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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Acc Wanbao in A.S. e Ventures in fallimento
Settore: Componenti per elettrodomestici
Numero dipendenti: circa 300 (Acc Wanbao) + circa 400 (Ventu-res)
Data: 23/04/2021

In data 23 aprile 2021 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto un incontro di aggiornamento riguardante le aziende Acc Wanbao e Ventures. La riunione, che si è svolta in video conferenza, è stata presieduta dal Vice Ministro Alessandra Todde. Hanno partecipato per il MiSE Stefano D’Addona, Chiara Cherubini, Rosanna Argentieri e Francesca Borea della Div. XI Crisi di impresa. Per il Ministero del Lavoro erano presenti Agnese De Luca, Direttore Generale della DG Ammortizzatori sociali e Romolo De Camillis, Direttore Generale della DG Rapporti di lavoro; per la Regione Veneto ha partecipato l’Assessore al lavoro Elena Donazzan; per la Regione Piemonte l’Assessore al Lavoro Elena Chiorino e Alberto Anselmo; per il Comune di Torino il Sindaco Chiara Appendino e l’Assessore alle Attività produttive Alberto Sacco. Erano, inoltre, presenti il Sindaco di Riva presso Chieri Lodovico Gillio; il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero; il Sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa; il Prefetto di Torino Claudio Palomba; Ernesto Somma e Roberto Rizzardo di Invitalia S.p.A.; il Commissario Straordinario di Acc Wanbao, Maurizio Castro; Maurizio Gili, curatore fallimentare di Ventures, assistito da Giuseppe Goffi, Giuseppe M. Ricci e Annamaria Marcone; in rappresentanza di Whirlpool Latin America era presente il consulente Giampiero Falasca e Francesco De Gennaro dello studio DLA Piper Giampiero Falasca, e Denis Cipressa in rappresentanza della Società Whirlpool. Hanno altresì partecipato le segreterie di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Ugl Metalmeccanici nazionali e territoriali, unitamente alle rispettive RSU.

Il Curatore Gili ha ricordato che salvo modifiche e/o interventi normativi che consentano la proroga dell’ammortizzatore sociale che verrà a scadenza il prossimo 22 luglio, dovendosi rispettare i termini di preavviso, e come ampiamente preannunciato, la Curatela non si trova nella posizione di poter evitare di avviare la procedura di licenziamento collettivo. Il Dott. Gili ha esplicitato la posizione ufficiale degli Organi della procedura fallimentare, secondo cui la curatela esprime la propria piena disponibilità a collaborare con le Istituzioni e le rappresentanze dei lavoratori al fine di consentire la realizzazione di tutte le alternative percorribili rispetto ai licenziamenti che non comportino per la procedura stessa alcun onere aggiuntivo sul passivo della procedura (come ad esempio l’utilizzo eventuale di Cassa per causale Covid che comporta un aggravio consistente nella maturazione degli oneri del TFR in capo all’imprenditore/procedura fallimentare). La procedura è, infatti, allo stato, assolutamente incapiente e, inoltre, in debito nei riguardi dei lavoratori.

Il Vice Ministro è intervenuta ribadendo la disponibilità del Mise a supportare ogni iniziativa tesa a garantire un percorso di tutela per i lavoratori, anche eventualmente verificando la percorribilità di interventi normativi attraverso un tavolo tecnico con la curatela fallimentare e il Ministero del Lavoro.

Il Dott. De Camillis del Ministero del Lavoro si è dichiarato disponibile ad un confronto in un tavolo tecnico con gli altri attori, al fine di individuare possibili ammortizzatori sociali da utilizzare.

Il Commissario straordinario di Acc ha ringraziato i lavoratori per gli sforzi profusi finora e ha affermato che i primi 3 mesi 2021 sono stati molto positivi rispetto al 2020, con una produzione di 520.000 pezzi (+20% sul 2020, e +15,7% sulla media del triennio precedente). Ha riportato come vi sia un interesse attivo e incessante del mercato nei confronti di Acc, derivante dalla qualità dei prodotti e del servizio, che resta costante, nonostante in passato non si sia investito sull’aggiornamento tecnologico dei modelli e delle linee produttive. Un’importante criticità è rappresentata dall’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime. A ciò si aggiunge l’esaurimento delle disponibilità di cassa. L’azienda contava sulla concessione del finanziamento bancario, garantito al 100% dal MEF, operazione tuttavia non ancora approvata dalla Commissione Europea, in quanto ritenuta dalla medesima non conforme alla disciplina sugli aiuti di Stato. Era stata anche prospettata la possibilità di avvalersi della Garanzia Italia ex art. 1 D.L. n. 23/2020 (cd. Decreto Liquidità), ma le banche non si sono dichiarate disponibili. E’ intervenuto, successivamente, l’art. 37 del D.L. 41/2021 (cd. Decreto Sostegni) che prevede l’istituzione di un Fondo per il sostegno alle grandi imprese in difficoltà, comprese quelle in Amministrazione straordinaria: tuttavia l’iter attuativo non può essere tempestivamente utilizzato dalla Società. Il 1° aprile scorso vi è stato un incontro con le sigle sindacali, al termine del quale è stato firmato un verbale che prevede l’adozione di misure severissime per evitare la “rottura di cassa” contingentando le uscite finanziarie (compresa una ritenuta del 15% sulle spettanze dei lavoratori), ulteriormente rafforzate come comunicato in un incontro svoltosi ieri. Il Commissario ha riferito come da settembre siano in corso interventi di contenimento del drenaggio di cassa e come, allo stato, non vengano effettuati i versamenti agli enti previdenziali a carico azienda, e non vengano pagati i fornitori di servizi non essenziali, i consulenti della procedura, i canoni di locazione, e siano state azzerate le manutenzioni, così come le attività funzionali all’implementazione del progetto per il nuovo compressore a velocità variabile. Si è deciso, pertanto, di ridurre significativamente anche la produzione e la vendita nel mese di maggio, per non intaccare le residue disponibilità di cassa, esaurendo le scorte di magazzino e abbandonando alcuni ordinativi già acquisiti. Da giugno, in mancanza di supporto finanziario esterno, dovrà quindi forse essere sospesa tutta l’attività produttiva e i lavoratori collocati in CIGS, con l’avvio della fase dismissoria. Tutto questo potrebbe essere evitato qualora intervenisse un modesto apporto di cassa che consentisse la prosecuzione dell’attività produttiva. Il Commissario ha invocato, quindi, l’erogazione effettiva di un qualunque finanziamento, di qualsivoglia natura e di qualsivoglia fonte, entro la fine del mese di maggio, al fine di scongiurare la cessazione dell’attività produttiva. Lo stesso ha proceduto ad aggiornare lo stato dell’arte del progetto Italcomp, confermandone l’agibilità tecnica nonostante i ritardi accumulati: il piano è stato nel tempo aggiornato, migliorandolo in termini di redditività, con un Ebitda, a regime nel 2026, all’8% rispetto all’originario 5% e con un aumento del fatturato del 4,2% (passando dai 155,2 milioni di euro originari a 161,68 milioni di euro a regime), a parità di volumi produttivi (6 milioni di compressori assemblati a Mel, 2 milioni di motori Eldom supplementari e 6 milioni di motori per compressori prodotti a Chieri, al netto del motore elettrico per destinazioni non Eldom). Questi risultati verranno tuttavia raggiunti con un significativo ritardo rispetto alle previsioni del piano originario (la crescita del fatturato è mediamente più lenta del 9,9% rispetto al progetto iniziale, e l’ Ebitda positivo verrà raggiunto con un anno di ritardo, dal 2024 al 2025). Il Commissario ha riferito, inoltre, come sia stato ispezionato il sito ex Embraco di Riva presso Chieri, e sia stato ritenuto inadeguato per un eccesso degli spazi rispetto a quelli necessari e per la sua compromissione ambientale; si stanno, tuttavia, valutando delle alternative indicate dalla Regione Piemonte nella medesima area. Il Commissario ha previsto di poter installare a Chieri la linea motori (che nel piano era prevista entro il 3° trimestre del 2021) entro fine anno. Il trasferimento della linea Kappa da Mel avrà luogo non nel secondo trimestre 2022, come inizialmente previsto, ma a inizio 2023; e la linea New Light VSD sarà installata non nel quarto trimestre 2022 ma a fine 2023. Il Commissario Castro, in conclusione, ha fatto un appello accorato affinché le istituzioni riescano a fornire nell’immediato le disponibilità di cassa che consentano la prosecuzione dell’attività produttiva.

Il Vice Ministro Todde ha ricordato che il progetto Italcomp era nato per far sì che Acc restasse sul mercato “stand alone”. Era pacifico sin da subito che sarebbe stata necessaria una componente privata, al fine di evitare i rilievi della Commissione Europea in tema di aiuti di Stato. Ha reso noto che il Governo ha presentato l’art. 37 del D.L. Sostegni, sostenuto per quanto riguarda il MISE dal Ministro Giorgetti, e ciò dimostra l’interesse delle Istituzioni tutte, al fine di trovare soluzioni adeguate a questa problematica.

Il Prof. Somma ha illustrato i due vincoli posti dal Fondo Salvaguardia: il primo è che l’investimento veda la partecipazione di un investitore privato indipendente (sia soggetto privato tout court, e/o investitori pubblici che agiscono in veste di operatori di mercato), con una partecipazione pubblica che potrebbe ipoteticamente salire fino al 70%, in virtù della quota apportata dal soggetto che agisce come operatore di mercato, mentre il residuo 30% resterebbe comunque in capo ad investitori privati, mentre il secondo vincolo è che la partecipazione del Fondo resti di minoranza.

Le OOSS. hanno accolto con favore gli aggiornamenti forniti rispetto al progetto ItalComp e manifestato preoccupazione per il tempo prezioso perso sinora, chiedendo quindi di rispettare, se non anticipare, le attività previste per la costituzione di Italcomp. Hanno inoltre chiesto chiarezza circa il suo asset societario.
In merito alla procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori ex Embraco, hanno fatto presente che esiste un Fondo a protezione dei lavoratori stanziato a suo tempo dall’Embraco che, tuttavia, risulta essere bloccato da controversie legali tra la procedura fallimentare e l’ex Embraco stessa. Le OO.SS. hanno fatto notare come il licenziamento con successiva riassunzione dei lavoratori da parte di un soggetto terzo, comporterebbe la perdita di una serie di benefici, a cominciare dall’anzianità di servizio: quest’epilogo andrebbe ad ogni costo evitato, sospendendo quindi la procedura di licenziamento collettivo.

Il legale della Whirlpool, l’Avv. De Gennaro, ha rappresentato la disponibilità della Società a mantenere inalterati i propri impegni, interloquendo con la curatela fallimentare al fine di valutare come destinare le risorse del Fondo Escrow ai lavoratori nel modo corretto. I rappresentanti di Whirpool hanno dichiarato che il Fondo è a disposizione della soluzione che verrà individuata come migliore e che sarà condivisa da tutti.

L’Assessore Donazzan della Regione Veneto ha confermato la propria convinzione circa la bontà del progetto del polo del compressore italiano. Ha chiesto, inoltre, certezze circa l’applicabilità in tempo utile dell’art. 37 D.L. 41/2021 al fine di dare sostegno finanziario al sito di Italia Wambao Acc in A.S..

L’Assessore Elena Chiorino della Regione Piemonte ha sottolineato l’importanza del rispetto delle tempistiche, rilevando, inoltre, come il tema degli ammortizzatori sociali sia cruciale per dare continuità ai lavoratori ex Embraco. Ha confermato, infine, l’impegno della Regione per la risoluzione della crisi, anche in merito all’individuazione del nuovo sito.

Il Sindaco di Riva presso Chieri ha espresso rammarico per le notizie di stampa che definiscono il sito di Riva inadatto al progetto, affermando che è in corso un’efficace opera di bonifica.

Il Sindaco di Chieri si è detto preoccupato circa il rispetto delle tempistiche per la realizzazione del progetto Italcomp.

Il Sindaco di Borgo Valbelluna ha affermato come rivesta un’importanza determinante la conversione del D.L. Sostegni, a seguito della quale, in forza dell’art. 37, dovrebbero essere erogate le risorse di cassa necessarie.

L’Assessore alle Attività produttive del Comune di Torino Alberto Sacco ha ringraziato il Vice Ministro Todde per l’attenzione dedicata al progetto ItalComp e ha confermato la propria disponibilità a supportare il progetto.

Il Prefetto di Torino ha auspicato che il termine del 22 luglio possa slittare nelle more della predisposizione di una soluzione alternativa che rispetti le condizioni richieste dalla curatela fallimentare.

Il Vice Ministro Todde ha concluso l’incontro, auspicando la risoluzione della problematica, quale che sia la forma societaria prescelta, e assicurando il massimo impegno sin da subito per trovare la liquidità necessaria.
Il Tavolo resta aperto per eventuali aggiornamenti.

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