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Documento: Verbale di riunione
Azienda: MAHLE COMPONENTI MOTORI ITALIA S.p.A. (sedi La Loggia- Saluzzo)
Settore: Componentistica Automotive (Pistoni motori diesel)
Numero dipendenti: 453
Data: 28 novembre 2019

Il 28 novembre 2019 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto un incontro riguardante la situazione degli stabilimenti di La Loggia (TO) e di Saluzzo (CN) della società Mahle Componenti Motori Italia S.p.A.

La riunione è stata presieduta dal Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, dott.ssa Alessandra Todde, e dal Vice Capo di Gabinetto al Ministero dello Sviluppo Economico, ing. Giorgio Sorial. Hanno partecipato la dott.ssa Paola Capone della Struttura per le Crisi d’Impresa del MiSE, il dott. Alberto Anselmo per la Regione Piemonte.

Per la società Mahle Componenti Motori Italia S.p.A. hanno partecipato l’ing. Roberto Papino, Managing Director, il dott. Giorgio Barbero, Responsabile HR La Loggia e Saluzzo, la dott.ssa Gloria Cerina, Responsabile HR Italy, la dott.ssa Valeria Rubello, APCO Worldwide, assistiti dal rag. Flavio Caggiula e dall’avv. Giovanni Zoja, entrambi dello Studio Roedl & Partner, dal dott. Alessandro Fantino di Confindustria Cuneo e dal dott. Elio Fovanna di Confindustria Torino.

Hanno partecipato FIOM CGIL, FIM CISL, UGL METALMECCANICI, FISMIC, nazionali e territoriali, unitamente alle RSU.

Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial, ha invitato i rappresentati di “Mahle” a illustrare le ragioni che hanno determinato la decisione improvvisa ed inaspettata di chiudere gli stabilimenti di La Loggia e Saluzzo e di avviare la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 453 dipendenti. Ha sottolineato la necessità di ritirare la procedura in questione quale presupposto fondamentale per avviare un confronto sereno con Sindacati e Istituzioni per tentare di salvaguardare il livello occupazionale unitamente all’attività produttiva.

Per la società “Mahle” ha preso la parola l’Ing. Roberto Papino il quale ha fatto sapere che gli stabilimenti di La Loggia e Saluzzo sono dedicati alla produzione di pistoni per motori diesel che, negli ultimi anni, ha subito una forte contrazione come effetto della contrazione della domanda dei motori diesel registrata a livello globale. A ciò si è aggiunta la forte riduzione dei prezzi dei pistoni diesel, in ambito europeo, generata dall’ingresso, nel mercato europeo, di competitors stranieri (in particolare asiatici) che offrono lo stesso prodotto ad un prezzo più conveniente. Nonostante le difficili condizioni di mercato, Mahle ha proseguito la produzione nei siti di La Loggia e Saluzzo che solo oggi, dopo diversi anni in cui si è assistito alla erosione del fatturato, previsto in ulteriore riduzione per il 2020, la Società ha ritenuto di dover chiudere definitivamente.

L’Ing. Giorgio Sorial ha chiesto se vi è una identica produzione presso altri stabilimenti europei del Gruppo e se vi sia, in ogni caso, la volontà a mettere in campo delle azioni volte alla ricerca di una soluzione.

L’ing. Roberto Papino ha fatto sapere che i pistoni per i motori diesel vengono prodotti anche in altri stabilimenti europei (in Spagna, Germania, Polonia e Turchia) la cui capacità produttiva, a differenza di quanto accade in Italia, è coperta all’80% solo nei Paesi BCC. La Corporate non può più sostenere i costi a livello locale di Saluzzo e la Loggia che necessariamente devono essere chiusi.

Le OO.SS. hanno espresso forte contrarietà rispetto alla improvvisa decisione aziendale di chiudere i due stabilimenti piemontesi e di avviare la procedura di licenziamento collettivo senza aver avviato un confronto preventivo con i sindacati per tentare di individuare delle soluzioni alla problematica. Hanno infatti richiamo alla Responsabilità Sociale di Impresa. Il nostro ordinamento offre degli strumenti che permettono di governare le crisi aziendali che la Società Mahle non ha neanche preso in considerazione. Nel caso di specie desta perplessità, ad esempio, la mancata prosecuzione della Cigo altresì una mancanza di investimenti per cercare almeno di diversificare le produzioni onde evitare la chiusura. L’inerzia protratta nel tempo, unitamente alla repentina decisione di chiusura dei due stabilimenti piemontesi potrebbe celare un tentativo di delocalizzazione. Le Organizzazioni Sindacali hanno quindi richiesto all’unanimità il ritiro della Procedura di licenziamento collettivo e di avviare un dialogo costruttivo con i sindacati ed Istituzioni per tentare di individuare una soluzione che permetta di lasciare le produzioni in Italia e al tempo stesso di salvaguardare i 453 lavoratori.

L’Ing. Roberto Papino ha fatto presente che la Società pur avendo una visione a 5 anni del mercato non è riuscita in ogni caso a prevedere una simile caduta del mercato del Diesel, precisando che non si tratta, in ogni caso, di un tentativo di delocalizzazione. L’attuale incapacità di saturare gli impianti, la predita di fatturato registrata già da qualche anno, la forte contrazione del mercato del Diesel hanno determinato la decisione irreversibile di chiusura dei due siti piemontesi. Il dott. Giorgio Barbero è intervenuto sul tema della CIGO sottolineandone l’incompatibilità con la decisione di chiusura aziendale e si è reso disponibile ad intraprendere un percorso volto ad individuare degli strumenti a salvaguardia del livello occupazionale.

L’ing. Giorgio Sorial ha fatto notare che La Loggia ricade nell’ambito dell’Area Industriale di Crisi Complessa, pertanto, le aziende interessate ad investimenti possono usufruire di finanziamenti per sostenere i settori di R&D oppure la riconversione o il rilancio dello stabilimento.

Dopo una breve consultazione in forma ristretta, i rappresentati di Mahle hanno comunicato la decisione di prorogare di 30gg la c.d. “fase amministrativa” della procedura di licenziamento collettivo che, per l’effetto, si concluderà il 6 febbraio anziché il 7 gennaio 2020. L’obiettivo di tale decisione è provare ad avviare un confronto con i presenti per tentare di individuare una soluzione.

Le OO.SS. hanno registrato positivamente la decisione aziendale ed hanno però precisato che si tratta solo di un piccolo passo avanti che ha temporaneamente disinnescato una forte tensione. Le Organizzazioni sindacali hanno ribadito la disponibilità al confronto.

Il Dott. Alberto Anselmo ha fatto sapere che convocherà l’incontro in Regione Piemonte per dare avvio alla c.d. “fase amministrativa” della richiamata procedura e che in quella occasione sarà sottoscritto un apposito accordo in cui di darà atto del prolungamento di altri 30 gg della procedura.

La Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, dott.ssa Alessandra Todde, ha sottolineato l’importanza del segnale lanciato dall’azienda con la decisone di sospendere la procedura di licenziamento collettivo ed aprire un confronto tra le parti. Il Governo ha intenzione di mettere in campo ogni azione e strumento per il rilancio dei due stabilimenti e ho comunicato la disponibilità del MiSE ad incontrare il vertice tedesco della Mahle, con l’obiettivo di condividere la migliore strategia di rilancio produttivo e continuità occupazionale.

Il Vice Capo di Gabinetto, Ing. Giorgio Sorial, ha auspicato che il confronto tra Società, Organizzazioni Sindacali ed Istituzioni locali possa essere costruttivo e proficuo ed ha ricordato che in questa fase di discussione non saranno poste in essere azioni unilaterali da parte dell’azienda. Il tavolo verrà riconvocato per aggiornamenti a gennaio 2020..

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