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Documento: Verbale di incontro
Azienda: FOS Srl del Gruppo Prysmian
Settore: ICT-TLC
Numero dipendenti: circa 300
Data: 13/07/2022


Il 13 luglio 2022 si è tenuto un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico avente ad oggetto lo stabilimento di Battipaglia della FOS Srl del Gruppo Prysmian. L’incontro è stato presieduto dal Coordinatore della Struttura per le crisi di crisi di impresa Luca Annibaletti. Hanno partecipato per il MiSE Stefano D’Addona Responsabile della Segreteria Tecnica del Vice Ministro Alessandra Todde, Renato Ronconi dell’ufficio di Gabinetto, Chiara Cherubini, Dirigente della III Div. Crisi di Impresa, Giovanni Campobasso, Giulia Moscoloni, Francesca Borea della medesima divisione e Tiziana Vallone in qualità di esperto nominato per coadiuvare le attività della Struttura. Hanno altresì partecipato per la Regione Campania l’Assessore Marchiello Assessore alle Attività produttive e al Lavoro, Gennaro Caiazzo Dirigente di staff Funzioni tecniche mercato del lavoro e Antonio Lepore Responsabile della Segreteria Particolare dell'Assessorato al Lavoro; per la FOS Srl Ernesto Marzano Responsabile risorse umane e Claudia Aletto HR Plant Manager; per Confindustria Salerno Giuseppe Baselice e le Segreterie nazionali e territoriali Cgil, Cisl, Uil, Femca-Cisl, Filctem Cgil, UGL Chimici, Uiltec e le RSU.

Il dott. Annibaletti ha aperto la riunione rammentando che il Gruppo Prysmian è una Public Company e che l’incontro di oggi è volto a fare chiarezza sui problemi della società controllata al 100% FOS. Ha poi dato la parola all’azienda per fornire un quadro della situazione.

L’Ing. Marzano ha confermato che il Gruppo Prysmian è una Public Company con sede italiana e quotata presso la borsa di Milano e che vanta un fatturato di circa 14 miliardi di euro, con 1500 dipendenti in tutto il mondo, risultando solida dal punto di vista finanziario nel settore della trasmissione energetica con 104 fabbriche nel mondo, di cui 7 in Italia. In particolare, FOS Srl a Battipaglia si occupa del settore telecomunicazioni e fornisce cavi ottici, producendo fibra ottica, con 300 dipendenti, di cui 250 sono operatori di fabbrica e 50 sono impiegati. Su tale stabilimento, il Gruppo Prysmian ha investito molto e nel 2018 ha stipulato un accordo di competitività con le parti sociali per ampliarne la capacità produttiva. Successivamente, la Prysmian ha bloccato gli investimenti a causa della situazione di mercato nella quale la presenza di operatori asiatici ha fortemente ridotto i prezzi della fibra ottica, non più ritenuti sostenibili dall’azienda. Ha rappresentato che FOS Srl a Battipaglia produce 8,2 milioni di km di fibra ottica di qualità premium che sul mercato ha un costo maggiore rispetto a quella prodotta da altri operatori, poiché di grande qualità in quanto consente una lunga durata, una migliore resistenza ed adattabilità e una maggiore sicurezza sul piano della cyber security. Essa tuttavia non trova spazio nel mercato in Italia a causa della forte concorrenza basata sul ribasso dei prezzi. L’Ing. Marzano ha poi reso noto che la FOS esporta i suoi prodotti in Australia, riuscendo così a non fermare la produzione a ciclo continuo, ma l’auspicio è quello di aumentare la produzione per vendere in Italia. Ha evidenziato, inoltre, che l’azienda negli ultimi anni ha registrato bilanci negativi con perdite ingenti di circa 17 milioni di euro e che, pertanto, la società ha avuto interlocuzioni con le Istituzioni nazionali e locali per presentarsi parte attiva nei progetti del PNRR, prospettando alle Istituzioni di valutare la possibilità di adottare il medesimo modello organizzativo presente in Francia, laddove vengono richieste specifiche tecniche volte a privilegiare la qualità dei prodotti che non consentono di ridurre i prezzi al di sotto sotto dei livelli necessari per coprire i livelli standard di qualità. Ha sottolineato, infine, che in Francia il 50% della produzione della fabbrica è destinata ad operatori nazionali di telecomunicazione, contrariamente a quanto accade in Italia, e che pertanto l’azienda sta valutando soluzioni gestionali alternative per il prossimo anno.

Il dott. Annibaletti ha reso noto che la tematica delle telecomunicazioni è molto complessa ed è all’attenzione dei vertici del MiSE, proponendo di attivare dei tavoli tecnici al fine di verificare l’esistenza di possibili soluzioni.

Le OO.SS. hanno invocato la massima trasparenza e chiarezza da parte dell’azienda, manifestando preoccupazione per la tutela occupazionale di circa 300 dipendenti diretti e 600 dell’indotto. Hanno poi invitato il Governo a prevedere delle garanzie tecniche nei bandi di gara per i progetti PNRR e ad adottare norme volte a premiare la qualità. Le OO.SS. hanno accolto la proposta del MiSE di aprire un tavolo tecnico alla condizione che renda partecipi le parti sociali, sollecitando il MiSE ad attivarlo in tempi rapidi. Hanno inoltre invitato la società a non prendere decisioni unilaterali, prima del confronto al tavolo tecnico. Hanno sottolineato infine che lo stabilimento è sito in un’area di crisi complessa, evidenziando di conseguenza l’importanza di mantenere l’attività produttiva a garanzia della tutela occupazionale in quel territorio.

Il dott. Baselice ha garantito il supporto di Confindustria evidenziando che il problema sollevato dall’azienda ha natura politica la cui soluzione richiede l’impegno di tutte le parti.

Il dott. Lepore ha affermato che la Regione Campania fornirà il proprio contributo mettendo a disposizione tutti gli strumenti disponibili per tutelare l’occupazione in un territorio difficile. Ha condiviso la proposta di aprire un tavolo tecnico anche per verificare i piani dell’azienda al fine di verificare le misure da mettere a supporto.

Il dott. Marzano ha evidenziato che il problema della sostenibilità economica causata dalla difficile situazione di mercato si è aggravato a causa dell’aumento dei costi legati all’energia che contribuisce a rendere insostenibile la produzione in un contesto di neutralità tecnologica del mercato. Ha dato la massima disponibilità dell’azienda a discutere qualsiasi proposta al tavolo tecnico che ha suggerito di prevedere entro la fine del mese, poiché l’azienda a settembre presenterà un piano finanziario per l’anno venturo. Ha precisato che l’azienda ad agosto continuerà la produzione, ma non esclude alcuna ipotesi percorribile, auspicando dal Governo azioni che possano consentire di regolare il mercato.

Il dott. Annibaletti ha chiuso il tavolo annunciando la convocazione del tavolo tecnico entro la fine del mese, invitando l’azienda a non agire unilateralmente fino a che non sia stato avviato il confronto.

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