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Documento: Verbale di riunione
Azienda: SIRTI S.p.A.
Settore: Servizi e soluzioni per le reti di Tlc, settori transportation e energy
Numero dipendenti: 4200
Data: 12 marzo 2019

In data 12 marzo 2019 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto l’incontro riguardante la società Sirti S.p.A.
La riunione è stata presieduta dal Vice Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, Ing. Giorgio Sorial, ed ha partecipato la dott.ssa Paola Capone della Struttura per le Crisi di Impresa del Ministero dello Sviluppo Economico.
Per la Sirti S.p.A. hanno partecipato il dott. Roberto Loiola, Amministratore delegato, il dott. Clemente Perrone, Responsabile Risorse Umane, il dott. Andrea Mondo, Vice President Operations, assistiti dagli avvocati dello studio legale Failla Rotondi & Partners.
Hanno partecipato FIOM-CIGIL, FIM-CISL, UILM-UIL, USB, nazionali e territoriali, unitamente alle rispettive RSU.

La società “Sirti”, come sopra rappresentata, ha illustrato le ragioni che hanno determinato la decisione di avviare la procedura di licenziamento collettivo per 833 lavoratori. Ha spiegato che la crisi societaria trae origine da quella che nel 2009 colpì il settore delle Telco in Italia. Nel corso degli anni successivi, Sirti, allo scopo di garantire una continuità aziendale mai come prima messa seriamente in discussione dalla crisi del settore, ha avviato un Piano di risanamento, attualmente ancora operativo, ex art. 67 Legge Fallimentare, con cui è stato riscadenzato il debito societario. Nell’agosto del 2016, grazie all’ingresso della nuova Proprietà è stato rimodulato l’indebitamento finanziario (rideterminandone la scadenza al 2020) ed è stato attuato un rafforzamento patrimoniale nel quadro di un nuovo Piano di risanamento. Intanto, le perduranti criticità del settore delle Tlc in Italia hanno continuato ad incidere negativamente sul fatturato della Sirti. A ciò si è aggiunto l’aumento di competitors sempre più forti grazie a strutture societarie più snelle e meno costose.

La chiusura del bilancio ancora in negativo e la diminuzione progressiva del fatturato hanno reso insostenibili i costi della struttura, pertanto, si è giunti alla scelta di ricorrere ad una riorganizzazione societaria che tuttavia dovrà avvenire attraverso il licenziamento di 833 dipendenti in esubero. La nuova Sirti dovrà essere più pronta ad accettare le sfide del futuro.

Le OO.SS. all’unanimità hanno richiesto la sospensione della procedura di cui alla Legge n.223/91 per tutto il tempo necessario ad individuare una possibile soluzione agli esuberi del personale. Il tempo a disposizione, infatti, è scarso ed insufficiente per permettere di instaurare un confronto sereno e potenzialmente idoneo ad affrontare la crisi in atto. Hanno sottolineato, inoltre, che gli 833 esuberi sono un numero eccessivo e sproporzionato trattandosi di circa un quarto della forza lavoro, pertanto, ne hanno richiesto una forte riduzione.

Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial, ha sottolineato che questa operazione di ristrutturazione cela una vera e propria riduzione drastica di personale. Ha inviato le parti al confronto affinché si possa individuare una soluzione che garantisca il futuro dell’azienda e dell’attuale livello occupazionale. Per questa ragione sarà imprescindibile procedere alla sospensione della procedura di licenziamento almeno fino al prossimo incontro con i sindacati.

La “Sirti”, dopo un breve confronto con i presenti, si è dichiarata aperta al confronto con le parti. Ha, pertanto, deciso di sospendere la procedura di licenziamento collettivo fino al 21 marzo (o altro giorno nel caso di variazione), data in cui si svolgerà l’esame congiunto con i sindacati. Ha garantito l’impegno fondamentale di voler mantenere in vita l’azienda.

Il Vice Capo di Gabinetto, dopo aver accolto positivamente le posizioni dell’azienda, ha concluso l’incontro con l’auspicio che si possa addivenire ad una soluzione della vicenda. Ha garantito la disponibilità del Ministero dello Sviluppo Economico a riconvocare il tavolo altresì l’impegno di continuare a seguire attentamente l’andamento della situazione aziendale e di quella occupazionale.

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