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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Slim Fusina Rolling S.r.l.
Settore: Metallurgico
Numero dipendenti: 250
Data: 8 aprile 2022

 

L’8 aprile 2022, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto l’incontro, in video conferenza, avente ad oggetto il monitoraggio e l’approfondimento delle problematiche inerenti alla società Slim Fusina Rolling S.r.l. La riunione è stata presieduta da Luca Annibaletti, Coordinatore della Struttura per le crisi di impresa. Per il MiSE hanno partecipato Chiara Cherubini della Segreteria Tecnica del Ministro, Francesca Borea della Div. III Crisi di impresa e gli esperti nominati ex art. 39 del DL 34/2020. Hanno altresì partecipato, per la Regione Veneto, l’Assessore Elena Donazzan, Mattia Lòsego, Giuliano Bascetta e Silvia Cavallarin; per Invitalia, Paolo Alberto De Angelis e Daniele Straventa; per Slim Fusina Rolling, Gabriella Peli e Paolo Gasparini, assistiti da Giuseppe Palermo di PWC; Vincenzo Zinni in rappresentanza di Niche Fusina; per Confindustria Venezia, Antonio Baldi Guerinoni; le Segreterie territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, e Uilm-Uil, unitamente alle Rsu e alla segreteria nazionale Cisl.

Il dott. Luca Annibaletti ha aperto il tavolo comunicando che il 31 marzo è avvenuto il primo closing del Fondo di Salvaguardia nella Regione Veneto e ha dato la parola al dott. Zinni per i dettagli dell’operazione.

Il dott. Zinni ha dichiarato che il 31 marzo si è conclusa l’acquisizione del ramo di azienda della Slim Fusina Rolling da parte della Niche Fusina, la NewCo di cui Invitalia detiene il 49% del capitale mentre gli investitori Dada e Concord ne detengono il 51%. Ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato all’operazione, i lavoratori, che si sono sacrificati nel periodo di concordato, il MiSE che ha coordinato il tavolo di crisi, la Regione per l’interessamento e Invitalia per il supporto fornito. Ha precisato che vi è un gruppo di investitori puramente industriale - Dada - e un gruppo di investitori più commerciale che si occupa di trading di materie prime – Concord - che hanno lavorato con Slim Fusina dall’inizio del 2021, grazie alla intermediazione di PWC che ha seguito da vicino tutta l’operazione. Ha rappresentato che gli investitori si sono interessati a Slim Fusina per il fatto che questa ha una collocazione geografica molto importante all’interno di un perimetro industriale molto solido e, soprattutto, per la qualità dei suoi prodotti ricercati in tutta Europa, ricordando che più del 30% del fatturato è legato alle esportazioni. Per questo motivo, il 6 aprile 2021, circa un anno fa, gli attuali azionisti avevano concesso il primo finanziamento interinale alla società, pur non avendo certezze sull’esito finale dell’operazione. Si prevede che la Niche Fusina possa diventare una realtà indipendente grazie ad un cambiamento strutturale non solo dal punto di vista della gestione della produzione, ma anche dal punto di vista commerciale. Sarà inoltre una società molto legata al territorio, stabilendo rapporti con i gruppi industriali locali e con tutti gli stakeholders locali. Ha sottolineato che la società negli ultimi anni ha sofferto sia la mancanza di investimenti, in particolare nel settore della fonderia e del laminatoio, e la fuoriuscita di molti lavoratori e che, pertanto, sarà prioritario incrementare la forza lavoro. Ha, infine, reso noto che l’azienda ha incontrato le parti sociali e che continuerà a confrontarsi con esse nelle prossime settimane.

Il dott. Annibaletti ha reso noto che la cessione del ramo di azienda è stata autorizzata dal Tribunale e che questa operazione sarà indipendente dall’esito del piano concordatario, che comunque auspica sia positivo. Ha poi dato la parola all’Advisor per fornire precisazioni sul citato piano concordatario.

Il dott. Palermo ha innanzitutto espresso soddisfazione per l’operazione e ha ringraziato tutte le parti che si sono per essa impegnate fornendo il proprio contributo. Ha confermato che, con il completamento della cessione dell’azienda a Niche Fusina, sussiste una divisione tra la procedura concordataria e il percorso di cessione dell’azienda che non potrà essere quindi intaccato dagli esiti della procedura concordataria; in ogni caso, si auspica l’esito positivo del concordato in quanto l’incasso dei proventi relativi alla cessione consentirà la distribuzione di liquidità a tutela dei creditori, i quali sono prevalentemente i lavoratori ed i fornitori della società. In caso di esito positivo del voto, l’omologa del concordato è prevista per il mese di luglio.

La dott.ssa Peli ha ringraziato tutti coloro, in particolare i lavoratori, che hanno fornito il proprio supporto grazie al quale la società ha ora dinanzi a sé una nuova strada da percorrere.

L’Ing. De Angelis ha espresso soddisfazione per l’operazione e per il fatto che l’azienda stia lavorando bene. Ha ricordato che Invitalia è intervenuta acquisendo il 49% del capitale, ed è presente con due membri nel Consiglio di amministrazione e continuerà, nei prossimi 5 anni, ad essere vicino agli investitori privati per far progredire la società.

L’Assessore Donazzan ha manifestato soddisfazione e apprezzamento per l’operazione di cessione e ha affermato che la Regione Veneto per molti anni ha seguito l’azienda che continuerà a farlo, dando il proprio supporto nella prosecuzione del lavoro.

Le OO.SS. hanno manifestato apprezzamento per l’operazione compiuta e hanno ringraziato le Istituzioni e, in particolare, gli investitori che hanno aiutato a salvare l’azienda, fornendo un contributo fattivo alla prosecuzione dell’attività. Hanno ricordato le numerose difficoltà vissute dall’azienda, da ultimo anche legate all’incendio di un laminatoio, evidenziando la dedizione dei lavoratori finalizzata alla prosecuzione delle attività produttive. Hanno, infine, dato disponibilità a confrontarsi con l’azienda sugli investimenti per mettere in sicurezza lo stabilimento.

Il dott. Lòsego ha sottolineato che Porto Marghera ha un ruolo strategico per la Regione Veneto e che l’utilizzazione del Fondo Salvaguardia ha consentito di salvaguardare una produzione tipica del territorio quale quella dell’alluminio. Ha reso noto che il Ministero e la Regione Veneto stanno lavorando per tenere allocate nell’area di crisi di Venezia risorse strategiche per sostenere gli investimenti produttivi della piccola, media e grande impresa nella suddetta area. Con Invitalia e il Ministero verranno organizzati incontri sul territorio per promuovere presso le aziende, le organizzazioni datoriali e le OO.SS. gli strumenti ad oggi messi a disposizione per supportare gli investimenti delle aziende sul territorio.

Il dott. Baldi ha affermato che Confindustria Venezia sta lavorando molto su Porto Marghera per creare le condizioni affinché le aziende, presenti sul territorio, possano godere di elementi di competitività per crescere sul mercato e creare occupazione.

Il dott. Annibaletti ha affermato che da parte del Ministero c’è massimo apprezzamento per il fatto che la crisi di Slim Fusina abbia avuto un esito positivo e ha ringraziato tutti i protagonisti dell’operazione di salvaguardia della attività produttiva e dei lavoratori della società.

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