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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Bekaert S.p.A.
Settore: Prodotti fabbricati fili metallici
Numero dipendenti: 120
Data: 3 maggio 2021

Il giorno 3 maggio 2021 si è tenuto un incontro in modalità video conference convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico avente ad oggetto la reindustrializzazione del sito di Figline Valdarno della società Bekeart S.p.A. L’incontro era presieduto dal Vice Ministro del Ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde. Per il MiSE hanno partecipato Stefano D’Addona, Responsabile della Segreteria Tecnica del Vice Ministro Todde, Chiara Cherubini della Segreteria Tecnica del Ministro, Antonella Cascioli e Francesca Borea della Div. XI Crisi di Impresa; per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Romolo De Camillis, Direttore DG dei Rapporti di lavoro e delle Relazioni industriali; per la Regione Toscana il Presidente Eugenio Giani, Valerio Fabiani, Paolo Tedeschi, Simone Cappelli e Michele Beudò; il Sindaco di Figline Valdarno Giulia Mugnai; per Invitalia Paolo Praticò e Tommaso Cafora; per la Bekaert il liquidatore Paul Wickaert, assistito da Valeria Morosini dello Studio legale Toffoletto e Paola Fabbrini di Confindustria Firenze; per la Sernet Alberto Sportoletti, Valentina Rubino e Lorenzo Buzzetti e le segreterie nazionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, e Uilm-Uil, unitamente alle Rsu.

Il Vice Ministro Alessandra Todde ha ribadito la volontà del Ministero di portare a termine il progetto di reindustrializzazione del sito di Figline Valdarno considerandolo una priorità. Ha poi dato la parola all’azienda chiedendo se vi erano novità rispetto al precedente incontro del 30 aprile.

L’Avv. Morosini ha comunicato che l’azienda ha apprezzato l’interessamento da parte del MiSE, ma ha ribadito che le sei settimane di CIGO Covid non sarebbero utili a veicolare i lavoratori da un datore di lavoro a un altro né tantomeno risolutive al fine di attuare la reindustrializzazione del sito.

Il Presidente Giani ha manifestato sconcerto riguardo alla posizione dell’azienda a fronte del progetto del Polo dell’acciaio in Toscana, oggetto di attenzione non solo del Governo, ma anche di un vasto mondo imprenditoriale. Ha affermato che sussistono sinergie tra lo stabilimento di Piombino e il territorio con potenzialità di reindustrializzazione dello stabilimento Bekaert a Figline, grazie alle quali sarebbe sufficiente qualche settimana per impostare il lavoro da porre alla base del progetto, nell’ambito del quale Bekaert potrebbe essere un punto di riferimento sia per i lavoratori sia per la filiera industriale. Ha stigmatizzato l’abbandono di un sito industriale dove lavoratori qualificati hanno dimostrato il loro impegno e grande senso di responsabilità. Ha invitato, pertanto, la Bekaert a svolgere un supplemento di valutazione, auspicando un ripensamento.

Il Sindaco di Figline Valdarno ha criticato fortemente le argomentazioni avanzate dall’azienda affermando che le sei settimane di Cassa Covid sarebbero, invece, molto preziose al fine di recuperare fiducia nella reindustrializzazione.
Il Dott. De Camillis ha ribadito che la legislazione vigente ha messo a disposizione strumenti a sostegno delle imprese e dei lavoratori e pertanto ha richiamato l’azienda a effettuare ogni sforzo possibile al fine di garantire loro prospettive e condizioni di dignità.

L’Avv. Morosini ha affermato che l’azienda può farsi carico di mettere a disposizione del Ministero, della Regione e delle Istituzioni locali, il contributo dell’Advisor e il lavoro di studio e progettazione a tal fine predisposto fino alla fine di giugno p.v. Ha comunicato, inoltre, che l’azienda, accogliendo l’invito del Presidente Giani e del Vice Ministro a non abbandonare il territorio, offre il suo contributo per supportare questa fase di transizione anche attraverso strumenti di outplacement e l’erogazione di incentivi alla riassunzione rivolti agli imprenditori che riassorbiranno i lavoratori dalla Naspi. Ha fornito a questo fine la disponibilità a raggiungere un accordo con le parti sociali, ribadendo tuttavia che la cassa integrazione non è uno strumento compatibile con i tempi della reindustrializzazione e confermando la procedura di licenziamento.

Le OO.SS. hanno invocato la responsabilità sociale dell’impresa e ribadito la richiesta di sospendere la procedura di licenziamento e di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali per tutelare i lavoratori al fine di mantenere quel nucleo essenziale di lavoratori Bekaert che, con la procedura di licenziamento, andrebbe invece disperso.

La Cgil e la Fiom Cgil hanno fatto sapere di avere inviato una lettera al MiSE per rappresentare la propria posizione. Hanno ribadito la loro contrarietà rispetto a un accordo senza il ritiro dei licenziamenti (unica opzione per la Cgil e per la Fiom Cgil, come espresso nella lettera inviata al MiSE) o il rinvio di questi ultimi, al fine di mantenere compatta la forza lavoro Bekaert alla base della reindustrializzazione.

Il Prof. D’Addona ha interrotto la riunione, lasciando aperta la piattaforma della video conferenza, per consentire all’azienda e ai sindacati il confronto su un eventuale accordo.

All’esito della pausa concessa per la interlocuzione tra azienda e sindacati, l’incontro è proseguito alla presenza degli stessi soggetti istituzionali, aziendali e sociali.

L’Avv. Morosini ha confermato che non è stato possibile trovare una posizione comune con le OO.SS. ai fini del raggiungimento di una intesa tra le parti, e che la proprietà avrebbe valutato unilateralmente come agevolare il processo di reindustrializzazione.

Il Vice Ministro Todde ha concluso precisando che l’azienda ha in ogni caso la responsabilità di lasciare lo stabilimento in buone condizioni e favorire il processo di reindustrializzazione.

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