori anche trimestralmente l’avanzamento del piano industriale e la gestione degli esuberi.

Il dott. Geraldi della Regione Basilicata ha espresso identico apprezzamento del Piano, offrendo la propria disponibilità a mettere in campo analoghi strumenti di sostegno e politiche attive.

I vertici aziendali hanno ringraziato programmando un prossimo incontro in azienda per formalizzare quanto oggi esposto; predisporranno quindi la documentazione da inviare a Invitalia.

Il dott. Annibaletti ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto, ricordando sia il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali, il contributo delle regioni e il clima aziendale di collaborazione.

Il tavolo è stato chiuso ricordando l’impegno del MiSE a mantenere monitorata la situazione, auspicando lo sviluppo di questo percorso positivo affinché Natuzzi possa uscire presto dal novero delle aziende al tavolo di crisi.

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