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Con la pubblicazione del bando e del Disciplinare di gara sulla base delle regole definite dalla Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con la delibera 231/18/CONS, dell'8 maggio 2018, l'Italia si conferma tra i paesi leader in Europa per lo sviluppo del 5G. Tale atto rappresenta, infatti, una importante decisione strategica che pone il nostro Paese all'avanguardia sia per la quantità e la qualità dello spettro messo a disposizione degli operatori di comunicazione elettroniche sia per le potenzialità di sviluppo di servizi innovativi per i cittadini e le imprese ma anche per la stessa pubblica amministrazione.

L'Italia, già al centro dell'attenzione internazionale con la sperimentazione di reti e servizi 5G in 5 città, si pone come uno dei paesi più avanzati al mondo nella adozione di tale nuova tecnologia che, per le sue caratteristiche, quali la bassa latenza, la grande capacità di banda, i bassi consumi energetici, l'alta affidabilità, nei prossimi anni consentirà la digitalizzazione di ampi settori economici: dai trasporti all'industria, all'agricoltura, alla cultura, alla scuola, alla sanità, al turismo, all'ambiente, garantendo ampi margini di crescita.

Con l'asta vengono messi a gara 1275 MHz di spettro nelle bande pioniere per il 5G attuando il 5G Action Plan europeo. Più precisamente:

  • 1000 MHz nella banda a 26GHz
  • 200 MHz nella banda a 3.7 GHz
  • e 75 MHz in quella a 700 MHz.

L'elenco dei soggetti ammessi alla procedura di assegnazione delle frequenze è stato approvato con determina direttoriale del 6 agosto 2018. Il 10 settembre 2018 le imprese hanno presentato le offerte economiche iniziali (leggi il comunicato stampa). 

 

Procedura per l’assegnazione di diritti d’uso delle frequenze 

 

Banda 3600 – 3800 MHz – Procedura di Leasing – lista libera

Come previsto dal Disciplinare di Gara, di cui al Bando di Gara pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 80 dell’11 luglio 2018, Quinta serie speciale – Contratti Pubblici, si pubblica l’elenco dei comuni appartenenti alla “lista libera” nonché le procedure per i soggetti che richiederanno il “leasing” delle frequenze in banda 3600-3800 MHz. Si rende altresì noto che tale lista libera si riferisce unicamente al blocco di frequenze C2 – 3640-3720 MHz.

 

Allegati

 

Domande frequenti (FAQ)

Risposte alle richieste di informazioni e chiarimenti (pdf)



Ultimo aggiornamento: 1° marzo 2019

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