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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Gruppo CNH Industrial
Settore: Componentistica Automotive
Numero dipendenti: 17.185
Data: 29 luglio 2020

In data 29 luglio 2020 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto un incontro di aggiornamento riguardante il Gruppo CNH Industrial.
La riunione, che si è svolta in video conferenza, è stata presieduta dal Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico, Ing. Alessandra Todde. Ha partecipato la dott.ssa Chiara Cherubini del Ministero dello Sviluppo Economico. Per la Direzione Generale per la Politica Industriale, l’Innovazione e le Piccole e Medie Imprese del MiSE hanno partecipato il dott. Davide Amorosi, Dirigente Div. XI Crisi di Impresa; la dott.ssa Paola Capone, funzionario della medesima divisione.
Per il Ministero del Lavoro ha partecipato il dott. Romolo De Camillis, Dirigente della Div VI - Controversie di Lavoro- della Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro e delle relazioni di Sindacali.
Per la Regione Lombardia ha partecipato il dott. Carlo Bianchessi, Dirigente Unità organizzativa lavoro presso Polis Lombardia.
Per la Regione Piemonte hanno partecipato il dott. Claudio Bonante, Capo della Segreteria dell’Assessore al Lavoro Elena Chiorino, il dott. Alberto Anselmo, funzionario dell’Unità di Crisi regionale.
Per la Regione Puglia ha partecipato l’avv. Rizzo del Comitato Sepac.
Per il Gruppo CNH INDUSTRIAL hanno partecipato il dott. Vincenzo Retus, Responsabile delle Relazioni Industriali e la dott.ssa Isabella Macrelli.
Hanno partecipato CGIL, CISL, UIL e FIM-CISL, FIOM-CIGIL, UILM-UIL, UGL Metalmeccanici, FISMIC CONFSAL, AQCF, nazionali e territoriali, unitamente alle rispettive RSU.
Il Sottosegretario, ing. Alessandra Todde, dopo una breve introduzione dell’incontro, ha dato la parola all’azienda per gli ultimi aggiornamenti sullo stato di attuazione dell’Accordo Quadro del10 marzo u.s.
Il dott. Vincenzo Retus, sulla base dei risultati preliminari della valutazione di concreta sostenibilità dell’Accordo Quadro in riferimento agli stabilimenti di Lecce e di Brescia, ha confermato gli impegni assunti con il richiamato accordo, con alcuni necessari aggiustamenti determinati dalla situazione di business comunque notevolmente mutata. Riguardo al sito di Brescia, le iniziative e i relativi investimenti previsti dall’Accordo Quadro di marzo saranno posposti, seppur con un incremento delle eccedenze di circa 150- 200 unità (dalle iniziali 300 a 450-500).
Il Piano di riorganizzazione dovrà sostenersi con il ricorso al CdS molto probabilmente per trenta mesi dal termine del ricorso alla Cigo Covid e non più per 24 mesi (come da Accordo Quadro). A tal fine ha riportato l’attenzione, come nel precedente incontro ministeriale, ad una auspicabile modifica delle regole del CDS, conditio sine qua non per l’attuazione del piano e per contenere gli esuberi a quelli indicati (~500). In particolare, la modifica che ha proposto, invero minimale, è quella di prevedere, in linea pure con quanto già previsto per la CIGS, che la percentuale di riduzione dell’orario di lavoro del contratto di solidarietà (al massimo del 60%) sia rispettata come media nell’intero periodo di ricorso autorizzato all’ammortizzatore sociale e non come riduzione media giornaliera, settimanale o mensile come previsto dall’attuale normativa. Ciò permetterebbe di mettere a riparo i lavoratori per tutto il periodo necessario alla realizzazione degli investimenti programmati che, come detto, hanno subito un rallentamento a causa del Covid 19.
Per quel che riguarda lo stabilimento di Lecce, sfortunatamente non si prevede più, nemmeno nel lungo periodo, la crescita di volumi come previsto nell’accordo quadro (+40%). Anzi, al momento non si può escludere la necessità di ricorrere a CIGS (crisi o contratto solidarietà) nell’arco del periodo di piano. Positivo è comunque il fatto che per questo stabilimento ad oggi non si profilano eccedenze strutturali di organico.
Il dott. Retus ha infine confermato che non si prevedono altre modifiche all’Accordo Quadro come già chiarito nel precedente incontro ministeriale.
Le OO.SS., dopo aver registrato positivamente la dichiarazione aziendale di voler mantener fede agli impegni assunti con l’Accordo Quadro, hanno tuttavia registrato il dato negativo del rallentamento della produzione presso il sito bresciano. Hanno richiesto un necessario intervento del Mise con appositi strumenti di Politica industriale al fine di sostenere la ripartenza del sito in questione. Hanno richiamato all’opportunità di realizzare ulteriori produzioni, mediante il ricorso a nuovi investimenti, sia a Brescia sia negli altri stabilimenti italiani del Gruppo. L’emergenza epidemiologica ha determinato un enorme impatto sulla tenuta dell’accordo facendo tra l’altro venir meno alcune certezze. Occorre il massimo sforzo affinché l’accordo possa trovare una totale attuazione e, a tal fine, sarà fondamentale la revisione della normativa del CDS.
Il dott. De Camillis ha chiarito che il tema della riforma della normativa del CDS è all’esame dei competenti uffici del Ministero del Lavoro. Per quanto concerne la richiesta di aumentare a 30 mesi la durata del CDS, ha fatto sapere che il Ministero dovrà effettuare le opportune e necessarie valutazioni per verificarne la sua accoglibilità.
Il dott. Bianchessi ha fatto sapere che CNH ha avviato con la Regione Lombardia, già da diversi mesi, un confronto teso all’individuazione degli strumenti di supporto al percorso di reindustrializzazione del sito di Pregnana Milanese. La Regione è inoltre disponibile a mettere in campo, anche per lo stabilimento di Brescia, ogni strumento di propria competenza.
La Regione Piemonte ha confermato la volontà e disponibilità a proseguire il confronto con Azienda ed Organizzazioni sindacali con le quali permane un contatto continuo.
La Regione Puglia, come sopra rappresentata, ha precisato che l’odierno intervento del dott. Retus ha rassicurato la Regione rispetto alla tenuta degli impegni assunti anche per il sito di Lecce.

Il Sottosegretario, ing. Alessandra Todde, ha invitato l’azienda ad interloquire con il Ministero del Lavoro al fine di verificare la praticabilità del percorso proposto sotto il profilo occupazionale. Il Sottosegretario ha altresì evidenziato l’opportunità per CNH di non voler parlare ancora di esuberi se non dopo aver verificato la percorribilità sia degli strumenti messi a disposizione da parte del Ministero del Lavoro, per il sostegno dei livelli occupazioni, sia degli strumenti di Politica industriale del Mise, per il potenziamento della produzione per i singoli stabilimenti del Gruppo. L’incontro sarà riconvocato per aggiornamenti a partire da metà settembre.

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