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Documento: Verbale di incontro
Azienda: SANAC  
Settore: Siderurgia
Numero dipendenti: 350
Data: 23 novembre 2021

 

In data 23 novembre 2021 si è svolta, in videoconferenza, la riunione convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico e relativa alla società Sanac.
All’incontro, presieduto da Luca Annibaletti, Coordinatore per la Struttura delle crisi d’impresa, hanno partecipato per il Mise: Stefano D’Addona, Capo segreteria tecnica del Viceministro Alessandra Todde, Chiara Cherubini della segreteria tecnica del Ministro, Roberto Sampiero Dirigente della Div. X Amministrazione Straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, Paola Capone e Patrizia Mazzucchi della Div. XI Crisi di Impresa. Hanno altresì partecipato: per la Regione Piemonte l’Assessore al lavoro Elena Chiorino; per la Regione Liguria Dario Bortolo; per la Regione Toscana il Consigliere Valerio Fabiani e Michele Beudò; il Sindaco di Massa Carrara Francesco Persiani; il Commissario Straordinario di Sanac Piero Gnudi assistito da Claudio Sforza; i rappresentanti delle Segreterie Nazionali e Territoriali di Cgil, Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil e le RSU.

Il dott. Annibaletti ha ricordato che la amministrazione straordinaria di Sanac è derivata dalla crisi del Gruppo Ilva. Ricorda il fermo degli ordini da parte di Acciaierie d’Italia, il principale cliente di Sanac, e che l’azionista di maggioranza di Acciaierie d’Italia, pur avendo manifestato interesse alla acquisizione dei complessi aziendali di Sanac, non ha formalizzato l’offerta entro il termine previsto dal bando di gara, permettendo che questa andasse deserta. Pertanto, ha invitato il Commissario straordinario ed il dott. Sforza a voler fornire aggiornamenti sulla situazione aziendale.

Il dott. Sforza ha evidenziato la necessità di affrontare due temi: la mancata conclusione del contratto di vendita e il fermo degli ordini da parte di Acciaierie d’Italia. Con riferimento al primo aspetto, ha reso noto che in giornata sarà presentata al MiSE l’istanza di autorizzazione per avviare la nuova gara - avendo già acquisito il parere favorevole del Comitato di sorveglianza - la quale presenta un bando simile al precedente che, presumibilmente, sarà pubblicato intorno a metà dicembre, compatibilmente con i tempi ministeriali di rilascio della relativa autorizzazione. L’auspicio è che la gara possa concludersi entro i successivi quattro mesi. Quanto al secondo tema, il dott. Sforza ha informato che la società, non avendo ricevuto nuovi ordinativi da parte di Acciaierie d’Italia, a partire dal mese di dicembre ricorrerà alla Cassa integrazione che interesserà un importante numero di lavoratori nei vari stabilimenti. Ha altresì reso noto di aver già notificato dei decreti ingiuntivi ad Acciaieria d’Italia per il recupero dei crediti non ancora corrisposti. L’incasso di tali crediti permetterà a Sanac di ottenere la necessaria liquidità, nelle more dell’espletamento della gara.

Il Prof. Gnudi, rilevata l’assenza di Acciaierie d’Italia, ha evidenziato quanto sarebbe potuto essere importante la sua partecipazione al tavolo al fine di poter avviare un confronto costruttivo. Ha ribadito che il fermo degli ordinativi determinerà lo spegnimento di alcuni impianti, con il conseguente rischio di determinare il deprezzamento del valore della società.

Il dott. Sampiero ha confermato il quadro delineato dal dott. Sforza, precisando che se l’istanza fosse inviata in giornata, l’autorizzazione potrebbe essere rilasciata introno al prossimo 10 dicembre a conclusione dell’istruttoria necessaria ad esaminare il bando e il disciplinare di gara.

L’Assessore Chiorino ha mostrato una forte preoccupazione per la criticità della situazione aziendale, evidenziando l’importanza della partecipazione al tavolo di Acciaierie d’Italia per comprendere quali interventi intenda porre in essere per supportare Sanac. Analoghe considerazioni vengono espresse da Regione Liguria e Toscana.

Il Sindaco di Massa Carrara ha condiviso l’intervento della Regione Piemonte ed ha sottolineato l’importanza di garantire la continuità produttiva per mantenere l’azienda viva ed evitare che diventi meno attrattiva sul mercato.

Le OO.SS. hanno espresso perplessità per l’assenza di Acciaierie d’Italia, auspicando che il MiSE possa avviare delle interlocuzioni con la stessa per determinare lo sblocco degli ordinativi, quanto mai urgente, che sarà necessario ad evitare il depotenziamento della capacità industriale di Sanac e il conseguente spegnimento di alcuni impianti. Hanno evidenziato la forte preoccupazione dei lavoratori, già da tempo provati per questa situazione critica e di grande incertezza, che dovranno continuare ad usufruire di ammortizzatori sociali. I sindacati, infine, hanno richiesto un intervento del MiSE anche attraverso azioni di politica industriale che coinvolgano e rilancino l’intero settore della siderurgia e che avranno una ricaduta anche su Sanac.

Il dott. Annibaletti ha evidenziato che il Mise continuerà a lavorare per la costruzione di una soluzione. A tal fine, il Ministero farà il massimo sforzo per esaminare in breve tempo il bando di gara, che riguarderà la vendita unitaria di tutti i complessi aziendali, così da concludere l’iter autorizzativo necessario a permettere l’avvio della gara. Il tavolo sarà convocato per i successivi aggiornamenti.

 

Ultimo aggiornamento: 9 febbraio 2022

 

    

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