Questo sito utilizza solo cookie tecnici necessari per la fruizione dei contenuti. Per maggiori informazioni leggi l'informativa sul trattamento dei dati personali.

Privacy Policy
Governo italiano
Seguici su
Cerca

Documento: Verbale di incontro
Azienda: Whirlpool
Settore: Elettrodomestici
Numero dipendenti: 378 (sede Napoli)
Data: 29 dicembre 2020

Il 29 dicembre 2020 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto l’incontro, in video conferenza, avente ad oggetto i siti produttivi italiani della società Whirlpool. La riunione era presieduta dal Sottosegretario Alessandra Todde. Hanno partecipato per il MiSE Stefano D’Addona Capo della Segreteria Tecnica del Sottosegretario, Chiara Cherubini, Davide Amorosi Dirigente della Divisione XI Crisi di Impresa, Francesca Borea e Paola Capone; per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Sottosegretario Stanislao Di Piazza, il Sottosegretario Francesca Puglisi, Adriano Lelli del Gabinetto del Ministro, Romolo De Camillis Direttore della Dir. Gen. Rapporti di lavoro e delle Relazioni Industriali; per la Regione Campania l’Assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello e Gennaro Caiazzo; per la Regione Marche Giuseppe Soverchia; per la Regione Lombardia Carlo Bianchessi Dirigente Unità Organizzativa Lavoro; per la Regione Toscana Paola Ferretti; per il Comune di Napoli l’Assessore alle Politiche sociali e al Lavoro Monica Buonanno; per Invitalia Roberto Rizzardo; per Whirlpool il Responsabile HR Carmine Trerotola e il Responsabile Relazioni Sindacali Carmine Candeloro, assistiti da Piero Albini di Confindustria. Sono intervenute le segreterie nazionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm Uil, Ugl metalmeccanici, unitamente alle RSU.
In apertura, il Sottosegretario Todde ha specificato che l’incontro era stato convocato per dare evidenza alle interlocuzioni intercorse tra l’azienda e il Ministero del lavoro circa l’utilizzabilità degli ammortizzatori sociali, così come anticipato nel precedente incontro ministeriale del 21 dicembre u.s.
Il dott. Trerotola ha informato i presenti che il Ministero del Lavoro ha riconosciuto la possibilità di utilizzare la Cassa Covid fino a fine marzo 2021, termine coincidente con la cessazione del divieto di licenziamento collettivo. L’azienda presenterà formale richiesta di Cassa Covid, previa approvazione della Legge di Bilancio che ne riconosca la proroga, con decorrenza 1 gennaio 2021, sicuramente per i siti di Napoli e di Carinaro (CE), riservandosi di valutare la possibilità di utilizzarla anche per gli altri stabilimenti del Gruppo. La Società ha rinnovato la disponibilità ad anticipare il trattamento di cassa ai lavoratori, così come avvenuto fino ad oggi.
Il dott. De Camillis del MLPS ha confermato quanto riportato dal rappresentante aziendale, affermando che, in termini generali, la Cassa Covid è stata finora riconosciuta in un’ottica inclusiva, ossia tesa a ricomprendere tutte quelle situazioni emergenziali che non hanno consentito di avviare procedure di licenziamento collettivo. Pertanto, non vi sono elementi ostativi all’utilizzo della Cassa Covid quale strumento di tutela dei lavoratori che il Governo ha messo in campo per affrontare questa situazione emergenziale.
Le OO.SS. hanno fatto richiesta all’azienda, per quanto riguarda l’utilizzo in della Cassa Covid in tutti gli stabilimenti, di applicare un regime di rotazione secondo i parametri di legge, soprattutto in quelle realtà dove la cassa si è concentrata solo su un numero limitato di persone. Per quanto riguarda il sito di Napoli, hanno chiesto di voler corrispondere alle lavoratrici e ai i lavoratori un’integrazione del trattamento di cassa integrazione fino al raggiungimento dell’importo del salario mensile. Ciò in considerazione della gravità della situazione caratterizzata dalla decisione aziendale di chiudere definitivamente l’impianto. Le OO.SS. hanno ribadito la necessità di procedere ad un incontro di verifica sullo stato di attuazione del Piano Industriale Whirlpool per gli altri siti del Gruppo e la loro forte opposizione alla chiusura dell’impianto di Napoli. In particolare, tale decisione appare sempre più ingiustificata in ragione del mutato scenario del mercato degli elettrodomestici, in forte miglioramento, che ha generato un aumento dei volumi produttivi della società che, in alcuni stabilimenti, ha dovuto assumere numerosi interinali per soddisfare la domanda di mercato. Proprio in forza di questa crescita del mercato, scenario del tutto diverso da quello che si prospettava 18 mesi fa, le OO.SS. hanno invocato la necessità di riconsiderare la sorte del sito di Napoli e chiesto alla società di continuare a produrre in Italia le lavatrici di alta gamma. Hanno inoltre chiesto informazioni su eventuali manifestazioni di interesse che hanno riguardato lo stabilimento di Napoli.
Infine, i sindacati hanno sollecitato al MiSE un approfondimento relativo al Piano di reindustrializzazione dello stabilimento di Teverola (CE).

Il dott. Trerotola ha confermato che Whirlpool ha intenzione di proseguire il confronto sul Piano Industriale, precisando che la società non si è mai sottratta a tale discussione, sia nell’ambito degli incontri ministeriali o che direttamente con le Organizzazioni Sindacali.
Rispetto alle manifestazioni di interesse, ha precisato che l’azienda non ne ha ricevute. Tuttavia, ha reso noto che Whirlpool è disponibile a cedere gli asset - fatta eccezione per gli impianti strategici coperti da brevetto - e a valutare eventuali offerte che dovessero pervenire da concorrenti. Whirlpool è pronta a fornire il pieno supporto ad operazioni che possano consentire il pieno reimpiego delle lavoratrici e dei lavoratori. Il dott. Trerotola, richiamando le parole pronunciate dal dott. La Morgia negli ultimi incontri ministeriali, ha affermato che le lavatrici che si realizzavano a Napoli non verranno prodotte altrove, ma sono andate fuori produzione.
Per quanto riguarda la Cassa integrazione, ha confermato che l’azienda ne anticiperà il pagamento, in continuità con i precedenti impegni. In rifermento alla richiesta di integrare il trattamento di Cassa, si è riservato di discuterne in occasione dell’espletamento del relativo esame congiunto, durante il quale verrà anche fornito il dettaglio di ciascun sito.

 

L’Assessore Buonanno, dopo aver preso atto della conferma della decisione societaria di chiudere lo stabilimento di Napoli, ha evidenziato che la Città di Napoli non si rassegnerà mai al depauperamento del territorio che ha ospitato per moltissimi anni un sito di eccellenza produttiva. Il Comune di Napoli fornirà il massimo supporto alle OO.SS. e alle lavoratrici e ai lavoratori.
Il Sottosegretario Todde ha evidenziato che l’obiettivo della odierna riunione è stato quello di assicurare che i lavoratori fossero coperti adeguatamente dagli ammortizzatori sociali. Per lo stabilimento di Napoli, il Sottosegretario ha confermato che al Mise sono pervenute delle manifestazioni di interesse che vanno attentamente valutate per quanto riguarda l’aspetto industriale ed occupazionale e rispetto alle quali è ancora prematuro avviare qualunque discussione. Ha puntualizzato che il MiSE è disponibile a prendere in esame progetti di rilancio del sito congiuntamente con le Parti sociali, per la piena salvaguardia industriale ed occupazionale. Si è impegnata, inoltre, a convocare a breve un tavolo riguardante il sito di Teverola.

Questa pagina ti è stata utile?

Non hai validato correttamente la casella "Non sono un robot"
Torna a inizio pagina