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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Bekaert S.p.A.
Settore: Prodotti e fabbricati fili metallici
Data: 21 maggio 2021

Il giorno 21 maggio 2021 si è tenuto un incontro in modalità video conferenza convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico ed avente ad oggetto la reindustrializzazione del sito di Figline Valdarno della società Bekaert S.p.A. L’incontro è stato presieduto dal prof. Stefano D’Addona Responsabile della Segreteria Tecnica del Vice Ministro Todde, inoltre per il MiSE hanno partecipato Chiara Cherubini della Segreteria Tecnica del Ministro, Antonella Cascioli e Paola Boscaino della Divisione XI Crisi di Impresa; per la Regione Toscana il presidente Eugenio Giani, il consigliere Valerio Fabiani e Paolo tedeschi responsabile della segreteria del Presidente; il Sindaco di Figline Valdarno Giulia Mugnai; per Confindustria Firenze Paola Fabbrini; per la società Bekaert il liquidatore Paul Wyckaert, assistito da Valeria Morosini dello studio Toffoletto. Hanno inoltre partecipato le segreterie nazionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil.

Il prof. D’Addona ha dato la parola all’azienda ricordando che nei tavoli del 30 aprile e del 3 maggio era emerso l’impegno da parte del MiSE a verificare la fattibilità di un progetto di reindustrializzazione del sito di Bekaert in Figline Valdarno, e ribadendo l’interesse del MiSE a potersi avvalere -almeno per il tempo dello studio di fattibilità di un progetto di reindustrializzazione - del supporto dell’Advisor della Società con l’obiettivo di dare un futuro alle attività produttive del sito.

L’ avv. Morosini, pur ricordando la cessazione, da oltre due anni, dell’attività svolta presso il sito, e prendendo atto dell’insussistenza ad oggi di un progetto di reindustrializzazione del sito e l’assenza di qualsivoglia offerta di acquisto o trasferimento dell’azienda, ha ribadito la disponibilità della Società a garantire il supporto fino al 31 luglio 2021 dell’advisor, che coopererà con le Istituzioni e in particolare con il MiSE e con la Regione Toscana per gli eventuali progetti industriali che dovessero coinvolgere il sito di Figline e Incisa Valdarno.
Inoltre, l’avv. Morosini ha anche ribadito la disponibilità della Società a continuare a cooperare, fino al 31 luglio 2021, con la Regione Toscana ed il Comune di Figline e Incisa Valdarno nei programmi di riqualificazione del personale che essi identificheranno e realizzeranno per permettere ai lavoratori di acquisire le competenze richieste da eventuali investitori e dal mercato del lavoro. A tal fine, come strumento ulteriore per favorire il ricollocamento dei dipendenti, l’avv. Morosini ha riportato la disponibilità di Bekaert a prorogare, con effetto retroattivo dal 5 maggio 2021 e fino al 31 luglio 2021, il Programma di Continuità Occupazionale (PCO), alle condizioni definite dalla Società ed organizzato da un Advisor leader in questo campo scelto dalla Società, programma che include un servizio di ricollocamento attivo, con condizioni incentivate a favore di aziende del territorio di Figline o limitrofo (pari a euro 10.000 per ciascun lavoratore che risulti in forza presso Bekaert alla data del 30 aprile 2021, assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato).
L’avv. Morosini ha informato inoltre che l’azienda è altresì disponibile a valutare la richiesta ricevuta da alcune parti sindacali di estendere gli incentivi per i dipendenti che siano disponibili ad accettare il licenziamento.

Il prof. D’Addona ha confermato la volontà e l’interesse del MiSE a verificare un possibile processo di reindustrializzazione avvalendosi delle competenze messe sin ora in campo ed ha espresso apprezzamento per la disponibilità dell’azienda a prorogare fino a fine luglio i termini per l’utilizzo degli incentivi e le condizioni per favorire la reindustrializzazione.

Il dott. Fabiani ha spiegato l’importanza dell’incontro odierno per rendere chiaro che vi è un forte impegno ad ogni livello istituzionale a tutela dei lavoratori e del territorio, al fine di monitorare il lavoro di tutti i soggetti coinvolti che non si sono limitati solo a gestire l’emergenza, bensì hanno svolto un ruolo attivo mettendo in campo idee e ipotesi di reindustrializzazione condivise con il Governo. Fabiani ha accolto favorevolmente l’intenzione dell’azienda di mantenere in vita l’incentivo alla rioccupazione che ha accompagnato molti lavoratori Bekaert e, inoltre ha confermato l’impegno, con la regia del Governo, ad utilizzare tutti gli strumenti regionali e nazionali a disposizione con l’obiettivo di consentire a Figline di rivestire un ruolo importante nel futuro produttivo della Toscana.

La sindaca di Figline ha confermato di aver accolto l’appello delle sigle sindacali e di aver creato una vera e propria rete di amministrazioni comunali, al fine di delineare un percorso per tutti i lavoratori Bekaert. Il Comune ha dichiarato che è assolutamente necessario il percorso di reindustrializzazione in quanto Figline deve tornare ad essere un sito di sviluppo.

Le OO.SS. hanno apprezzato l’impegno per la ricollocazione dei lavoratori, ma hanno chiesto fermamente all’azienda il ritiro dei licenziamenti e la proroga di sei mesi della cassa integrazione per cessazione dell’attività, questi infatti costituiscono gli unici strumenti attraverso i quali è possibile dare una prospettiva ai lavoratori ed al territorio. I sindacati hanno ribadito la necessità di legare la trafileria di Figline Valdarno alle acciaierie di Piombino, condizione che consentirebbe di non perdere occupazione e ricchezza bensì di creare una prospettiva di reindustrializzazione del territorio, hanno inoltre ribadito l’impossibilità di un accordo senza il ritiro dei licenziamenti. Hanno chiesto alla Società lo sforzo ulteriore di indennizzare i 118 lavoratori licenziati i primi di maggio che ad oggi non hanno un’altra opportunità occupazionale in quanto è stato loro negato il passaggio da Bekaert ad un altro soggetto industriale.
La FIOM ha ricordato che sono state patrocinate le impugnative per licenziamento illegittimo per più di 20 lavoratori esortando all’azienda al ritiro dei licenziamenti a cui seguirebbe il ritiro delle relative impugnative.
Le organizzazioni sindacali hanno sollecitato l’azienda a non abbandonare il sito durante lo studio di fattibilità di un progetto di reindustrializzazione, sottolineando che lasciare lo stabilimento di Figline senza prima avere provveduto ad una bonifica dello stesso significherebbe condannarlo ad un abbandono senza possibilità di recupero e ricordando inoltre che l’indotto del settore è in crisi, pertanto hanno invitato tutti a fare la propria parte per evitare un epilogo drammatico esortando la Regione ad una forte presa di posizione a favore di tutta la filiera.

L’avv. Morosini ha replicato che la Bekaert ha già utilizzato tutti i 12 mesi previsti per la cassa integrazione per cessazione dell’attività e gli ulteriori sei mesi di proroga, precisando che la formulazione della norma all’interno del decreto “Sostegni bis” non consente l’applicazione di ulteriori proroghe e ribadisce che per l’azienda non ci sono né le condizioni, né le intenzioni di revocare i licenziamenti.

Il prof. D’Addona ha ribadito la validità degli impegni assunti dal Viceministro negli incontri del 30 aprile e del 3 maggio rispetto alla verifica della fattibilità di un eventuale progetto di reindustrializzazione, così come descritto anche nei verbali, ed ha apprezzato la disponibilità dell’azienda a supportare tale percorso prorogando il periodo di ingaggio dell’advisor e gli incentivi per il ricollocamento fino al 31 luglio 2021. Ha precisato che il tavolo sarà riconvocato per comunicare aggiornamenti riguardanti il processo di reindustrializzazione e che continuerà il monitoraggio continuo da parte del MiSE per la concretizzazione del progetto di reindustrializzazione.

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