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Il 13 marzo 2019 si è svolta presso il Ministero dello Sviluppo Economico una riunione riguardante il Gruppo Dico S.p.A. Erano presenti Chiara Cherubini del Ministero dello Sviluppo Economico, il Commissario Giudiziale Raffaele Cappiello, Luca Ricci HR manager del Gruppo Dico insieme a Maria Antonietta Mura, assistiti dall’Avvocato Mauro Petrassi e da Paolo Baldazzi e Laura Iodice di Confcommercio nazionale e Mario Gentiluomo di Confcommercio Roma. Erano inoltre presenti i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali di FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL, UGL Terziario e USB, unitamente alle RSU.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha ricordato che le parti si erano incontrate al tavolo istituzionale presso il MiSE alla vigilia della presentazione del piano concordatario. Ha quindi invitato l’azienda e il commissario giudiziale a fornire gli ultimi aggiornamenti, anche in merito alla procedura di licenziamento collettivo appena avviata dall’azienda.

Il dott. Cappiello ha confermato che la relazione riguardante il piano concordatario in continuità ha ricevuto una valutazione positiva da parte dell’adunanza dei creditori che l’ha approvata a maggioranza nella seduta del 23 gennaio 2019. L’udienza di omologa del Tribunale è prevista per il 16 maggio p.v.

Il Dott. Ricci ha confermato che la ripresa delle attività si mantiene sostanzialmente stabile per tutti i punti vendita del Gruppo. Il fatturato è in linea con l’andamento di ripresa che ha caratterizzato gli ultimi mesi, anche se ancora non si è arrivati ai risultati previsti per l’attuazione del piano concordatario.
L’uso degli ammortizzatori sociali attualmente in uso è stato parziale, in media del 30 per cento. L’asta per un successivo lotto di 25 punti vendita in cessione è andata deserta, non sono pervenute proposte o manifestazioni di interesse da parte di nessun soggetto imprenditoriale. La procedura di licenziamento si riferisce al personale di 18 punti vendita per cui si prevede la chiusura.

Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto approfondimenti sull’andamento dei punti vendita del Gruppo e in particolare modo su quei punti vendita oggetto di rebranding e ristrutturazione. Hanno inoltre chiesto approfondimenti sulla rete di operatori che svolgono attività esternalizzate per il Gruppo Dico con una ragione sociale diversa da quella del Gruppo Dico, e sui loro addetti, che non possono usufruire delle stesse tutele contrattuali.

Il Dott. Ricci ha confermato che l’attività di rebrandig riguarda solo il cambiamento dell’insegna in alcuni punti vendita che si struttureranno di prodotti freschi e che non comporterà ristrutturazioni dei punti vendita e neanche un aggravio finanziario,

I rappresentanti di Confcommercio hanno ribadito, come nei precedenti incontri presso il MiSE, la richiesta di monitoraggio sugli operatori del settore che operano applicando contratti pirata.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha concluso l’incontro ribadendo la richiesta all’azienda di fornire dati riguardo alle società che operano con il marchio e merce gestita dal Gruppo Dico, sul numero dei loro addetti e sulle condizioni contrattuali applicate a questi ultimi.
Il tavolo di monitoraggio presso il MiSE rimane aperto e verrà riconvocato a valle dell’udienza del Tribunale di Roma.

 

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