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Documento: Verbale di riunione
Azienda: BOMBARDIER TRANSPORTATION ITALY SPA
Settore: Costruzione di locomotive e di altro materiale rotabile ferroviario, tramviario, filoviario, per metropolitane e per miniere
Numero dipendenti: 00
Data: 19 aprile 2019

In data 19 aprile 2019 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto l’incontro riguardante la società BOMBARDIER TRANSPORTATION ITALIA S.p.A. La riunione è stata presieduta dal Vice Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, Ing. Giorgio Sorial.
Hanno partecipato i Rappresentanti della BOMBARDIER TRANSPORTATION SPA: l’ing. Giuseppe Tronconi, Direttore Generale del sito di Vado Ligure, la dott.ssa Giulia Pescio, Responsabile delle Risorse Umane, assistiti dal dott. Ezio Ricca dell’Unione industriali di Savona.
La Regione Liguria è stata rappresentata dal dott. Andrea Benveduti, Assessore alle Attività produttive, dall’ing. Alberto Pellissone, Dirigente dello Sviluppo strategico del tessuto produttivo e dell’economia Ligure.
Per il Comune di Vado Ligure ha partecipato il dott. Fabio Gilardi, Assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente.
Hanno partecipato FIOM CGIL, FIM CGIL, UIL UILM, nazionali e territoriali, unitamente alle rispettive RSU.

Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial, ha iniziato l’incontro invitando l’azienda ad esporre la situazione produttiva dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure.

L’ing. Giuseppe Tronconi ha riferito del recente incontro svoltosi a Vado Ligure con il nuovo potenziale acquirente del ramo ingegneristico che comprende 50 ingegneri. Al momento il punto fondamentale su cui sta puntando BOMBARDIER è la cessione del ramo ingegneristico d’azienda con contestuale mantenimento della localizzazione. La vicinanza del ramo ingegneristico con la parte produttiva dell’azienda viene considerata utile e sarà pertanto mantenuta. Nel corso dell’incontro con la multinazionale acquisitrice, che fornisce servizi di ingegneria, questa ha anticipato di volersi estendere anche nel settore ferroviario (settore nel quale opera già con presenze significative in alcuni centri italiani) lavorando sia per BOMBARDIER sia per eventuali altri clienti; si vuole mantenere la competenza a Vado Ligure e fare in modo che diventi un centro di eccellenza nel settore del materiale rotabile. Il disegno è che il sito ingegneristico di Vado Ligure divenga un HUB di riferimento all’interno dell’organizzazione di Segula, con il mantenimento dei livelli occupazionali ed opportunità di espansione nel medio termine. BOMBARDIER, in pieno allineamento con l’azienda acquisitrice del ramo d’azienda relativo all’ingegneria, sta predisponendo l’operazione garantendo continuità operativa, senza ricadute sui prodotti e sui progetti in corso ed in acquisizione.
Le OO.SS. hanno espresso forti perplessità sulla decisione aziendale di cedere il ramo d’azienda ingegneristico che determinerà la fuoriuscita di un team di ingegneri estremamente competente con conseguente indebolimento del sito produttivo. Tale operazione desta maggiori perplessità poiché avviene in assenza di un Piano industriale che garantisca il consolidamento ed il rilancio del sito. Hanno pertanto richiesto maggiori chiarimenti sul carico dei lavori e sull’arrivo di nuove commesse. Hanno denunciato la mancanza di coerenza del Gruppo che non ha portato in Italia i carichi di lavoro relativi alla produzione delle locomotive Traxx DC3 di cui il sito di Vado Ligure doveva diventare hub di riferimento, mentre contestualmente la produzione delle locomotive Traxx MS3 per il cliente TXLogistik (società del Gruppo FS) è stata portata nello stabilimento tedesco di Kassel. Le logiche di Bombardier sono sempre quindi penalizzanti per l’Italia. I carichi di lavoro attuali termineranno con la fine dell’estate ed alcune funzioni sono già entrate in sofferenza, pertanto la produzione delle DC3 per il mercato estero consentirebbe di riempire quel “buco” produttivo a cui andremo sicuramente incontro anche qualora dovesse arrivare la commessa dei 14 nuovi treni Zefiro 1000.
Hanno sospettato che con la cessione del richiamato ramo d’azienda si stia iniziando una operazione di spacchettamento che indebolirà ancora di più il sito che, infatti, sarà privato di un’attività ad alto valore aggiunto come l’ingegneria. Il punto su cui si deve focalizzare l’attenzione sono le scelte di politica industriale che BOMBARDIER intende mettere in campo. Alcuni settori produttivi già a partire dal mese di aprile andranno in sofferenza. Il punto è che se BOMBARDIER non è in grado di elaborare un piano industriale che consolidi e rilanci il sito di VADO, occorre passare ad un “piano B” verificando la disponibilità di altri Gruppi a rilevare lo stabilimento. Nello stabilimento lavorano oltre 500 persone, altre lavorano nell’indotto. Dopo cinque anni di Cassa Integrazione le O.O.S.S. chiedono impegni sottoscritti poiché viene a mancare la fiducia. La produzione delle locomotive attualmente svolta in Germania deve essere trasferita in Italia.

L’ing. Giuseppe Tronconi ha precisato che la cessione del ramo ingegneristico avverrà con contestuale mantenimento del presidio presso lo stabilimento. Tale operazione darà vita ad una vera e propria partnership con la società cessionaria. Ha informato, inoltre, i presenti che l’azienda ha presentato offerta per l’assegnazione dei lavori di realizzazione di 14 treni ZEFIRO 1000 aggiuntivi.
La Regione Liguria, come sopra rappresentata, ha ricordato la strategicità del sito di Vado Ligure poiché ha creato occupazione non solo per i 500 dipendenti in esso impiegato ma anche un forte indotto occupazionale. È necessario che il GRUPPO fornisca al più presto delle risposte in merito al futuro rilancio dell’industria savonese al fine di non disperdere decenni di professionalità e capacità tecniche formatisi sul territorio.
Il Comune di Vado Ligure rappresentato dall’Assessore Fabio Gilardi, rispetto alle informazioni recepite sia dalle OO.SS sia dall’azienda, ha espresso una forte preoccupazione riguardo la vertenza e soprattutto per la cessione del ramo di azienda ovvero della progettazione, in assenza di un piano industriale completo, di un’azienda ritenuta strategica, in un settore di alta importanza per l’economia italiana ma anche per il territorio, visto l’elevato numero di occupati e la già pesante crisi occupazionale decretata anche dalla certificazione di Area di Crisi Complessa del Savonese. La progettazione e la sua cessione rappresentano anche la perdita del know-how aziendale e delle sue produzioni. Essi rappresentano ulteriori elementi di incertezza sul futuro societario su cui si dovrà necessariamente far luce mediante la presentazione di un piano industriale dettagliato.
L’ingegner Giuseppe Tronconi, dopo aver ribadito la validità dell’operazione di “spin-off” dell’ingegneria, si è impegnato a riferire al vertice dell’azienda quanto richiesto nel corso della riunione.
Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial, dopo aver chiarito la strategicità dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure, ha sottolineato che la decisione della cessione del ramo di ingegneria in assenza di un Piano industriale non permette di stabilire quali prospettive produttive e occupazioni sia in grado di garantire Bombardier in Italia. Sarebbe pertanto opportuno congelare l’operazione di cessione del ramo d’azienda fintantoché il Gruppo non presenti il richiamato Piano Industriale contenente il quadro complessivo delle azioni che intende intraprendere per rilanciare l’azienda nel nostro Paese. La riunione sarà riconvocata per successivi aggiornamenti.

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