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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Am InvestCo Italy S.p.A.
Settore: Siderurgia
Data: 26 marzo 2021

Il giorno 26 marzo 2021 si è tenuto un incontro ristretto presso il Ministero dello Sviluppo Economico avente ad oggetto la società Am InvestCo Italy -ex Ilva. L’incontro era presieduto dal Ministro Giancarlo Giorgetti del Ministero dello Sviluppo Economico. Hanno partecipato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, il Capo di Gabinetto del MLPS Elisabetta Cesqui; per il MiSE hanno partecipato il Capo di Gabinetto Paolo Visca, il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Pamela Morassi, Chiara Cherubini, Roberto Sampiero Dirigente della Divisione X Amministrazione Straordinaria, Davide Amorosi Dirigente della Divisione XI Crisi di Impresa e Francesca Borea del medesimo ufficio; hanno inoltre partecipato le segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Ugl Metalmeccanici, Usb Lavoro Privato, Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb.

Il Ministro Giorgetti ha aperto l’incontro annunciando la costituzione di un’unità di crisi presso il MiSE con lo scopo di approfondire le tematiche inerenti ai tavoli di crisi.
Sul tema dell’acciaio, il Ministro ha reso noto di aver avviato interlocuzioni con gli altri Mi-nistri per verificare le strategie di politica industriale nazionale e pianificare le risorse del Recovery Plan, in un momento di transizione del mercato europeo verso produzioni ecosostenibili. Numerosi sono i temi da affrontare nel comparto acciaio in un’ottica di transizione green a livello europeo ri-spetto a come affrontare la concorrenza con i produttori di Paesi terzi che non adottano le stesse mi-sure a difesa dell’ambiente e producono a costi inferiori, offrendo prezzi inferiori rispetto ai produt-tori europei. Ha sottolineato che, sulla crisi ex Ilva, come pure su altri dossier, serve una politica industriale e non una mera politica finanziaria, e un cambiamento di approccio anche da parte dell’Europa sull’impatto della transizione che interessa alcuni settori chiave, come ad esempio, il settore automotive.
Ha inoltre ricordato che è necessario affrontare le problematiche inerenti la ripresa dell’impianto di Piombino. Il piano industriale presentato a gennaio dall’azienda per Piombino non è attualmente ricevibile e richiede una proposta di risorse pubbliche adeguata e responsabile sul piano industriale e sociale.
Il Ministro ha confermato la massima attenzione riguardo a Taranto e sottolineato che i 400 milioni per l’ingresso nel capitale della NewCo verranno erogati dal MEF, azionista di Invitalia, dopo gli opportuni approfondimenti (a tale proposito, è stato anche richiesto un parere all’Avvocatura dello Stato) e auspicabilmente prima della decisione del Consiglio di Stato prevista il prossimo 13 maggio p.v., con l’obiettivo della salvaguardia aziendale ed occupazionale. In quest’ottica, ha sottolineato che, al fine di comprendere gli impegni dell’azionista privato, anche a tutela della forza lavoro, c’è la necessità di un aggiornamento del piano industriale e, inoltre, di diversi approfondimenti di tutto il dossier e dell’Accordo del 10 dicembre 2020.

Il Ministro del Lavoro Orlando ha condiviso le considerazioni del Ministro Giorgetti, ritenendo il supplemento di istruttoria relativo al Piano industriale necessario a chiarire aspetti di carattere oggettivo, come la congruità dei numeri, e anche ad accertare la effettiva volontà di investire su Taranto da parte dell’azionista privato, anche a tutela dell’occupazione.

Le Organizzazioni Sindacali hanno apprezzato la costituzione di una unità di crisi presso il MiSE ed elencato alcuni dei tavoli di crisi per i quali è richiesta la convocazione più urgente da parte del MiSE.
Hanno ricordato il ruolo strategico del settore siderurgico per l’economia italiana e auspicato misure per la ripresa, che anche attraverso il Recovery Plan, affinché i molti impianti produttivi del settore, attualmente in sofferenza, possano ripartire.
Su Taranto hanno apprezzato la scelta del Ministro di approfondire l’accordo del 10 dicembre al fine di chiarire il tipo di garanzie per i lavoratori e l’impegno da parte dell’azienda.
Sottolineando la necessità della continuità produttiva, hanno chiesto il confronto con le organizzazioni sindacali riguardo agli approfondimenti dei diversi aspetti del Piano industriale e del piano occupazionale, segnalando il calo dei volumi degli ultimi anni e l’assenza di investimenti nello stabilimento di Taranto, e invocando la massima attenzione da parte del Governo sul problema della sicurezza degli impianti e la necessaria manutenzione degli stessi. Hanno inoltre richiamato la necessità di garantire pagamento a tutte le aziende dell’indotto, da tempo in sofferenza, e un reddito per i loro addetti.

Il Ministro Giorgetti ha concluso la riunione affermando di avere contezza dell’emergenza da affrontare precisando che le risorse saranno investite nell’interesse dei lavoratori e saranno utilizzate anche per mettere in sicurezza lo stabilimento. Verranno fatti tutti gli approfondimenti necessari a chiarire la posizione di Arcelor Mittal al fine di ottenere il pieno rispetto degli impegni assunti e di riattivare il confronto con le parti sociali.

 

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