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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Solland Silicon S.r.l. in fallimento
Data: 14 novembre 2018

Il 14 novembre 2018 si è svolto un incontro riguardante lo stabilimento produttivo di Solland Silicon. L’incontro era presieduto dal Vice Capo Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico Giorgio Sorial e dal Responsabile della Struttura per la Crisi di Impresa Giampietro Castano. Hanno partecipato il Ministro per il Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, Chiara Cherubini della Struttura del Ministero dello Sviluppo Economico, il curatore del fallimento Luca Mandrioli, il Segretario Generale della Provincia Autonoma di Bolzano Eros Magnago, assistito da Cristina Bernardi e le segreterie nazionali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e la segreteria territoriale di Filctem-Cgil, unitamente ad alcuni dipendenti.

Il Dott. Castano ha aperto la riunione invitando il curatore a fornire un aggiornamento sulle attività poste in essere per la cessione dell’azienda e sulle eventuali prospettive del complesso industriale e dei suoi addetti.

Il Prof. Mandrioli ha ricordato che la Solland Silicon S.r.l. ha acquisito nel 2014 un ramo d’azienda dalla società Memc S.p.A. appartenente al Gruppo multinazionale SunEdison (poi acquistata dalla società taiwanese GlobalWafer Co Ltd), per la produzione di tricolorosilano, materia prima per la produzione del silicio policristallino. Il contratto di cessione prevedeva un impegno di Memc a finanziare Solland e un contratto commerciale di fornitura con la medesima. Nel 2016 Solland Silicon ha presentato domanda di concordato ai sensi dell’art. 161 L.F. presso il Tribunale di Bolzano che il 21 novembre 2016 ne ha dichiarato il fallimento.

La Provincia di Bolzano ha immediatamente emesso una ordinanza per predisporre la continuazione delle attività di messa in sicurezza dello stabilimento operata da Memc per competenza, mediante il coordinamento di un Comitato Permanente istituito presso la Provincia di Bolzano, a cui partecipa la curatela.

Il Prof. Mandrioli ha precisato inoltre che le spese sostenute e rendicontate fino al 31 ottobre 2018 per la messa in sicurezza e manutenzione dell’impianto, e per il suo svuotamento, ammontano a circa 17 milioni di euro, a cui vanno aggiunte le spese per l’energia elettrica. Tali costi sono stati inizialmente anticipati da Memc e periodicamente rimborsati dalla Provincia di Bolzano e poi insinuati nello stato passivo della procedura fallimentare. In considerazione delle ingenti spese, la procedura ha attivato con urgenza le operazioni di liquidazione tramite sei aste pubbliche, tutte concluse con l’assenza di offerte, ad eccezione dell’ultima, nel maggio del corrente anno, per la quale c’è stata un’offerta da parte di una società brasiliana poi non concretizzatasi. Ha infine precisato che la curatela aveva conferito incarico ad alcuni broker di compiere azione di ricerca di investitori ed ha svolto numerosi incontri con alcune società che hanno manifestato interesse ed hanno visitato il complesso industriale. Infine, il Prof. Mandrioli ha dichiarato di aver ricevuto formale offerta, valida fino a marzo 2019, avente ad oggetto l’intero impianto svuotato dai clorosilani.

Il Dott. Magnago ha dichiarato che per garantire la messa in sicurezza e a norma dell’impianto la Provincia di Bolzano ha emanato la Legge provinciale 15 marzo 2018, n. 3 che autorizza la Giunta provinciale a sostenere l’integrale svuotamento dell’impianto entro la data del 31 ottobre 2018. Non essendo stato questo portato a termine entro la suddetta data, la Provincia ha emanato l’Ordinanza n.3 del 5 novembre 2018 in cui viene ordinato a Memc di concludere l’attività di svuotamento dell’impianto entro il 30 aprile 2019, stabilendo che le operazioni di svuotamento dovranno avvenire secondo le scadenze definite in un cronoprogramma incluso nell’Ordinanza suddetta. Il Dott. Magnago ha infine dichiarato che la Provincia è direttamente impegnata nell’accompagnamento al reinserimento in nuove attività lavorative dei 60 addetti di Solland Silicon.

Le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato l’importanza strategica dell’impianto che fa una produzione di eccellenza rara ed abilitante, di valore strategico per il tessuto industriale nazionale. Hanno inoltre segnalato che nelle precedenti aste non erano stati specificati i criteri, le finalità, nonchè il soggetto attuatore della bonifica del sito, con possibili conseguenze negative sul buon esito della cessione. Hanno sottolineato che la recente riaccensione degli impianti ne ha dimostrato la buona funzionalità e hanno chiesto di bloccare le attività di svuotamento che invece potrebbero comprometterla, e di avviare da subito una nuova asta.

Sul punto il Prof. Mandrioli ha precisato che tutti e sei gli esperimenti di vendita sono avvenuti sulla base di un’apposita Data Room allegata al bando di gara e facente parte integrante del bando stesso, contenente tutta la documentazione inerente le diposizioni in materia ambientale per il sito, ivi compresa l’Aia.

Il dott. Sorial ha concluso l’incontro chiedendo, a nome del Governo, di posticipare fino al 15 febbraio 2019 le attività di svuotamento degli impianti di Solland Silicon, al fine di consentire alla procedura fallimentare di effettuare una ulteriore asta, nella quale verranno specificati i requisiti ambientali richiesti, e di poter poi verificare eventuali nuove manifestazioni da parte di soggetti industriali interessati alla ripresa delle attività, con l’impegno da parte delle Organizzazioni Sindacali e degli addetti, a garantire l’eventuale svuotamento degli impianti entro il 30 aprile 2019, come stabilito nella predetta ordinanza, qualora questo ultimo tentativo di reindustrializzazione non dovesse andare a buon fine. Ha infine chiesto alla Provincia di Bolzano di fornire una risposta al Ministero dello Sviluppo Economico entro pochi giorni al fine di una convocazione del tavolo di confronto entro la fine del corrente mese.

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